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Africa: bloccata la firma per le rinnovabili

In SudAfrica si vara un piano per le rinnovabili, ma i sindacati temono la perdita dei posti di lavoro nel fossile

Il ministro sudafricano per l'Energia, Jeff Radebe, insediato da poco, ha annunciato un nuovo piano di sviluppo delle energie rinnovabili per rendere questo tipo di energie un catalizzatore per la crescita economica del Paese. Il piano prevede la realizzazione oltre 27 progetti per lo sviluppo delle energie rinnovabili che metteranno in moto investimenti per oltre quattro miliardi di dollari. Oltre alla creazione di migliaia di posti di lavoro nei prossimi tre anni, il governo ritiene che questi progetti rispondano agli obiettivi di sviluppo, con particolare attenzione alle zone rurali. Nel quadro di questa politica, ha ribadito presentando il progetto il ministro dell'Energia, il settore privato dovrà svolgere un ruolo importante.

I sindacati del Sudafrica, però non ci stanno e hanno bloccato la firma dell'investimento da quattro miliardi di dollari sulle energie rinnovabili, denunciando il rischio di licenziamenti dei lavoratori degli impianti a carbone. La firma, che vedeva al tavolo delle trattative l'ente nazionale per l'energia elettrica Eskom, i sindacati e il governo è stata ora rimandata al 27 marzo, in attesa che la Corte prenda una decisione.

«Il dipartimento dell'Energia continuerá a difendere fortemente i diritti dei consumatori - si legge in una nota del ministero dell'Energia che commenta l'accaduto - per avere accesso all'energia pulita, economicamente vantaggiosa e che determina importanti investimenti in Sudafrica, come anche posti di lavoro e opportunitá imprenditoriali nelle aree rurali».

Secondo i sindacati, però, la Eskom raggiungerebbe una sufficiente capacitá di produzione elettrica che porterebbe alla chiusura forzata degli impianti a carbone e al licenziamento dei dipendenti.

Il ministro dell'Energia, Radebe, ha però calcolato che i progetti del Reippp porteranno 61.600 posti di lavoro quasi esclusivamente ai cittadini sudafricani.

«Nei prossimi mesi metteremo in campo tutte le nostre risorse, con il sostegno del settore privato e dei nostri partner esteri, per fare delle nuove energie un catalizzatore della crescita economica», ha puntualizzato Radebe. «Lo sviluppo di queste energie è anche un modo per attirare gli investitori e ricostruirne la fiducia nelle prospettive del Paese», conclude Radebe. Una prospettiva, quella dello sviluppo di posti di lavoro nel settore delle rinnovabili che però non ha convinto i sindacati.

Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

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