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Calce, canapa e legno uniti in un prefabbricato

Un’azienda italiana ha collaudato un sistema costruttivo prefabbricato che unisce calce-canapa al legno. Un’idea nuova all’insegna della bioedilizia

Unire i pregi del legno a quelli della calce-canapa, creando un modulo prefabbricato per la realizzazione di costruzioni in bioedilizia. È l’idea davvero innovativa – si tratta di un’anteprima assoluta – di un’azienda italiana, Legno Camuna, di Boario Terme (Brescia), che l’ha mostrata di recente al MADE Expo.

Canapa e calce, dall’antico al moderno

L’innovazione parte da materiali che in edilizia sono conosciuti e sperimentati da secoli. Il legno fa parte del patrimonio di conoscenze umane da millenni (il comparto costruzioni in legno oggi è segnalato in crescita); per quanto riguarda la miscela calce-canapa si tratta di una riscoperta di una pratica già adottata in età romana. La canapa è un materiale che unisce vari pregi: oltre a fornire un ottimo isolamento termico è un materiale igroscopico, quindi regola in modo naturale l’umidità presente all’interno della abitazione, garantendo un ottimo comfort abitativo. Inoltre, la canapa è un grande catturatore di CO2, trasferendola ed eliminandola dagli ambienti dove è concentrata in eccesso. Insieme alla calce, evidenzia elevata resistenza alla fiamma.

Il modulo prefabbricato

Ma torniamo all’idea di associare calce-canapa a una struttura in legno: l’innovazione assoluta di Legno Camuna è unire la miscela in calce e canapa a una struttura prefabbricata in legno. Il principio alla base è preparare in azienda le pareti prefabbricate per poi portarle in cantiere, con un risparmio in termini di tempo ed economico, una qualità costruttiva più elevata e un livello di progettazione elevato. Come spiega Fabio Poma, amministratore dell’azienda e ultimo appartenente di una famiglia specializzata nella lavorazione del legno, «Il brevetto calce e canapa prefabbricata è una struttura realizzata con telaio controventato in legno lamellare. L’interno del telaio, in stabilimento, viene riempito con il miscelato di calce e canapa». All’esterno come rivestimento, viene posto una lastra in fibrocemento, di ultima generazione: «in pratica è un cemento alleggerito fatto con polistirolo all’interno – spiega Poma – Serve solo come protezione per le intemperie e come superficie su cui applicare rivestimenti in pietra o altri materiali».

Quando e come è nata l’idea?

«Un anno e mezzo fa, grazie al nostro ingegnere, Luca Zambarbieri, che ha approfondito la tecnica della calce-canapa, in particolare della miscela ideata e brevettata dall’impresa elvetica Hemp Eco System. Questa miscela si utilizza per risanare i muri inserendola a spruzzo. Da qui l’idea di impiegarla all’interno di una struttura prefabbricata in legno e metterla in pratica realizzando due costruzioni: una villetta a Mairano (Brescia), la prima in assoluto, e un albergo in Valcamonica, attualmente in costruzione, che punta proprio sull’ecosostenibilità.»

Che vantaggi offre questa struttura?

«Innanzitutto abbiamo a che fare con un muro igroscopico che traspira naturalmente senza necessità di adottare una soluzione meccanica. Inoltre, è molto performante sia d’inverno che d’estate, creandosi un ambiente fresco. La capacità della calce-canapa è anche di aumentare lo sfasamento estivo, mantenendo al fresco l’ambiente interno.»

Oltre alle costruzioni può essere impiegato in altri ambiti?

«Il nostro è un modulo utilizzabile anche per sopraelevazioni o per ampliamenti. Il vantaggio è contare, specie nel caso di un sopralzo, su un modulo che associa leggerezza a un benessere abitativo significativo.»

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Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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