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Tetti verdi e bianchi, opportunità contro il climate change

Un report ha evidenziato che i tetti bianchi attenuano maggiormente gli effetti del climate change. Ma i tetti verdi offrono vantaggi ambientali

Tetti verdi, bianchi o neri? Non è una questione da poco in un tempo, quello attuale, in cui il cambiamento climatico sta facendo sentire i suoi effetti. C’è quindi bisogno di una risposta, anche in termini costruttivi, che aiuti a ridurre i suoi effetti nefasti. Così la domanda se l’è posta il Berkeley Lab, ovvero il Lawrence Berkeley National Laboratory, il laboratorio di Scienze del DOE, ovvero il Dipartimento dell’Energia statunitense gestito dall’Università della California. E ne ha voluto trovare una risposta. Analizzando rigorosamente costi e benefici economici dei tre diversi tipi di tetto i ricercatori hanno scoperto che i tetti bianchi sono i più economicamente vantaggiosi su un periodo di 50 anni. Per quanto riguarda invece i green roof, gli elevati costi di installazione li ostacolano, economicamente parlando, ma i loro benefici ambientali e di comfort possono attenuare parzialmente il loro onere finanziario.

Così nel report dedicato, riferito al contesto americano, uno dei coautori, Arthur Rosenfeld, scienziato ed ex commissario della California Energy Commission, ha affermato che i tetti bianchi vincono in base ai fattori puramente economici, mentre i tetti neri dovrebbero essere gradualmente eliminati.

Tetti verdi, bianchi e neri, lo studio in sintesi

Lo studio analizza 22 progetti di tetti piani negli Stati Uniti in cui sono stati considerati due o più tipi di tetto. I ricercatori hanno condotto un’analisi dei costi del ciclo di vita di 50 anni, ipotizzando una durata di servizio di 20 anni per i tetti bianchi e neri e una durata di servizio di 40 anni per i tetti verdi.

I tetti verdi sono diventati una scelta sempre più popolare per motivi ambientali ed estetici. Rosenfeld riconosce che la loro analisi economica non comprende tutti i benefici di un green roof. Per esempio, la gestione delle acque piovane da parte dei giardini pensili, un vantaggio apprezzabile in città con problemi di tracimazione delle acque reflue, contribuendo nel contempo a raffreddare la superficie del tetto e l’aria. I tetti verdi, tra l’altro, possono anche offrire ai residenti l’opportunità di godere dello spazio verde in cui vivono o lavorano.

Tuttavia, a differenza dei tetti bianchi, i tetti verdi pare non compensino il cambiamento climatico. I tetti bianchi, rispetto ai green roof, riflettono circa tre volte di più la luce del sole nell’atmosfera e quindi assorbono meno luce solare, compensando così in parte gli effetti riscaldanti sul clima delle emissioni di gas serra.

I benefici dei cool roof

Inoltre anche a livello economico sul lungo periodo le coperture bianche sono più vantaggiose di quelle verdi verdi, come pure di quelli neri. Questi ultimi costituiscono un rischio per la salute, soprattutto in città dove si registrano temperature elevate in estate.

Lo scienziato statunitense, riconosciuto come un pioniere per i suoi studi sull’efficienza energetica, è uno strenuo sostenitore dei cool roof a riflessione solare, ovvero coperture in grado di riflettere la radiazione solare mantenendo fresche le superfici. E di questi fanno parte i tetti bianchi.

Per questo li considera strumenti utili a ridurre i costi energetici e affrontare il riscaldamento globale. È stato coautore di uno studio del 2009 in cui si stimava che rendere più riflettenti tetti e strade in tutto il mondo potesse ridurre di 44 miliardi di tonnellate le emissioni di CO2.

Intanto negli anni i cool roof hanno proliferato e oggi sono utilizzati in circa due terzi delle nuove installazioni di tetti o rifacimenti negli Stati Uniti occidentali.

Tetti verdi, benefici e incentivi

In ogni caso i tetti verdi hanno dalla loro un impatto ambientale positivo. Sempre per restare negli USA, numerose città statunitensi tra le quali Chicago promuovo la realizzazione di tetti verdi per ridurre le temperature estive.

In Italia, tetti verdi o pareti verdi ventilate possono in qualche modo beneficiare degli ecobonus se, nel caso di una riqualificazione globale dell’edificio, contribuiscano a migliorare l’isolamento termico della struttura.

 

(Foto: Walmart/Flickr.com)

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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