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I disastri costano, e continuano ad aumentare

Il rapporto Onu conferma che gli eventi estremi si intensificano per via del cambiamento climatico. Quasi raddoppiati in venti anni

L'Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio delle catastrofi ha pubblicato qualche giorno fa un rapporto sulla frequenza con cui si distribuiscono gli eventi meteorologici estremi sul Pianeta, analizzando in particolare i disastri legati al clima che cambia. Secondo lo studio “Human cost of disasters. An overview of the last 20 years” i disastri sono aumentati notevolmente negli ultimi vent'anni, provocando oltre un milione di morti e quasi 3mila miliardi di dollari di perdite economiche.

Tra il 2000 e il 2019, sostiene il lavoro di ricerca, si sono verificati 7.348 catastrofi gravi nel mondo che hanno ucciso circa 1 milione e 230 mila persone, mettendo a rischio la sicurezza di oltre 4,2 miliardi di cittadini (molti in più di un'occasione). Un aumento netto rispetto al passato, se si pensa che il precedente ventennio (1980-1999) aveva fatto registrare 4.212 disastri naturali e 1 milione e 190 mila morti premature, con 3,25 miliardi di persone messe in pericolo.

Parte significativa di questo aumento è dovuta proprio a fattori climatici (si stima che il 91% dei disastri sia stato innescato dall’aumento della temperatura) che hanno esacerbato l’intensità e il numero di determinati eventi meteorologici estremi, quasi raddoppiati nel numero, passando da 3.656 a 6.681 nei due periodi presi in esame.
La Cina con 577 eventi estremi registrati e gli Stati Uniti a quota 467 sono i due Paesi che hanno subito i maggiori impatti, seguono l'India con 321, le Filippine con 304 e l'Indonesia con 278. In generale, lo studio fa presente che otto delle dieci nazioni più colpite si trovano in Asia.
“I disastri non hanno mai aspettato il loro turno e il rischio è sempre più interconnesso – si legge nello studi -. I fattori di rischio e le conseguenze si stanno moltiplicando, scontrandosi in modi imprevisti. Dobbiamo avere una risposta sistemica adeguata al problema, servono strategie nazionali e locali indirizzate alla riduzione del rischio di queste catastrofi. Impegno politico e strategie non sono mai stati così importanti per la gestione del rischio catastrofale”.

Sebbene il rapporto si concentri principalmente sull'incredibile aumento dei disastri legati al cambiamento climatico, intende anche sensibilizzare sulla necessità di rafforzare gli strumenti di governance per la gestione dei nuovi shock che ci aspettano nel futuro.
Le statistiche utilizzate dal gruppo di ricerca provengono dal database degli eventi di emergenza gestito dal Center for Research on the Epidemiology of Disasters, che tiene conto dei disastri che hanno ucciso dieci o più persone; colpito 100 o più persone; provocato uno stato di emergenza dichiarato; o una richiesta di assistenza internazionale.
Infine, i dati a nostra disposizione ci dicono che inondazioni e tempeste sono stati gli eventi più diffusi ma che, accanto a questi, sono cresciuti nel numero e nella capacità distruttiva anche i fenomeni collegati alle siccità, agli incendi e alle ondate di calore.

Autore

Ivan Manzo

Ivan Manzo

Laureato in Economia dell'Ambiente e dello Sviluppo e giornalista per Giornalisti nell’Erba. Houston, we have a problem: #climatechange! La sfida è massimizzare il benessere collettivo attraverso la via della sostenibilità in modo da garantire pari benefici tra generazioni presenti e future. Credo che la buona informazione sia la chiave in grado di aprire la porta del cambiamento. Passioni: molte, forse troppe.

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