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Idrogeno verde, la Puglia apripista per la produzione e l’utilizzo dell’energia green

Una “Green Hydrogen Valley” in costruzione, che a regime svilupperà una capacità complessiva di 220 MW. La Puglia sarà presente con un suo stand alla 2ª edizione della HYDROGEN EXPO a Piacenza

Oltre 40 milioni di euro già ottenuti grazie al bando “Hydrogen Valley” del Pnrr per favorire la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, con 17 progetti approvati (su 26 presentati), che complessivamente cubano investimenti per 150 milioni di euro (la seconda regione è la Lombardia con 13 progetti presentati); una “Green Hydrogen Valley” in costruzione, che a regime svilupperà una capacità complessiva di 220 MW, finanziata grazie al fondo europeo IPCEI (Important Project of Common European Interest); la principale sperimentazione italiana per l’utilizzo dell’idrogeno green per alimentare le Acciaierie d’Italia di Taranto, per la quale è già stato stanziato oltre un miliardo di euro. Sono alcuni numeri dell’idrogeno in Puglia, la regione apripista italiana per la produzione e l’utilizzo su vasta scala dell’energia green, considerato che è prodotta utilizzando energie rinnovabili come eolico e fotovoltaico. E non a caso la regione guidata dal presidente Michele Emiliano è presente con un suo stand alla 2ª edizione della HYDROGEN EXPO, l’innovativa mostra-convegno italiana dedicata alla filiera dell’idrogeno, aperta fino al 19 maggio negli spazi del Palaexpo di Piacenza, organizzata da MEDIAPOINT & EXHIBITIONS.

«La nostra presenza a Hydrogen Expo è un’occasione ulteriore che racconta dell’attenzione e dell’impegno di Regione Puglia nel comparto dell’idrogeno», spiega Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, «Con la sua strategia sull’Idrogeno, infatti, la Puglia punta a diventare hub energetico attraverso la costruzione di un ecosistema regionale finalizzato alla massima valorizzazione delle sinergie tra i diversi studi del vettore e le caratteristiche del sistema energetico e industriale del territorio, affrontando tutte le sfide del Pnrr».

Nello stand – il n.40, realizzato in compartecipazione con Acquedotto PuglieseARTI (Agenzia regionale per la Tecnologia e l’ Innovazione) e Puglia Sviluppo (Società in house e finanziaria della Regione Puglia), dedicato alle attività promosse e organizzate nel campo dell’idrogeno – Regione Puglia presenterà #H2Puglia2030, la strategia regionale sull’idrogeno. Saranno illustrate le misure già adottate e i programmi regionali di sostegno e l’attrazione di imprese. Tutte tematiche che saranno ampiamente discusse nel convegno “#H2puglia2030: i driver di sviluppo della strategia regionale per l’idrogeno pugliese”, in programma domani alle ore 14.30 nella Sala D del Piacenza Expo.

Ma la presenza della Regione Puglia a Hydrogen Expo ha anche un altro scopo, come spiega Gianna Elisa Berlingerio, Direttora del Dipartimento Sviluppo Economico della Regione:  «La Puglia ha deciso di essere presente in modo massiccio a Hydrogen Expo perché l’eco di questa manifestazione ci è arrivato sia dalle istituzioni con le quali collaboriamo, sia dalle aziende che si occupano di idrogeno. Speriamo che le aziende presenti a Piacenza, grandi, medie e piccole, attive nella produzione di macchinari, nello stoccaggio e nell’utilizzo dell’idrogeno, vogliano prendere in considerazione l’idea di affacciarsi in Puglia. Che vogliano conoscere l’ecosistema che stiamo costruendo in sinergia con il distretto industriale e con quello universitario. Presenteremo anche una serie di incentivi legati a fondi europei finalizzati a favorire la localizzazione di industrie sul nostro territorio regionale. Inoltre la Puglia è l’unica regione in Italia ad avere ben due Zone economiche speciali, che garantiscono a chi vuole investire vantaggi ulteriori».

Quella tra la Puglia e l’idrogeno è una storia che risale già al 2019, «quando questa energia non era ancora di moda», continua Berlingerio, «L’idrogeno è tema regionale da anni, come dimostra la Legge regionale 34/2019 che trattava il tema, grazie anche al fatto che la Puglia è prima regione italiana per produzione di energia eolica e fotovoltaica. Quindi il passaggio alla produzione dell’idrogeno “veramente green” è stato naturale». 

«Quando poi c’è stata attenzione specifica all’idrogeno grazie al Pnrr», continua la direttora, «abbiamo fatto coincidere la redazione della strategia regionale #H2Puglia2030 con temi posti dal Piano». Una strategia che si basa su cinque assi portanti: produzione di energie rinnovabili; ricerca e sviluppo; sostegno e attrazione della filiera industriale sul territorio regionale («vogliamo che le macchine che saranno usate per produzione, stoccaggio e distribuzione, siano prodotte in Puglia, per avere una ricaduta occupazionale visibile sul territorio»); stoccaggio dell’energia; utilizzo dell’idrogeno per la mobilità sostenibile e per l’uso nelle industrie energivore, partendo dall’Acciaierie d’Italia (ex Ilva).

Una strategia che sta pagando, se si considerano i piani di investimento già avviati da Falck Renewables e BlueFloat Energy per la fornitura da fonti rinnovabili ad Acciaierie d’Italia, o da Eni ed Enel Green Power per la raffineria di Taranto, oppure - l’ultimo in ordine di tempo - quello di Fincantieri che, con Isotta Fraschini Motori, ha inaugurato a Bari il nuovo centro di innovazione e sviluppo per la progettazione di motori a idrogeno.

Circa la mobilità sostenibile, Berlingerio ricorda come il Politecnico di Bari sia l’Hub nazionale del “Partenariato esteso sugli scenari energetici del futuro”, nonché spoke del “Partenariato esteso sulla mobilità sostenibile”, in relazione all’idrogeno. Berlingerio spiega poi che «Regione Puglia ha finanziato con i fondi europei la ricerca industriale sui motori navali con propulsori a idrogeno e il nuovo stabilimento della Iveco a Foggia», la cui sede è stata inaugurata alcune settimane fa, dove si costruiranno bus a idrogeno.

Ma la rivoluzione green toccherà anche Ferrovie Sud-Est, che si sono appena aggiudicate 42 milioni di euro del Pnrr per la sperimentazione della mobilità a idrogeno nel Leccese. «Infine, stiamo investendo anche sulla sperimentazione di un player interazionale per la produzione di motori aeronautici a idrogeno», conclude.