Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.
Voglia di oggetti connessi e smart per la casa
«Abbiamo detto che la casa del futuro è anche quella del presente: sembra una frase fatta. Beh, l’anno scorso abbiamo presentato il videocitofono connesso (Classe 300X) e oggi contiamo già diecimila videocitofoni connessi già installati e funzionanti. Tutti giorni abbiamo conferma che la strada da noi intrapresa, quella della interconnessione e della semplificazione, sia quella giusta».
Franco Villani, amministratore delegato BTicino, offre una chiave di lettura concreta: i dati di mercato. Dati che evidenziano quanto piacciano gli oggetti smart e connessi agli italiani. C’è voglia di domotica, c’è voglia di smart home. Ancor di più: c’è voglia di Internet of Things, che già oggi conta su un mercato per le soluzioni domestiche da oltre 180 milioni di euro e una crescita del 23%.
L’ad BTicino racconta l’esperienza aziendale in occasione di un evento di presentazione del proprio termostato connesso Smarther, di cui avevamo sottolineato non solo le doti tecnologiche ma anche il suo design, premiato agli IF Design Award 2017. Tra l’altro, il prestigioso riconoscimento era stato tribuito anche al videocitofono Classe 300X.
Smarther è solo l’ultimo della famiglia Eliot, il programma aziendale dedicato agli oggetti Internet of Things che, spiega proprio BTicino,
“identifica tutti quei prodotti o sistemi che, grazie alla possibilità di connettersi al Cloud, apportano valore aggiunto in termini di funzionalità, informazioni, interazioni con l’ambiente e utilizzo.”
Ma perché è importante sviluppare oggetti connessi, oggetti in grado di processare e raccogliere miriadi di dati? Lo ha spiegato il direttore della comunicazione esterna, Luigi Caricato: «Perché tutti i prodotti connessi che stiamo portando sul mercato ci consentono di metterci in contatto diretto con il consumatore, permettendoci di comprendere e di anticipare anche i suoi bisogni, potendo leggere dati utili per esempio, sulle funzioni più o meno utilizzate». Attraverso algoritmi e intelligenza artificiale sarà possibile interpretare questi dati e rispondere al meglio.
Le caratteristiche che non mancheranno, naturalmente, sono quelle della semplicità, concetto già evidenziato da Villani in occasione della presentazione del videocitofono.
La ricerca Ipsos sugli oggetti smart e connessi
Smarther aggiunge un ulteriore tassello al mosaico smart home, che non è più un concetto vago nella mente degli italiani. Tutt’altro: il 76% è a conoscenza del tema e il 66% degli intervistati afferma di avere in casa almeno un oggetto connesso. La conferma viene dalla ricerca commissionata da BTicino, e condotta da Ipsos con la supervisione dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano. L’obiettivo è stato approfondire il punto di vista dei consumatori nei confronti della casa connessa attraverso la comprensione di bisogni e abitudini di consumo.
Gli oggetti smart e connessi sono graditi in quanto consentono (per il 33,6% del campione) un maggiore controllo di ciò che succede in casa, soprattutto quando non si è presenti. Non solo: permettono di semplificare le attività quotidiane nell’abitazione (per il 15%), soprattutto alle persone fragili quali anziani edisabili, per esempio. Inoltre rispondono anche a un bisogno di sicurezza: il 12,3% degli interpellati dichiarano che essi fanno sentire più sicuri dalle intrusioni esterne o da situazioni di pericolo per la salute. La sicurezza, tra l'altro, si conferma il principale driver nella scelta di acquisto di oggetti intelligenti e connessi.
Uno sguardo al futuro
BTicino, omaggiato il presente, dà segno di condividere in pieno il motto del geniale Alan Kay: “il miglior modo di predire il futuro è inventarlo”. Per questo «In BTicino il processo creativo è a ciclo continuo – ha affermato la direttrice Art&Design Milka Eskola – curiosità verso il mondo, raccolta di dati, interviste e soprattutto ricerca. I risultati sono stati sotto gli occhi dei presenti alla conferenza: in mostra c’erano infatti ‘Entrée by BTicino’ e ‘O-tune by BTicino’, prototipi di ultimissima generazione caratterizzati da due interfaccia connesse multifunzionali, personalizzabili e super tecnologiche “pensate per garantire sicurezza e risparmio energetico”.