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Costruzioni in legno, un settore in ottima salute

Da un rapporto promosso da Assolegno si evidenzia la crescita del segmento, non più di nicchia: 6 abitazioni nuove su 100 sono in legno.
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Parlare di costruzioni in legno significa aprire un capitolo di una storia antica tanto quanto l’uomo. Dalle capanne del paleolitico a oggi è uno dei capisaldi dell’edilizia. Ma come sta andando oggi il mercato delle costruzioni in legno? A parlare bastano i numeri, che dimostrano quanto il settore dell’edilizia in legno sia in… buona salute: stando all’Italia, sono più di 3000 edifici realizzati nel 2014 (il 90% residenziali) e un fatturato complessivo di 658 milioni di euro. Si aggiunga che in legno sono realizzate 6 abitazioni nuove su 100. Sono tutti dati presenti nel rapporto “Case ed edifici in legno 2015”: uno studio condotto dal Centro Studi Federlegno Arredo Eventi, per conto di Assolegno, mirato a dare una dimensione al mercato degli edifici a struttura in legno – residenziali e non residenziali – costruiti in Italia nel 2014 e a comprenderne il relativo volume d’affari. Si tratta, ha spiegato il presidente di Assolegno Emanuele Orsini, di un «vero e proprio osservatorio permanente che ha l’obiettivo di mantenere un monitoraggio costante su una fetta di mercato dinamica e promettente, che sarà realizzato ogni anno con dati aggiornati». Per il momento soffermiamoci sui principali pubblicati nell’ultima edizione: il primo dato che balza all’occhio è che l’Italia si trova al quarto posto in Europa per la produzione di edifici prefabbricati. Inoltre l’edilizia in legno registra una crescita costante e in controtendenza rispetto all’industria delle costruzioni. E rimanendo su quest’ultimo comparto, il rapporto evidenzia anche le tecniche costruttive più utilizzate: in prevalenza quella a telaio (55% delle costruzioni). Si spartisce buona parte del mercato con l’X-Lam: il sistema costruttivo costituito da pannelli di legno a strati incrociati ed incollati è stato utilizzato nel 38% delle costruzioni. Seguono, a distanza (3%) la tecnica del blockhaus (che impiega travi in legno massiccio o lamellare sovrapposti verticalmente tra loro a formare le pareti, portante o divisorie) e, sempre al 3%, la tecnica MHM – acronimo di Massiv-Holz-Mauer, che consiste nell’impiego di pannelli in legno non trattato connessi con spine di alluminio, senza bisogno di usare colle per garantire la legatura. Un riferimento, infine, alle imprese del settore, uno degli aspetti trattati nella ricerca, condotta su 225 realtà imprenditoriali: stando alle regioni, si pone al primo posto il Trentino Alto Adige con 49 imprese, seguito dalla Lombardia, con 42 e dal Veneto, con 35.

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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