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Frontiere energetiche

L'Italia si trova di fronte a un punto di svolta in materia d'energia. Se ne è discusso durante un appuntamento a Roma

Ridurre gli oneri di sistema che gravano sulle nostre bollette, magari scegliendo l'opzione di caricarli sulla fiscalitá generale, ma con un occhio alle nuove Direttive europee in tema di rinnovabili ed efficienza energetica. Questo il concetto base che è emerso durate l'incontro "Riforme del mercato elettrico e loro impatto su costo dell'energia per i consumatori finali, efficienza energetica e uso delle fonti rinnovabili", che è stato organizzato a Roma dal Coordinamento Free e Adiconsum.

«Occorre affrontare il problema dei cambiamenti tariffari che ci sono stati e che ci saranno, alla luce, in particolare, dell'obiettivo di ridurre l'impatto sul costo del kWh per l'utente finale soprattutto domestico - ha detto il presidente di Free, GB Zorzoli - Si tratta di una partita aperta che si può ancora giocare considerando anche la prossima nomina del nuovo Collegio di Arera, che si occupa di questi aspetti e che speriamo abbia una visione diversa rispetto al passato. Anche perchè dobbiamo ricordare che, se si riduce drasticamente la progressivitá, si riduce l'incentivo all'efficienza energetica e se si modifica la distribuzione degli oneri di sistema si rende meno conveniente l'autoproduzione e l'autoconsumo. Non dobbiamo dimenticare poi le decisioni prese dal trilogo europeo sulla nuova direttiva Ue che esplicitamente fa divieto agli impianti fino a 25 kw di caricare qualsiasi onere fino al 2026. Nel nostro paese, i primi contatti con la  nuova maggioranza che si occupa di questi problemi sembrano positivi. Speriamo dunque che in futuro non si carichino altri oneri  su chi meno consuma ed è in condizioni disagiate, privilegiando efficienza ed autoconsumo».

«Ci troviamo di fronte a un tema importantissimo e complesso che ha dentellati su una serie di tematiche irrisolte, in primis nei confronti dei consumatori e riguardanti il peso eccessivo delle bollette dovuto a oneri generali di sistema, energivori, morositá,  autoproduzione e autoconsumo - haproseguito Livio de Santoli del direttivo di Free. - Insomma tutti argomenti che vanno nella direzione di un appesantimento della bolletta».

Per questi motivi secondo il Free, occorre trattare l'argomento in maniera unitaria partendo dalle piccole dimensione ma affrontando tutto il contesto, partendo dagli oneri di sistema che sono il 22-23% della bolletta complessiva e tutto ciò deve essere discusso nel quadro di un'ottica europea che ha dei problemi ed è stata più volte definita un po' schizofrenica visto che da un lato ci sono fonti rinnovabili con quote molto alte e dall'altro l'efficienza energetica che non vincolante.

«Credo che pochi temi come quello energetico rappresentino simbolicamente il tema ambientale come visione della societá. Il tema dell'autoproduzione energetica, per esempio, è un tema rivoluzionario e parla di equilibrio territoriale accanto a efficienza e rinnovabili e rappresenta la frontiera a cui guardare nell'ottica di una visione lunga di cui abbiamo bisogno anche nell'ambito di un abbassamento dei costi», ha sottolineato Rossella Muroni di LeU alla quale è seguito Gianni Girotto del M5S che ha aggiunto: «In queste settimane il trilogo europeo ha licenziato direttive di importanza fondamentale su rinnovabili ed efficienza. Gli oneri di sistema rimangono però un vero punto centrale assieme alla rete che va mantenuta e probabilmente sviluppata. Altra battaglia è rappresentata dal passaggio dal mercato tutelato al mercato libero che non vogliamo e su cui ci faremo sentire». In conclusione è stata la volta dell'associazione dei consumatori Adiconsum che ha ribadito la propria attenzione verso i consumatori domestici.

«La nostra ambizione è quella di intervenire sui clienti domestici, in particolare su un tema delicato come gli oneri di sistema con una revisione tariffaria che potrebbe essere fatta insieme alle rinnovabili e all'efficienza energetica per abbassare i costi in bolletta e aumentare la competitività. - ha concluso  Carlo De Masi, presidente di Adiconsum -. Il problema non è solo quello degli oneri di sistema ma anche che paghiamo l'energia piú cara in Europa. Dobbiamo capire che il miglior kWh e quello che non si consuma perchè non inquina». Ma il tema dell'efficienza energetica pare non appassionare eccessivamente sia l'Europa, sia l'Italia. La nuova direttiva sull'efficienza, infatti, sembra essere abbastanza timida mentre alla vigilia del nuovo Governo sono circolate voci allarmanti circa l'abolizione dell'Ecobonus, che sparirebbe, forse, per favorire la flat tax. Un provvedimento che se fosse sul serio adottato provocherebbe non pochi danni, in quanto non è assolutamente scontato il fatto che i risparmi della flat tax siano investiti in efficienza energetica.

Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

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