energia3-1130x300.jpg

L'entalpia è bassa

Un appuntamento a Roma ha fatto il punto sulla geotermia a bassa entalpia

Geotermia questa sconosciuta. Eppure in Italia questa risorsa rinnovabile dovremmo conoscerla visto che è stata inventata oltre un secolo fa in Toscana, parliamo dell'alta entalpia, mentre su media e bassa entalpia abbiamo tutte le carte in regola per svilupparle.

«Se parliamo di fonti da energia rinnovabile, il bilancio è positivo per l'Italia, visto che abbiamo giá raggiunto gli obiettivi fissati per il 2020. Tra le energie verdi, tuttavia, chi segna il passo è proprio la geotermia che ha potenzialitá enormi ancora non sfruttate, mentre eolico e fotovoltaico sono ormai prossime alla saturazione». Queste sono state le parole di Francesco Peduto, presidente del Consiglio dei Geologic che è intervenuto al Convegno Nazionale: "Geotermia a Bassa Entalpia", organizzato dal Consiglio nazionale dei geologi, in collaborazione con l'Ordine dei Geologi del Lazio e la Fondazione Centro Studi del Cng a Roma.

«Per il futuro, lo sfruttamento dell'energia geotermica sará fondamentale per lo sviluppo energetico del Paese: la Ue ha da poco approvato l'obiettivo del 32% per le rinnovabili entro il 2030, ma servono investimenti e politiche di informazione ai cittadini, mentre si registra un calo di investimenti in Italia negli ultimi quattro anni- spiega Peduto- I geologi in questo settore stanno facendo molto, anche in relazione alle loro specifiche competenze, fondamentali sia ai fini della progettazione di un impianto geotermico efficace ed efficiente, sia per evitare inquinamenti o depauperamenti delle falde».

Le questioni da sciogliere sono parecchie secondo i geologi, a partire dalla questione normativa. In Italia, infatti, manca una legge nazionale di riferimento, ma per facilitare il passaggio alle fonti energetiche verdi e a quelle geotermiche, in particolare, è necessario che sia definito un quadro normativo chiaro. «Insieme ai rappresentanti politici e istituzionali e agli stakeholder, faremo il punto sullo stato dell'arte dello sfruttamento della geotermia nel nostro Paese, delle sue prospettive, delle criticitá, in particolare di quella a bassa entalpia», ha proseguito Francesco Peduto presidente del Consiglio dei Geologi.

Sullo sfruttamento dell'energia geotermica è intevenuto anche Vincenzo Giovine, vice presidente e coordinatore della commissione Ambiente del Cng: «La diffusione e l'utilizzo della geotermia a bassa entalpia come fonte di energia pulita e sostenibile, in perfetta sintonia con la tutela dell'ambiente non risulta, oggi, ancora adeguatamente impiegata a livello generale nel territorio italiano». Il vice presidente Cng riscontra numerose cause alla base dello sviluppo, ancora troppo lento in Italia, di questa fonte energetica rinnovabile: «L'assenza di una normativa univoca a livello nazionale, lungaggini e difficoltá procedurali per l'ottenimento delle autorizzazioni, una mancanza di cultura che ha privilegiato altri sistemi di produzione e sfruttamento di energia, in taluni casi, tutt'altro che 'pulita', hanno impedito una larga diffusione della risorsa geotermica. Il territorio italiano, da nord a sud, proprio per la sua struttura geologica e idrogeologica permette la possibilitá di incrementare fortemente l'utilizzo della geotermia come fonte di energia" conclude Giovine.

 Sui vantaggi di questa fonte di energia pulita si sofferma anche Roberto Troncarelli, presidente dell'Ordine dei Geologi del Lazio: «La geotermia a bassa entalpia consente di utilizzare il calore naturale, a basse temperature, presente ovunque nel sottosuolo per scaldarsi d'inverno e raffrescarsi d'estate a basso costo e a zero impatto ambientale. Questo nuovo settore permette uno scambio continuo e inesauribile, riducendo drasticamente le emissioni, ma anche le bollette energetiche, sia a grande scala sia al livello di singola abitazione. Un sistema innovativo che potrebbe contribuire a ridurre il fabbisogno energetico del patrimonio edilizio italiano».

Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

Ultime pubblicazioni