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Casa, alle famiglie piace il risparmio energetico

Da un’indagine Tecnoborsa – Csei emerge che molte famiglie italiane hanno eseguito lavori nel condominio dove vive negli ultimi 2 anni
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Gli italiani dimostrano di aver cura della propria casa e sono attenti al risparmio energetico. Lo testimonia una recente indagine svolta dal Centro Studi sull’Economia Immobiliare di Tecnoborsa – Csei su un campione di oltre 2.000 famiglie italiane. Bene, un quarto degli intervistati ha affermato di aver effettuato nel biennio appena trascorso lavori nel condominio in cui risiede o in casa propria. L’indagine è partita dall’approfondimento degli interventi condominiali, “stante l’obsolescenza dello stock abitativo italiano, alcuni nuovi obblighi a norma di legge e il protrarsi dei bonus fiscali”, spiega lo stesso ente; da qui è emerso che circa il 40% delle famiglie che vivono in condominio ha dichiarato che sono stati fatti lavori in un edificio in cui è collocato un immobile di loro proprietà. E poi c’è un altro 30% circa che ha eseguito nell’intero stabile opere mirate al risparmio energetico. Nello specifico, l’indagine 2016 evidenzia come il 42,6% delle famiglie intervistate viva in un condominio. Un dato “piuttosto rilevante, tenuto conto del fatto che è strettamente correlato all’ampiezza demografica dei Comuni”, sottolineano gli analisti: infatti, nelle città con oltre 250 mila abitanti il dato sale al 76,2%, per scendere al 28,5% nei piccoli centri sotto i 40mila abitanti. Valter Giammaria, presidente di Tecnoborsa ha affermato che «il 40,4% delle famiglie la cui abitazione fa parte di un condominio ha dichiarato di aver fatto eseguire interventi di ristrutturazione riguardanti l’edificio; in particolare, il 22,8% ha detto che si è trattato di lavori consistenti, mentre il restante 17,6% ha eseguito solo interventi di modesta entità». Per quanto riguarda l’aspetto del risparmio energetico in condominio più di un quarto (il 27,1%) delle famiglie qui residenti ha risposto affermativamente. Venendo nello specifico agli interventi svolti, l’indagine rivela che i lavori riguardanti l’impianto elettrico sono i più frequenti (41,5%), stando a quanto dichiarato dal campione, seguito da:

  • la sostituzione della caldaia (33%);
  • l’isolamento termico dell’edificio (24,2%);
  • l’impianto solare (12,8%, di cui il 5% ha riguardato solo acqua calda, il 3,1% solo il riscaldamento e il 4,7% entrambi);
  • altri interventi tipo la sostituzione di infissi esterni e/o l’installazione di valvole termostatiche (6,6%).

Ristrutturazione, gli interventi svolti in casa

Lo stesso presidente di Tecnoborsa ha illustrato le modalità dei lavori di ristrutturazione: «spostando l’analisi sulle famiglie che hanno eseguito lavori all’interno della propria abitazione nel biennio 2014-2015, l’8% degli intervistati ha dichiarato di aver ristrutturato tutto o in parte l’interno di una casa di proprietà; in particolare, nel 7,1% dei casi tali lavori hanno riguardato l’immobile in cui vivono e lo 0,9% una seconda casa. Invece, tra il 92% di coloro che non hanno fatto interventi il 73,9% ha affermato che non ce n’era bisogno, il 12% ha dichiarato di avervi rinunciato a causa dei costi troppo elevati, mentre il 6,1% pensa di farli in un prossimo futuro».

Riqualificazione energetica, c’è ancora da fare

Sugli interventi mirati alla riqualificazione energetica nelle abitazioni, le basse percentuali fanno capire che c’è ancora molto da fare. Lo stesso Gianmaria ha sottolineato che «il 6,2% delle famiglie italiane ha dichiarato di aver ristrutturato l’abitazione principale a tal fine e solo lo 0,4% è intervenuta nelle seconde case. Tra coloro che hanno affermato di non aver eseguito questo tipo di lavori ben il 74,4% ha ritenuto che non fossero necessari, l’11,8% ha ammesso di non averli fatti a causa dei costi troppo elevati, mentre il 7,1% pensa di farlo nel prossimo futuro». In questo caso, i lavori svolti hanno riguardato: la sostituzione della caldaia col 34,1% delle famiglie; la sostituzione delle finestre (27,7%); il rifacimento dell’impianto elettrico (27%); l’installazione dei pannelli solari per riscaldamento e produzione di acqua calda (11,2%); la sostituzione con vetri termici (10,9%); la coibentazione/isolamento termico delle pareti (9,8%); l’impianto di condizionamento (9,3%); l’impianto solare solo per il riscaldamento (8,7%); l’impianto solare solo per la produzione di acqua calda (8,4%).

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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