energia-1130x300.jpg

Alghe in salsa geotermica

Ora in Toscana si utilizzano i cascami di calore della produzione elettrica per la coltivazione in serra dell'alga spirulina

Geotermia e alghe. Non parliamo dell'utilizzo della geotermia sottomarina, ma della realizzazione del primo impianto pilota al mondo che utilizza la geotermia per la coltivazione di alga spirulina, un efficiente integratore alimentare, con il calore proveniente dal sottosuolo, rinnovabile. L'impianto si trova nei pressi della centrale geotermica di Chiusdino, in provincia di Siena, ed è stato inaugurato nei giorni scorsi.

L'attività nasce dall'accordo firmato nel gennaio scorso  tra Enel Green Power e Co.Svi.G. (Consorzio Sviluppo Aree Geotermiche) per l'attività di sperimentazione sulla risorsa geotermica applicata alla coltivazione di alghe: le due parti hanno stanziato 100mila euro a testa per la realizzazione dell'impianto pilota di Chiusdino, una piccola serra in cui viene coltivata alga spirulina utilizzando sia il calore geotermico, sia la CO2, prodotta dal processo di produzione geotermico, utile nel favorire l'attività di coltura delle alghe.

«L'interesse per il progetto, da parte di CoSviG - ha sottolineato Piero Ceccarelli di Co.Svi.G. - è legato alla volontà del nostro consorzio di promuovere nuove occasioni di investimento nei territori geotermici che, pur collegate alla presenza di questa importante risorsa energetica, possano sviluppare nuove opportunità economiche ed occupazionali. Al termine della sperimentazione conosceremo le condizioni di sostenibilità tecnico-economica che renderanno la coltivazione di alga spirulina in prossimità di impianti geotermici una concreta e attraente opzione di sviluppo economico locale CoSviG contribuirà sta avviando anche un percorso di formazione di figure che abbiano le competenze tecniche necessarie per la gestione di questo tipo di impianti e che, una volte formate, saranno disponibili anche per chi si vorrà in futuro affacciare a questo nuovo business».

A curare la sperimentazione, oltre a Enel Green Power e Co.Svi.G., c'è il Dipartimento di scienze produzioni agroalimentari e dell'ambiente dell'Università di Firenze, che attraverso lo Spin Off "Fotosintetica e commerciale microbiologica", cura lo sviluppo degli inoculi e la formazione del personale impiegato nell'impianto. Il progetto ha come obiettivo quello di dimostrare la possibilità e la convenienza dello sviluppo di colture ad alto valore commerciale, in adiacenza alle centrali geotermoelettriche, aumentando le ricadute economiche e occupazionali, connesse alla geotermia stessa che vadano oltre alla produzione elettrica.

«Oggi - ha dichiarato Massimo Montemaggi per Enel Green Power - compiamo un altro importante passo verso la sostenibilità e l'innovazione: la geotermia è una risorsa a 360°, utile alla produzione di energia elettrica pulita e rinnovabile ma preziosa anche per i suoi usi plurimi, dal calore alla CO2 carbon free. Coltivare tutte queste peculiarità significa creare occasioni di sviluppo economico ma anche ambientale, favorire il benessere delle comunità locali ed essere sempre di più un punto di riferimento non solo per il mondo dell'energia ma anche per settori innovativi, dallo slow food alla nutraceutica. Si tratta di un risultato possibile grazie alla collaborazione con il Co.Svi.G, con l'Università degli Studi di Firenze, con le istituzioni e con il tessuto imprenditoriale e sociale dei territori geotermici, insieme ai quali vogliamo creare un vero e proprio distretto geotermico».

L'impianto pilota ha una dimensione di 125 mq e produce l'alga spirulina in vasche aperte e in fotobioreattori a pannello verticale. La sperimentazione si concluderà all'inizio dell'estate 2018 e fornirà dati utili alle realtà imprenditoriali che vorranno sviluppare la coltivazione dell'alga spirulina in ambiente geotermico, con vantaggi in termini di risparmio economico, innovazione e ambiente.

«Siamo molto soddisfatti - ha detto il sindaco di Chiusdino, Luciana Bartaletti - perché prosegue il percorso di sviluppo sostenibile che abbiamo avviato nel 2011 con l'inaugurazione della centrale geotermica di Chiusdino. Oggi arricchiamo l'offerta geotermica territoriale, perché questa risorsa non è utile soltanto per produrre energia elettrica pulita e rinnovabile ma anche per gli altri usi, a partire dal calore. Questo impianto sperimentale è una conferma importante e nei prossimi giorni partiranno anche i lavori per la costruzione dell'impianto di teleriscaldamento per il capoluogo del nostro comune».

La centrale geotermoelettrica di Chiusdino è stata inaugurata nel 2011, ha una potenza installata di 20 MW, produce circa 150 milioni di chilowattora all'anno, in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di circa 70mila famiglie, favorendo il risparmio di combustibili fossili pari a 32.000 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) annui.

Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

Ultime pubblicazioni