Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
Domotica e LED, l’unione fa la forza e migliora la vita
La luce esiste da sempre e da sempre permette all’uomo di vivere. Non solo: la sua presenza è sinonimo di benessere e di sicurezza. In casa, in ufficio, a scuola, in ogni aspetto del quotidiano la luce permea l’ambiente in cui è inserita e lo caratterizza.
Di luce si vive, ma di cattiva luce ci si ammala. Per questo, specie negli ultimi anni, industria e ricerca si sono impegnati per mettere a punto sistemi di illuminazione su misura dell’uomo e non solo per fare luce. Da qui si è sviluppato lo Human Centric Lighting (HCL), un approccio progettuale che mette al centro le esigenze dell’individuo. Tale approccio è stato facilitato dall’introduzione dei LED, componenti che hanno diverse doti, tra le quali la totale assenza di inquinamento luminoso. I diodi luminescenti brillano, ma non saturano l’ambiente.
La loro versatilità e peculiarità ne hanno decretato il crescente successo. Non solo: essi garantiscono un ampio spettro cromatico, che li porta a essere ottimi strumenti proprio in ottica Human Centric Lighting, che sta conoscendo uno sviluppo esponenziale. Secondo le stime Research and Reports, il mercato globale HCL e legato all’illuminazione ambientale dovrebbe passare da 82,7 milioni di dollari, del 2016 a circa 1234 milioni nel 2021. Quando si considera l’illuminazione ambientale le implicazioni vanno anche a contesti quali l’orticoltura o l’ittiocoltura, ambiti anch’essi di promettente interesse.
Ma tornando ai contesti umani, ci sono le implicazioni positive nel regolare la luce su misura delle esigenze di un certo ambiente e tipo di destinazione: per esempio quello delegato all’istruzione. In Norvegia, per esempio, è stata inaugurata una scuola che adotta illuminazione a LED sia per l’interno che per l’esterno. Lo spettro luminoso può essere impostato sia per aumentare la vigilanza, per esempio durante un compito in classe, o per creare un ambiente rilassante. L’obiettivo non è solo quello di migliorare l’apprendimento, ma anche di contribuire anche a migliorare la qualità di vita degli studenti anche al di fuori del contesto scolastico.
Spazio alla domotica e alla innovazione
Il concetto di illuminazione, in ottica Human Centric Lighting, si sposa con quello di domotica, nella finalità di offrire comfort e benessere alle persone nel contesto in cui vivono. L’evoluzione tecnologica permette sempre nuove soluzioni su misura alle specifiche richieste ed esigenze. A tutto vantaggio della qualità della vita, ma anche prospettando un’opportunità di crescita economica per il settore produttivo dedicato.
Secondo Navigant Research, i ricavi dai sistemi di sistemi di illuminazione intelligente in tutti i tipi di edifici dovrebbero crescere a livello mondiale a un tasso di crescita composto annuo del 14,3% tra il 2017 e il 2026.
C’è poi un’altra connessione che lega la luce alla innovazione: è quella cosiddetta del Li-Fi (acronimo di Light Fidelity), tecnologia di comunicazione wireless bidirezionale, simile al Wi-Fi, ad alta velocità. Tanto alta che si prevede possa permettere di ricevere e condividere i dati in maniera 100 volte più veloce rispetto alle tecnologie Wi-Fi attualmente in commercio.
Tutti questi aspetti saranno all’ordine del giorno nel programma di convegni previsti a IlluminoTronica (Padova, 12-14 ottobre), realtà fieristica incentrata sull’evoluzione delle tecnologie per la Smart Home, con un focus particolare su domotica, lighting e sicurezza. In particolare, sui concetti espressi sopra si terrà il talk show “LED: un mondo nuovo di applicazioni. Sistemi di illuminazione per migliorare la qualità di vita delle persone”, giovedì 12 ottobre alle ore 12.