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Strutture in legno, i pregi del lamellare

Nella gamma degli elementi costruttivi in legno ampio spazio hanno le soluzioni in lamellare, incrociato e non. Ecco tre esempi interessanti d’interpretazione

Il legno è un materiale sostenibile che si presta molto all’utilizzo in edilizia. In particolare il legno lamellare trova spazio in vari impieghi, in strutture portanti e non solo. In occasione di Made Expo erano proposte diverse soluzioni. Vi presentiamo alcune delle più interesanti.

Micro lamellare in faggio: Baubuche

Pollmeier è l’unico produttore di legno microlamellare di faggio al mondo. Due i motivi che hanno portato a questa scelta: la prima è l’ampia disponibilità, nell’Europa centrale, di legno di faggio proveniente dalla silvicoltura sostenibile e caratterizzata da eccellenti qualità tecniche, a detta del produttore, prima tra tutte la maggiore portata rispetto al legno di conifera.

La seconda riguarda la realizzazione in microlamellare, più vantaggiosa rispetto alla classica preparazione da faggio a materia edile, rivelatasi economicamente e produttivamente più onerosa.  “La produzione di legno microlamellare garantisce una buona utilizzabilità delle materie prime e può essere realizzata in modo fortemente automatizzato secondo le odierne tecnologie”, spiega l’azienda, evidenziando che con l’impiego legno di faggio si hanno valori di resistenza nettamente superiori rispetto a quelli registrati in tutti gli altri prodotti in legno microlamellare. Grazie alla sua straordinaria resistenza, BauBuche – questo il nome del prodotto – consente di ottenere componenti molto più sottili rispetto ai lamellari tradizionali. L’alta qualità della superficie assicura inoltre risultati pregiati per costruzioni in BauBuche realizzate a vista. Inoltre è concepito in modo specifico per l’impiego edile.

Per la sua realizzazione, sfogliati dello spessore di 3 mm vengono incollati a fibre parallele o in modo incrociato e ulteriormente lavorati per ottenere travi, tavole, pannelli e pavimenti.

La versatilità di BauBuche è testimoniata dalle potenzialità di utilizzo nelle costruzioni in legno e nelle finiture di interni. Inoltre è adatto a grandi campate, potendo realizzare pannelli e travi di 18 metri di lunghezza.

BauBuche utilizza materie prime regionali provenienti da boschi a gestione sostenibile, certificati Pefc.

XLAM a 6 strati: Novabuilding

Generalmente i pannelli in Xlam sono composti da 3 a 5 strati realizzati in tavole di legno massiccio di spessore omogeneo. L’azienda Novabuilding propone anche pannelli a 6 strati e con la possibilità di essere lasciati a vista. Hanno, infatti, proprietà quali ermeticità e tenuta all’aria.

È un prodotto che fa parte della linea Novatop, un sistema completo per la costruzione, realizzato con pannelli di grandi dimensioni in legno massiccio incrociato e incollato (CLT – Cross Laminated Timber). Si presta per le più svariate applicazioni, sia con funzione portante sia come tramezze interne autoportanti: i prodotti comprendono anche soluzioni per solai portanti e tetti, elementi per prefabbricazione flessibile, soluzioni statiche e pannelli acustici. Nella gamma sono presenti anche travi lamellari a vista.

L’intero sistema viene prodotto in Repubblica Ceca e l’azienda è stata il primo produttore ceco di legno stratificato a ricevere il certificato Natureplus e con il nuovo sistema di incollaggio esente da formaldeide. Il legname di conifere utilizzato è in possesso del certificato Pefc e dell’attestato Ispm.

Legno lamellare a strati incrociati: KLH

La KLH Massivholz è un’azienda a conduzione familiare, con una storia di oltre 250 anni e tra le pioniere nella produzione di compensato multistrato (legno lamellare a strati incrociati – KLH, CLT, X-LAM), sviluppando il prodotto nel 1996 in collaborazione con l’università tecnica di Graz. Propone pannelli di legno massiccio adatte per elementi strutturali di pareti, solai e tetti nelle costruzioni in legno oltre che di rinforzo per pareti, solai e coperture.

Il legno lamellare a strati incrociati è costituito da lamelle di abete rosso disposte in pila le une sulle altre, incollate mediante colla priva di formaldeide ad alta pressione per diventare elementi da costruzione di grandi dimensioni. La disposizione incrociata delle lamelle longitudinali e trasversali riduce al minimo il rigonfiamento e l’oscillazione del legno sul piano del pannello. Allo stesso tempo ciò aumenta la resistenza al carico statico e la stabilità dimensionale sul piano del pannello.

La disposizione incrociata delle lamelle longitudinali e trasversali riduce al minimo i fenomeni di rigonfiamento e ritiro del legno, mentre aumentano sensibilmente la resistenza al carico e pure la stabilità.

L’incollaggio avviene per mezzo di collante poliuretanico privo di formaldeide, testato secondo la noma DIN 68141 ed i rigidi criteri dell’ente MPA di Stoccarda. Il collante è approvato per la fabbricazione di componenti in legno portanti e non e costruzioni speciali secondo le norme DIN 1052 e EN 15425 e la sua applicazione avviene automaticamente e su tutta la superficie – la quantità di collante è pari a 0,2 kg/m² e la pressione applicata è di 6 kg/cm²).

I pannelli di legno massiccio KLH sono conformi alla classe di emissioni 0. Possono essere facilmente smaltiti presso termovalorizzatori e, in caso di incenerimento, non producono più residui che il legno privo di collanti.

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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