Freelance leccese. Inizia a lavorare come giornalista nel 2008 nella redazione tg di un'emittente televisiva locale. Fino ad oggi ha collaborato con diverse testate: dalla carta stampata al web e uffici stampa di vario genere. Si occupa prevalentemente di ambiente e cultura. Scrive sul Nuovo Quotidiano di Puglia e sulla rivista Salento Review. Per Tekneco coordina la redazione web e si occupa della gestione del social media management.
Il potenziale dell'idrogeno in Puglia, l'intervista
Il futuro è alle porte e il Sud, con la Puglia capofila, è oggi a tutti gli effetti un tassello importante del processo di decarbonizzazione nazionale. Abbiamo voluto affrontare questo argomento, focalizzandoci sulla Regione Puglia, insieme all'ing. Daniele Palano, Senior Project Manager, Energy Aanager ed EGE (Esperto Gestione Energia) che ha risposto ad alcune nostre domande.
Il sistema Puglia è pronto per l’utilizzo di questa risorsa?
La nostra regione è assolutamente pronta all'utilizzo del vettore energetico gas idrogeno, all'interno di un percorso più ampio di transizione energetica per il quale è già previsto di promuovere e favorire l'utilizzo delle fonti rinnovabili in sostituzione delle fonti fossili, dando seguito agli obiettivi della strategia della Commissione Europea sull’idrogeno (08.07.2020), e delle Linee Guida della Strategia Nazionale Idrogeno (25.11.2020); tutto ciò al fine di contribuire al processo di decarbonizzazione nazionale, alla luce degli obietti fissati dalla UE al 2030 tra cui la riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli di emissioni del 1990. Anche l'Ente Regione Puglia ha ritenuto pronta la Puglia all'utilizzo del gas idrogeno, tanto da emanare già nel luglio 2019 la Legge Regionale n.34 che si propone di promuoverne l'utilizzo, e da mettere in cantiere la redazione di un bando, che vede impegnati le Sezioni “Ricerca, Innovazione e Capacità Istituzionale” e “Infrastrutture energetiche e digitali” dell’Assessorato allo Sviluppo Economico per incentivare la ricerca, la produzione ed il consumo di idrogeno derivate da fonte energetica rinnovabile. Infine, già un anno fa il precedente Assessore allo Sviluppo Economico, Borraccino, ha incontrato i rappresentanti della Toyota Group la quale ha presentato le proposte di Toyota Group relative a progetti da realizzare nella nostra regione che prevedono l'approvvigionamento di carburante da reti ad idrogeno. La Puglia è stata da sempre pioniera nel favorire lo sviluppo di Impianti di produzione di energia da Fonti Rinnovabili, e ritengo lo sarà anche in questo caso, aprendosi alla realizzazione di impianti di produzione di Idrogeno "Verde".
In che modo verrà utilizzato l’idrogeno nell’industria pugliese in generale?
Il gas idrogeno sarà dapprima promosso ed utilizzato per la mobilità su strada e per la mobilità ferroviaria, anche alla luce dell'accordo di SNAM con il Gruppo Ferrovie dello Stato, ma vedrà altresì il suo impiego in "blending" con il gas metano, sia nella Rete gas Nazionale di SNAM che nelle Reti gas di tutte quelle Industrie/aziende che potranno autoprodurlo per l'autoconsumo. In generale, avranno un'utilità, e ben presto un obbligo, di utilizzo di gas idrogeno tutte le aziende pugliesi energivore di gas metano. Il nuovo Ministero della Transizione Ecologica (ex Ministero dell'Ambiente) sarà sicuramente fautore che tutto ciò accada, introducendo Misure ed incentivi di qualsivoglia natura atti a favorire questo storico cambiamento.
In che modo l'idrogeno è davvero utile?
Il gas idrogeno prodotto con energia elettrica da fonte rinnovabile si configura come vettore energetico "CO2 FREE" per la fornitura di energia termica ad alta temperatura, che è invece attualmente ottenuta tramite l'utilizzo di gas fossili (metano, GPL, etc...); ciò giustifica la produzione di gas idrogeno con energia elettrica da fonte rinnovabile, che non viene direttamente utilizzata e/o immessa nella Rete Elettrica Nazionale ma utilizzata tramite la tecnologia dell'elettrolisi per la dissociazione di acqua in gas idrogeno ed ossigeno, fornendo così un vettore energetico "pulito", illimitato per quantità, ed alternativo all'utilizzo dei gas fossili.
Quale sarà l’aspetto più problematico?
Il gas idrogeno non presenta aspetti problematici nella misura in cui, essendo un gas biatomico, composto da un unico elemento chimico, è ben noto nelle sue caratteristiche chimico-fisiche; la sua bassa densità e la sua maggiore infiammabilità rispetto ad altri gas (fossili) attualmente in uso, comunque richiedono maggiori cautele e norme di sicurezza, alla luce anche delle pressioni di compressione e stoccaggio di questo gas che possono raggiungere i 900 bar di pressione: gli autoveicoli attualmente in commercio hanno serbatoi di gas idrogeno con pressione sino a 700 bar; tanto è vero che esiste già anche la normativa di prevenzione incendi per le Stazioni di Servizio: D.M. 23 Ottobre 2018 "Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno per autotrazione", che consente un agile progettazione delle nuove Stazioni di servizio di questo "biocarburante avanzato", così come lo ha definito il GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
L'utilizzo di questo gas incute molti timori, ma è sicuramente da sfatare il "mito" che il gas idrogeno sia così pericoloso al punto tale da non poter essere utilizzato; come tutti i gas deve essere prodotto, compresso, trasportato e distribuito in modo opportuno, nel rispetto delle norme tecniche e di sicurezza per i gas.
Il potenziale è enorme ma anche i costi non sembrano essere da meno. Dov’è la convenienza?
La convenienza economica della produzione del gas idrogeno è strettamente legata al costo delle tecnologie dell'elettrolisi al momento disponibili, tra cui quella "Alcalina" e quella "PEM", ed al costo dell'energia elettrica necessaria. La concorrenza di mercato sta già facendo scendere i costi di fornitura degli elettrolizzatori, che si prevede diminuiranno rapidamente, così come accaduto con i costi di fornitura dei moduli fotovoltaici. Il costo di fornitura dell'energia elettrica necessaria alla produzione di gas idrogeno scende drasticamente, a pochissimi centesimi di euro per metro cubo di gas idrogeno prodotto, nel caso di utilizzo di energia elettrica prodotta da fonte fotovoltaica o da fonte eolica. Ciò è già tale da rendere economicamente conveniente la produzione di gas idrogeno. Se a tutto ciò si aggiunge l'attuale incentivo economico del GSE, alla produzione di idrogeno verde quale biocarburante avanzato, si comprende come il potenziale di produzione ed utilizzo del gas idrogeno come biofuel sia già oggi svincolato dal tema del suo costo di produzione.