energia3-1130x300.jpg
  • Home
  • ENERGIA
  • Lenti i progressi verso l'accessibilità all'energia entro il 2030

Lenti i progressi verso l'accessibilità all'energia entro il 2030

Sono 733 milioni le persone non hanno ancora accesso all'elettricità e 2,4 miliardi quelle che cucinano usando combustibili dannosi. L'obiettivo 7 dell'Agenda ONU sembra molto lontano
  • Quota di elettricità condivisa nel 2020

    Quota di elettricità condivisa nel 2020

Il mondo non è sulla buona strada per raggiungere entro il 2030 l'obiettivo 7 dell'Agenda Onu con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. Esiste ancora un divario globale nell'accesso all'energia: 675 milioni di persone erano ancora senza elettricità nel 2021 mentre 2,3 miliardi di persone dipendono da combustibili nocivi per cucinare. Nel 2023, a livello globale, sono 733 milioni le persone che non hanno ancora accesso all’elettricità e 2,4 miliardi quelle che cucinano ancora utilizzando combustibili dannosi per la salute e l’ambiente. Con questo ritmo, 670 milioni di persone rimarranno ancora senza elettricità entro il 2030, circa 10 milioni in più rispetto alle proiezioni dello scorso anno. La pandemia di Covid-19 è stata un fattore chiave nel rallentare i progressi verso l’accesso universale all’energia, aggravato negli ultimi mesi dall’invasione russa dell’Ucraina, che ha creato ulteriori strozzature nei mercati globali del petrolio e del gas, facendo impennare i prezzi dell’energia in generale.

A dirlo è il rapporto 'The energy progress', che monitora i progressi verso l'obiettivo 7, stilato dall'Agenzia internazionale per l'energia (Iea), dall'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili (Irena), dalla Divisione statistica delle Nazioni Unite (Unsd), dalla Banca mondiale e dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Nel rapporto si legge che “la crisi energetica globale stimolerà la diffusione delle energie rinnovabili e migliorerà l'efficienza energetica grazie all'aumento di investimenti pubblici”; inoltre, viene sottolineato “il peggioramento delle prospettive per il raggiungimento dell'accesso universale a una cucina senza combustibili inquinanti e all'elettricità, in base all'aumento del debito e dei prezzi dell'energia”. Le proiezioni attuali stimano che 1,9 miliardi di persone dovranno cucinare ancora con legna ad esempio mentre 660 milioni non avranno elettricità nel 2030 se non intraprendiamo ulteriori azioni e continuiamo con gli sforzi attuali.

L’Africa rimane la regione meno elettrificata del mondo, con 568 milioni di persone senza accesso alla corrente. La quota subsahariana della popolazione globale senza elettricità è salita al 77% nel 2020 dal 71% del 2018, mentre la maggior parte delle altre aree ha registrato una diminuzione della popolazione che ha carenze nell’accesso all’elettricità.

Gli obiettivi dell’SDG 7 riguardano anche l’efficienza energetica.

Dal 2010 al 2019, la riduzione annuale dell’intensità energetica è stata in media dell’1,9%. Questo livello è ben al di sotto del calo annuale medio del 3,2% che sarebbe necessario per raggiungere gli obiettivi dell’SDG 7 e per recuperare il terreno perduto finora. In questo contesto, le agenzie custodi dell’SDG 7 – l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), la Divisione Statistica delle Nazioni Unite (UNSD), la Banca Mondiale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) – concludono il rapporto esortando la comunità internazionale e i responsabili politici a salvaguardare i progressi compiuti verso l’SDG 7; a mantenere l’impegno ad agire in modo continuativo per ottenere un’energia accessibile, affidabile, sostenibile e moderna per tutti; e a mantenere un’attenzione strategica sui Paesi che necessitano di maggiore sostegno.