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Efficienza energetica in edilizia, occorre crederci

Dal G7 energia ai report di mercato una voce unanime: occorre puntare sull’efficienza energetica. Anche in edilizia, dove vantaggi e finanziamenti non mancano

L’efficienza energetica è una vera e propria miniera energetica. Lo hanno evidenziato di recente tutti i capi delegazione al controverso G7 energia, accettando il suo ruolo chiave di “primo carburante” nel contesto della riduzione progressiva delle emissioni di tutto il settore energetico.

Ci deve credere fortemente l’Italia che ha un’economia prevalentemente basata sui combustibili fossili e che vede ogni anno aumentare il costo dell'energia – elettricità, gas, benzina e diesel –  aumentare del 12% (fonte: Avvenia).

Alcuni segnali incoraggianti ci sono: nell’ultimo rapporto Irex, realizzato da Althesys imperniato sugli investimenti alle rinnovabili, si legge che “prosegue l’internazionalizzazione e lo sviluppo del business dell’efficienza energetica”. Nello specifico, il report evidenzia come il rallentamento delle nuove installazioni abbia spinto molti operatori, soprattutto del fotovoltaico, a investire in nuovi business, tra i quali l’efficienza energetica è uno di quelli su cui si è puntato di più anche nel 2016.

Ricorda inoltre che l’efficienza energetica è cruciale per cogliere gli obiettivi UE. “In uno scenario no-action, cioè senza nuove misure a favore delle rinnovabili e senza migliorare l’efficienza, l’Italia rimane molto lontana dal target 2030”.

Primo obiettivo: risanare il patrimonio edilizio esistente

L’edilizia, come sappiamo, è uno dei comparti da cui potrebbero arrivare sensibili benefici dall’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare, soprattutto da quello che già c’è.

«L’efficienza energetica ha fatto definitivamente il suo ingresso nel settore edilizio, ma rimane molto da fare sugli edifici esistenti: infatti solo l’11% risulta ristrutturato nelle prime tre classi energetiche, mentre rientra nelle ultime due classi energetiche quasi il 90% degli immobili da ristrutturare, situati principalmente nell’estrema periferia delle città». Lo ha ricordato Roberto Moneta, responsabile Unità tecnica Efficienza energetica dell’Enea in occasione della presentazione del “Rapporto annuale sull’andamento del mercato immobiliare urbano”, realizzato dall’Agenzia nazionale in collaborazione con l’Istituto per la Competitività (I-Com) e la Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionisti (Fiaip). Dal report emerge che nel 2016 gli immobili delle classi energetiche più efficienti (A+, A e B) sono stati oggetto del 60% delle compravendite nel mercato “nuove costruzioni”, con un incremento del 10% rispetto al 2015. Ma c’è ancora molto da fare, considerando che l’edilizia in classe energetica G, ossia quella meno efficiente, continua a dominare le compravendite con il 66% di monolocali e il 56% di ville unifamiliari, mentre la vendita di case ristrutturate in classe energetica A+, A e B si attesta su valori che variano dal 3% al 7% del mercato di riferimento.

Come fare per riuscire nell’intento di sfruttare pienamente i vantaggi offerti da una riqualificazione energetica che garantisca un patrimonio immobiliare davvero efficiente? Gli strumenti già ci sono. Lo ricordava lo stesso presidente Enea, Federico Testa. «l’ecobonus nel residenziale ha già contribuito a creare circa 50 mila nuovi posti di lavoro l’anno nell’edilizia, un settore fortemente colpito dalla crisi economica. Ma per ottenere risultati ancora più rapidi e significativi sia per l’economia che per l’ambiente bisognerebbe puntare a interventi di deep renovation, che potrebbero abbattere del 60-80% i consumi dei condomini italiani più energivori».

I finanziamenti per immobili privati…

Nuove opportunità di finanziamento sono nate o sono all’orizzonte. Partiamo dall’UE: secondo quanto riporta il portale web Fasi.biz un emendamento al regolamento Efsi 2.0 apporterebbe una novità importante: il 20% del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis) potrebbe essere destinato a promuovere nuovi progetti di efficienza energetica nel settore delle costruzioni. Il prossimo 24 aprile le commissioni delegate decideranno sul tema.

Ma già in Italia ci sono diverse possibilità aperte: per esempio, il Comune di Milano sta promuovendo un bando, aperto per la prima volta anche ai privati, per interventi di efficienza energetica negli edifici e per questo stanzia 1 milione di euro per il biennio 2017-2018 per interventi mirati.

… e pubblici

Un altro aspetto importante riguarda anche gli immobili pubblici: in Italia gli edifici della PA sono più di 13mila e consumano 4,3 TWh di energia l’anno per una bolletta complessiva di circa 650 milioni di euro, ricorda Enea. Quelli più energivori sono circa il 20% del totale, con un consumo pari a 1,2 TWh e una spesa di 177 milioni di euro.

Anche a questo proposito non mancano misure di sostegno al rinnovo efficiente delle strutture: la Regione Piemonte ha aperto un bando da 30 milioni di euro volto alla riduzione dei consumi energetici e utilizzo di fonti rinnovabili nelle strutture pubbliche provinciali, della Città Metropolitana di Torino, e per Comuni e unioni dei Comuni superiori a 5mila abitanti. L’obiettivo è promuovere la riqualificazione energetica degli edifici di pubblico interesse.

La Regione Umbria ha appena stanziato 4,2 milioni di euro a favore degli enti pubblici, l’Emilia-Romagna ne stanzia 5 milioni per interventi di miglioramento dell’efficienza energetica, oltre alla promozione dell’uso di fonti rinnovabili, in strutture pubbliche assistenziali, cioè case di riposo, centri di riabilitazione e accoglienza per disabili, case famiglia. Sullo stesso filone è il provvedimento della Giunta regionale del Friuli-Venezia Giulia che ha approvato un bando superiore ai 5 milioni di euro volto a ridurre i consumi di energia primaria nelle strutture residenziali per anziani non autosufficienti.

Infine, l’Abruzzo, che ha dato il via a un bando per il sostegno alla “Promozione dell'eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche”, stabilendo un importo totale di 7 milioni di cui potranno beneficiare enti locali abruzzesi proprietari di edifici scolastici.

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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