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Domotica e risparmio, il ruolo dei termostati smart

Per il risparmio energetico la domotica può aiutare, in particolare i termostati intelligenti. Da Google alle startup ecco le soluzioni più interessanti

Le famiglie italiane sanno quanto pesi sul bilancio il consumo per riscaldare casa. A livello generale i consumi energetici, pur registrati in calo rispetto al 2015 (Fonte: Eurostat) costituiscono una delle voci più pesanti per l’Italia, che si piazza quarta tra i paesi d’Europa più energivori e terzo per uso di gas. Una gestione domotica oculata può contribuire a un risparmio energetico consistente, anche fino al 25%.

Una mano possono fornirlo, in questo senso, i termostati smart.

Nest, dall’Ipod a Google fino a casa

Tra le soluzioni sul mercato si segnala il caso di Nest Learning Thermostat. Nato nel 2010 dalla fervida creatività di Tony Fadell, inventore dell’Ipod, è prodotto da Nest Labs, società acquisita nel 2014 da Google per 3,2 miliardi di dollari. Il colosso del web ne ha fatto il suo fiore all’occhiello per quanto riguarda la domotica. Lo scorso febbraio è arrivata l'ultima versione in lingua italiana del cronotermostato smart, dando così inizio alla commercializzazione anche nel nostro Paese (e contemporaneamente anche in Germana, Spagna e Austria) dopo che inizialmente era stato commercializzato in 7 Paesi e diffuso in 190. Secondo il produttore, il cronotermostato Nest ha contribuito a un consistente risparmio energetico, stimato in 8 miliardi di kWh.

Veniamo ora all’apparecchio: la sua intelligenza si fa notare per la sua capacità di apprendimento delle abitudini domestiche. Gli basta una settimana di tempo e il dispositivo si programma da solo. Inoltre legge, grazie ai sensori e mediante la localizzazione dello smartphone sa capire quando non c’è nessuno in casa: così imposta le temperature Eco per risparmiare energia. Come segnalato nel sito web proprietario, è persino in grado di capire come si riscalda casa tua o se ci sono spifferi. Può essere installato da un tecnico formato (Nest Pro) e, dopo il suo intervento, comincia la settimana di regolazione tramite la pratica manopola. Grazie a un’app (compatibile con Android e iOS), si può programmare anche a distanza. Tutta la cronologia dei consumi è visibile tramite smartphone così da gestirli al meglio. L’acquisto del cronotermostato è possibile online, di recente anche Wind propone tutti i prodotti smart della casa statunitense.

La concorrenza smart è agguerrita

Ma Nest non è l’unico prodotto smart di questo genere. BTicino ha presentato il termostato Smarther, fresco vincitore dell’edizione 2017 degli IF Design Award nella categoria Building Technology. Smarther è un termostato da incasso o a parete per la gestione di riscaldamento e climatizzazione. Programmato tramite app su smartphone, s’installa nelle normali scatole da incasso e si caratterizza per la gestione delle funzioni tramite integrazione di geolocalizzazione e profilazione degli utilizzatori. Fa parte del programma Eliot, che punta sull’Internet of Things e alle sue enormi potenzialità per proporre oggetti connessi in ambito residenziale.

Altro prodotto da segnalare è Netatmo, che si fregia di un design “griffato”, grazie alla collaborazione con Philippe Starck. L’azienda segnala un importante valore di risparmio energetico (37%), dai dati raccolti da utenti proprietari. Il termostato utilizza le risposte del padrone di casa a 5 domande per creare un programma in base alle sue abitudini e al suo stile di vita, in modo da usare il riscaldamento in modo mirato. Anche in questo caso, tramite app scaricabile su smartphone, è possibile programmare accensione o spegnimento da remoto. La funzione Auto-Adapt di Netatmo utilizza l'isolamento della casa e la temperatura esterna per programmare quando il riscaldamento va acceso.

Honeywell propone invece due soluzioni dedicate: il sistema di riscaldamento multizona Evohome e il termostato Intelligente Lyric T6. Il cuore del sistema di regolazione Evohome è la consolle che consente di impostare la temperatura di ogni ambiente. È lo stesso strumento a segnalare la gradazione ideale.

Il secondo punta molto sulla gestione via smartphone o tablet, mediante l’apposita app. Il prodotto è in grado di rilevare la posizione e riesce a stabilire se si è in casa o meno, consentendo di risparmiare energia quando si è fuori o assicurando la giusta temperatura quando si torna o si è presenti tra le mura domestiche.

Spazio alle startup

Oltre alle società consolidate si fanno sempre più spazio le startup: citiamo come esempi italiani due realtà interessanti, Airgloss e Domoki. Airgloss presenta una soluzione low cost per il monitoraggio e il controllo in tempo reale della qualità dell’aria e il confort termico indoor. In particolare Comfortkit, funziona come un termostato intelligente provvedendo al controllo del riscaldamento e del raffrescamento degli ambienti.

Punta su low cost e facilità di utilizzo anche l’altra startup italiana Domoki che propone un computer touchscreen che s’inserisce nelle scatole elettriche, sostituisce gli interruttori e riutilizza le placche preesistenti. Permette di gestire i dispositivi di casa e dell’ufficio in modo smart, integrandosi con il sistema elettrico già presente e funziona in modo totalmente wireless. In particolare il termostato intelligente permette di fissare la temperatura prescelta, l’ora di accensione. Così Domoki, per esempio, conoscendo la temperatura esterna, ottimizza la fase di riscaldamento, anche agendo sulle tapparelle per ricevere la massima insolazione e avere la minore dispersione termica.

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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