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Illuminotronica mette in luce l’integrazione

La fiera Illuminotronica ha evidenziato quanto l’integrazione di luce, domotica e sicurezza sia sempre più diffusa, dalla casa alla smart city

Smart city, smart lighting, Internet of Things, domotica. Sono tutti concetti più volte riecheggiati a Illuminotronica, fiera appena conclusa, giunta alla sua quinta edizione, particolarmente vocata alla integrazione. Un concetto chiave, questo, ripreso spesso nei tre giorni della rassegna andata in scena a Padova, a partire dal panorama dell’offerta proposta dagli espositori al programma dei convegni. Proprio a quest’ultimo proposito, fin dall’esordio, con il convegno “La domotica a misura d'uomo” è stata posta in risalto l’importanza dell’integrazione di domotica, lighting e sicurezza al servizio delle persone.

A questo riguardo, parlando con Alessio Vannuzzi, di Itedo e partner esperto Smart Pro, si è evidenziato questo concetto, a partire dalla domotica che «deve essere commisurata alle esigenze di persone normali, alle prese con esigenze concrete e quotidiane. Deve essere quindi flessibile e in grado di rispondere alle situazioni reali, a partire da chi vive in condizioni di difficoltà. È a loro che va illustrato che caratteristiche, pregi e scalabilità abbia un sistema integrato e i vantaggi in termini di benessere e di risparmio si possano conseguire». Ed è in tale contesto che entra in gioco il ruolo dell’installatore, il vero medium tra la tecnologia e l’utente finale: «è lui la figura cardine che deve riuscire a instaurare un rapporto di dialogo col cliente. Perché per fare integrazione tecnologica è fondamentale fare interazione umana».

Quindi passa da qui il concetto di “intelligenza” che sottende all’uso accorto delle tecnologie.

Alessio Vannuzzi

Smart city, l’intelligenza passa dalla luce  

Interessante in questo senso l’esempio, premiato, del sistema di smart lighting riguardante la cittadella di Feltre, intitolato “Feltre, porta attiva per le Dolomiti” ovvero il cuore storico della località veneta. Un progetto che si caratterizza per l’impiego della tecnologia finalizzato alla valorizzazione del concetto di identità e sul carattere del luogo nonché sul senso di appartenenza e sulle emozioni dei cittadini. Passa quindi dalla filosofia sottesa al concetto di smart city che parte dalla volontà di trasformare il contesto urbano in un attore parlante e interattivo in cui luci e colori possono variare a seconda delle manifestazioni, degli eventi esterni e soprattutto del meteo e delle condizioni atmosferiche. «Il progetto va oltre il concetto della sostituzione dell’illuminazione esistente, passando attraverso il recupero delle lanterne storiche, opportunamente dotate di “intelligenza”, riaggiornando la luce basandoci sui LED, opportunamente settati cromaticamente. La luce riesce ad avere così la capacità di comunicare con un colore la temperatura esistente», illustra il lighting designer Francesco Iannone, dello studio Consuline, coinvolto attivamente nel progetto. Si tratta, quindi di una lettura filologica dell’esistente per infondere un’anima tecnologica in grado di valorizzare il contesto architettonico, ma di fornire benessere e conoscenza: «una specifica app fornirà, attraverso lo smartphone informazioni utili sulle peculiarità storiche cittadine» prosegue Iannone.

L’illuminazione è un aspetto sempre più presente nelle considerazioni delle amministrazioni pubbliche, come sottolinea Stefania Musanza della azienda T-Led, specializzata in proiettori a LED per l’illuminazione di grandi spazi ed edifici industriali: «le nostre soluzioni per l’illuminazione urbana rivolte per le finalità pubbliche stanno riscuotendo interesse ed è un chiaro segnale che gli enti locali si stanno muovendo e aggiornando in materia illuminotecnica».

Illluminotronica ha fornito spunti e idee in ogni ambito che richieda l’integrazione: sempre in ottica smart city è stato illustrato l’esempio di Milano4You, un progetto che vede il pieno coinvolgimento delle tecnologie Internet of Things per proporre un nuovo modello costruttivo/abitativo in grado di fornire risposte ai bisogni e alle esigenze di chi vi abita. Partendo dal presupposto che già oggi il 50% della popolazione globale vive in città e che nel 2050 si passerà a più del 70% diventa determinante incominciare a progettare gli aggregati urbani con logiche smart. E questo significa farlo in ottica di benessere, sicurezza, mobilità urbana e persino di gestione degli eventi.

Il ruolo della formazione

Ma per offrire le giuste soluzioni e per riuscire ad affrontare in maniera adeguata il progresso e l’evoluzione tecnologica è imprescindibile conoscere. Da qui l’importanza della formazione: in questo senso la proposta Smart Pro, evidenziata a Illuminotronica, diventa l’occasione per fare formazione in modo permanente. In occasione della fiera, sono stati illustrati diversi argomenti, a partire dalle tecnologie LED e ai relativi impianti alle soluzioni per attuare il risparmio energetico negli edifici, passando dall’integrazione delle tecnologie per la smart home fino alla conoscenza delle normative in materia di privacy correlate ai sistemi di videosorveglianza.

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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