Il brevetto a supporto dell'innovazione
Comprendere motivazioni e obiettivi della difesa della proprietà intellettuale è più facile se si ripercorrono, anche se brevemente, le tappe salienti che caratterizzano la storia del brevetto, dalle sue origini sino ai giorni nostri. Sebbene qui vengano semplicemente evocati i principali momenti che accompagnano e definiscono la nascita del brevetto, è subito evidente come sin dai primi passi dei primi protagonisti, ciò sostenesse e promuovesse l’innovazione.
Cinque secoli fa come oggi.
La mission dichiarata dell'ufficio Europeo dei Brevetti è sostenere l'innovazione, la competitività e la crescita economica in Europa e a questo principio si ispirano tutti gli Uffici brevetti del mondo; tutta la loro attività ha come obiettivo ultimo sostenere e promuovere il progresso tecnologico e l’innovazione, ovvero il suo sfruttamento industriale a vantaggio della vita di tutti.
La difesa della proprietà intellettuale, con il brevetto, costituisce un asset fondamentale per tutti i soggetti economici perché consente di sfruttare una posizione di mercato di sicuro vantaggio rispetto ai concorrenti. Anche se la procedura di richiesta e ottenimento di un brevetto
- prevede l'analisi della rispondenza a requisiti molto stringenti dal punto di vista formale (unita di invenzione, chiarezza del testo, coerenza tra descrizione e rivendicazioni) e sostanziale (novità, attività inventiva e applicabilità industriale dell’invenzione) e prevede diverse fasi (ricerca ed esame della domanda stessa),
- è inevitabilmente legata all’investimento di risorse umane e finanziarie, in fase di ottenimento (pagamento di fees per ricerca, pubblicazione ed esame) e, poi, di mantenimento (fees annuali per, in genere, 20 anni dall’ottenimento),
- a guardar bene e sul medio-lungo periodo, si tratta certamente di un investimento che crea valore, visto il potenziale di ritorno pressoché illimitato che esso rappresenta.