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La Puglia si candida a diventare Centro nazionale per l'idrogeno

La Puglia, inoltre, formerà un gruppo di lavoro interdipartimentale per il piano regionale dell'idrogeno

La Giunta regionale della Puglia si candida alla localizzazione del 'Centro nazionale di alta tecnologia per l’Idrogeno, come previsto dal Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr). Nella stessa delibera approvata - informa l’ente - la Giunta ha espresso parere favorevole sia all’istituzione di un gruppo di lavoro interdipartimentale, coordinato dal direttore del dipartimento Sviluppo economico, cui affidare l’elaborazione del Piano regionale dell’Idrogeno; sia all’istruttoria per l’istituzione dell’Osservatorio regionale sull'Idrogeno.
«In un sistema energetico integrato - commenta il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano - l’idrogeno può favorire la decarbonizzazione dell’industria, dei trasporti, della produzione di energia elettrica e dell’edilizia. L’idrogeno verde è identificato come il vettore energetico più compatibile con l’obiettivo di neutralità climatica che l’Ue vuole raggiungere entro il 2050». «Avrà quindi un impatto eccezionale sullo sviluppo del nostro Paese - conclude - sia da un punto di vista industriale sia di ecosostenibilità dell’intero sistema, permettendo di accelerare il processo di decarbonizzazione verso un modello ecosostenibile. Il tema è tanto più fondamentale anche grazie al Recovery fund che prevede budget specifici per guidare la transizione energetica dell’intera Europa verso un modello green».

 «Con questo delibera di Giunta - ha detto l’assessore all’Ambiente Maria Grazia Maraschio - diamo impulso in maniera strutturale al percorso che porterà la Puglia a un ruolo primario nello sviluppo dell’utilizzo dell’idrogeno come vettore principale nel processo di decarbonizzazione avviato nell’ambito politiche ambientali ed energetiche del Governo Emiliano».
«La Regione Puglia può e deve diventare una hydrogen valley - ha aggiunto l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci - sfruttando le potenzialità in particolare di Brindisi, Taranto e Foggia. Nel 2019 la Puglia è stata la prima e ad oggi ancora l’unica regione ad aver legiferato sul tema dell’idrogeno, definendo le norme in materia di promozione dell’utilizzo di tale fonte energetica e le disposizioni finalizzate a favorire i processi di ammodernamento degli impianti di produzione solare ed eolica esistenti e ottimizzare l'uso delle fonti rinnovabili mediante la produzione di idrogeno».

«Si dà seguito così ad un percorso intrapreso nel 2019, allorquando il sottoscritto, in qualità di assessore allo sviluppo economico, condivise una legge regionale, la prima in Italia, - dichiara Mino Borraccino - che aveva come primo firmatario l’ex consigliere regionale Enzo Colonna, sulla promozione all'utilizzo dell’idrogeno quale fonte di energia alternativa al fossile. Con questa strategia si potranno realizzare fattivamente processi di decarbonizzazione in molti settori produttivi, nei trasporti, per la produzione di energia elettrica, in edilizia. E’ un’opportunità da cogliere in questo frangente grazie anche al Recovery Fund, il fondo di 750 miliardi di euro che l’Unione europea ha messo a disposizione per rilanciare l’economia dei 27 Paesi membri, che prevede fondi specifici per realizzare finalmente quella transizione ecologica che tutti auspichiamo per la nostra Taranto e per l’amata Puglia. Conclude Cosimo Borraccino, ex assessore della Regione Puglia e responsabile del “Piano Taranto” ossia il documento contenente le linee guida per la riconversione economica e sociale del territorio in ottica di chiusura e alternativa radicale alle industrie invasive portatrici di inquinamento e morte, oltre che di depressione economica ed etica.