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Interesse per il biometano

Snam ha acquisito uno dei principali realizzatori italiani di impianti per la produzione di biometano

Il vento è cambiato e le rinnovabili sembrano avere il vento in poppa. Potrebbe essere questo il significato della recente mossa di Snam sul mercato. La società che opera nel trasporto, stoccaggio e rigassificazione del metano, fossile, infatti ora punta sul biometano e ha rilevato il 70% di Ies Biogas, società attiva nella realizzazione e nella gestione di impianti per la produzione del biometano, a un prezzo di circa quattro milioni di euro. Ies possiede una quota di mercato superiore al 10% e consentirá a Snam di «realizzare impianti di biometano, facendo leva sulle competenze manageriali di Ies Biogas e di favorirne l'utilizzo nel settore dei trasporti», si legge in una nota. «Con l'operazione - commenta l' di Snam Marco Alverá - compiamo il primo passo nell'energia rinnovabile, confermando la nostra ambizione di essere un leader nella transizione energetica». Il passo potrebbe sembrare piccolo se si confrontano i fatturati, 4 milioni di euro Ies contro i 3.649 (dati 2015) di Snam. Ma se si vede al contesto dell'accordo è molto significativo. Per prima cosa un soggetto storicamente attivo nella gestione di una fonte che acquisisce non un produttore di metano, ma un produttore di impianti di produzione rappresenta, sotto al profilo della logica industriale, una vera e propria svolta, mentre la seconda è l'attenzione verso le rinnovabili.

«Il biometano e le altre forme di gas rinnovabile - spiega Alverá - daranno un contributo essenziale alla riduzione di anidride carbonica, in Italia e non solo, in quanto nel nostro Paese c'è un grande potenziale per sviluppare una filiera del biometano, a beneficio dell'ambiente, dei consumatori, dell'agricoltura e della mobilitá sostenibile».

Secondo l'amministratore delegato auto, bus, camion e navi alimentati a biometano garantiranno prestazioni, risparmio e tutela dell'ambiente. Ies Biogas fondata nel 2008 a Pordenone e con un fatturato 2017 superiore ai 20 milioni di euro, ha realizzato fino a oggi piú di 200 impianti su tutto il territorio nazionale e negli ultimi anni ha sviluppato anche progetti anche fuori dall'Italia. Snam ha realizzato l'operazione tramite la controllata Snam4Mobility, attraverso la quale sta sviluppando le infrastrutture di rifornimento per motori a gas naturale compresso (Cng) e gas naturale liquefatto (Lng).

Per Snam: «il crescente interesse del mercato nei confronti della mobilitá sostenibile a metano e del biometano dimostra le grandi potenzialitá degli utilizzi alternativi del gas». Il biometano deriva dal processo di purificazione del biogas ottenuto dalla valorizzazione di prodotti e sottoprodotti della filiera agricola e agroindustriale e dalla frazione organica dei rifiuti urbani e se ottenuto secondo i parametri del Biogasfattobene messo a punto dal Consorzio Italiano Biogas (Cib) è addirittura carbon negative, ossia è in grado si stoccare la CO2 nel terreno, sequestrandola dall'atmosfera. A Snam spiegano che: «il biometano può essere immesso nell'infrastruttura di trasporto del gas naturale" e, secondo studio commissionato a Ecofys dal consorzio europeo Gas for Climate, che oltre Snam comprende altre otto aziende e associazioni, la produzione e l'utilizzo di biometano e altri gas rinnovabili nelle infrastrutture esistenti consentirebbe all'Europa di centrare gli obiettivi climatici dell'Accordo di Parigi, risparmiando circa 140 miliardi di euro l'anno entro il 2050».

Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

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