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Internet of things e smart building, il futuro è assicurato

Il mercato globale dell’IoT per gli edifici smart è previsto oltre i 22 miliardi di dollari nel 2026. E la prossima frontierà sarà l’intelligenza artificiale

L’edilizia del futuro sarà sempre più intelligente e interconnessa. Secondo Navigant Research, il mercato globale dell’Internet of Things per smart building relativo agli edifici commerciali è atteso a una crescita sensibile, passando da 6,3 miliardi di dollari del 2017 a oltre 22 miliardi nel 2026. La tecnologia sarà protagonista: sempre dall’analisi della società di ricerca, gli edifici abilitati all'IoT supportano protocolli di comunicazione aperti, contribuendo a ridurre i costi e migliorare le possibilità di integrazione.

Gli analisti segnalano inoltre che i proprietari d’immobili destinati al settore commerciale sentono la necessità di investire in tecnologie di smart building che sfruttano l'Internet delle cose, in quanto fornisce una migliore comprensione a tutto campo, spaziando dalle operazioni e attrezzature, contando sull'accesso ai dati in tempo reale e migliorando così produttività, convenienza e sostenibilità. “Poiché i prezzi dell’hardware continuano a diminuire, mentre aumenta il potere di storage e calcolo tramite cloud computing, la crescita del mercato IoT è in aumento”, segnalano gli analisti.

Intelligenza artificiale, nuova frontiera dell’edilizia

La stessa Navigant Research, in un altro rapporto, pubblicato sempre in questi giorni, prevede che l’intelligenza artificiale rappresenterà il prossimo futuro in termini di soluzioni tecnologicamente sofisticate per la smart building.

Casey Talon, principale analista della ricerca, afferma che la I.A. “è la prossima frontiera del mercato, migliorando il funzionamento dei sistemi automatizzati, generando nuovi flussi di entrate e ottimizzando l’esperienza degli utenti”.

Edilizia sicura e IoT: il caso della startup italiana Sysdev

L’Internet of Things è destinato a entrare in gioco in molte soluzioni tecnologiche, con vantaggi e benefici anche in edilizia. Un esempio, tutto italiano è quello ideato dalla startup Sysdev, col suo SHBox™, la “scatola nera delle infrastrutture”. Il suo obiettivo è prevenire crolli e monitorare lo stato dell’edilizia attraverso soluzioni innovative basate sul paradigma IoT.

Attraverso sensori strutturali wireless e una piattaforma cloud per l’archiviazione e l’elaborazione dei dati, Sysdev è in grado di monitorare in tempo reale oscillazioni, cedimenti e variazioni strutturali di edifici, ponti e viadotti, e rilevare i danni, così da migliorare anche a distanza il controllo del territorio ed intervenire in caso di necessità.

Un’opportunità preziosa, quindi, pensando che – evidenzia la stessa startup in una nota – in Italia più del 22% degli edifici risulta in stato di conservazione mediocre o pessimo e almeno 1500 chilometri di viadotti, ponti e gallerie sarebbero da sottoporre a monitoraggio dato che sono soggetti a un invecchiamento delle strutture e prossimi al fine vita.

La “scatola nera” permette, inoltre, di comprendere, proprio grazie ai sensori IoT, cosa sia successo alla costruzione e valutare la sua agibilità senza mettere a rischio gli operatori: un’opportunità preziosa nei territori colpiti dal terremoto o quelli in cui il rischio sisma è più elevato.

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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