energia3-1130x300.jpg

Fossili digitali per il clima

L'applicazione del digitale nel settore della generazione elettrica da fonti fossili aiuterà la riduzione dei costi e anche delle emissioni

Le utility sembra abbiano capito l'importanza del digitale e lo stanno adottando, specialmente quelle elettriche. Negli ultimi cinque anni, nel mondo, le aziende del settore energetico hanno investito 330 milioni di dollari realizzare miglioramenti dal punto di vista digitale agli impianti alimentati a carbone o a gas in modo da incrementare l'efficienza produttiva e ridurre i costi di produzione. In questo quadro, entro il 2025, proseguendo il trend di investimento, un impianto su due, pari al 19%, diventerà una centrale digitale, con un calo dei costi di circa il 27% e contribuendo a ridurre del 4,7% le emissioni globali di carbonio derivanti dalla produzione di energia. Insomma un sistema per consentire alle aziende di portare a fine vita gli impianti inquinanti sotto al profilo del clima, aiutandole, si spera nella transizione energetica.

Questo è il quadro che emerge dallo studio di Capgemini al quale hanno partecipato i quadri di aziende del settore delle utility di Cina, Francia, Germania, India, Italia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti. Lo studio ha evidenziato che «l'aumento dell'efficienza produttiva ottenuto grazie alla digitalizzazione permetterà alle società di ridurre i costi legati alla produzione di energia». Dalla ricerca è emerso inoltre che «le centrali elettriche che utilizzano la tecnologia digitale registreranno una riduzione dei costi di produzione pari al 27%, mentre ogni singolo stabilimento risparmierà in media 21 milioni di dollari l'anno». E stiamo parlando della sola produzione e non della distribuzione.

«Man mano che il prezzo delle energie rinnovabili diminuisce, le compagnie dotate di centrali alimentate a carbone o a gas potranno utilizzare questo risparmio per rimanere competitive - si legge nel rapporto - Con la domanda mondiale di energia che cresce di anno in anno, e visti gli ambiziosi obiettivi in termini di riduzione delle emissioni mondiali di carbonio, gli investimenti in ambito digitale permetteranno agli impianti tradizionali di continuare a contribuire all'incremento dell'utilizzo delle fonti di energia rinnovabile».

Sono importante i benefici ambientali del processo di digitalizzazione delle centrali elettriche. Le aziende del comparto delle utility stimano che gli investimenti nel digitale permetteranno loro di incrementare la quantità di energia prodotta dai combustibili fossili, con un conseguente calo delle emissioni di carbonio. Entro il 2025, rileva lo studio, gli impianti digitalizzati produrranno ogni anno 625 milioni di tonnellate di emissioni di carbonio in meno, equivalenti a un calo del 4,7% delle emissioni globali derivanti dalle centrali elettriche.

Un'azienda nella quale s'applica poco il digitale, dicono gli analisti di Capgemini, consegue in media il 33% di produttività in meno rispetto a quanto ottiene con la digitalizzazione una sua concorrente di pari grandezza.

«È chiaro che il digitale sta già trasformando la produzione di energia, permettendo alle società del comparto di essere competitive e di ridurre significativamente le proprie emissioni di carbonio. - dice Laura Muratore, Vice President, Head of Manufacturing, Retail and Distribution di Capgemini Italia - Ad ogni modo il settore può ancora fare dei passi avanti" perchè "il numero di aziende che non ha ancora digitalizzato i propri impianti è molto elevato", ma se queste investissero in competenze e in tecnologie digitali "si potrebbe raggiungere una maggiore riduzione delle emissioni di carbonio.

L'applicazione massiva del digitale alla produzione energetica, oltretutto, non è un investimento a perdere che "morirà" con la chiusura della produzione da fonti fossili. Il patrimonio di tecniche e metodologie messe a punto, infatti, potrà essere valorizzato anche con le rinnovabili che del digitale fanno il loro cavallo di battaglia.

Condividi

Articoli correlati

Attacco al clima

[29.03.17] Attacco al clima

climate-change-1325882_1280

[28.10.16] Clima di ricerca

blue-88068_1280

[18.07.16] BrExit dal clima

Parole chiave

clima | energia | fossili | utility

Di' che ti piace su...

Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

Ultime pubblicazioni