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7° Rapporto Enea, gli italiani fanno un buon uso degli ecobonus

Tutte le misure adottate tra il 2011 e il 2017 hanno consentito un risparmio totale di circa due miliardi di euro

Buone notizie da parte del 7° Rapporto dell’Agenzia Enea per le nuove energie: tutte le misure adottate tra il 2011 e il 2017 hanno consentito un risparmio totale di circa due miliardi di euro. Grazie agli ecobonus, ad esempio, le famiglie italiane hanno realizzato oltre 400mila interventi di riqualificazione energetica spendendo 3,7 miliardi di euro, in totale questi risparmi hanno sottratto 19 milioni di tonnellate di CO2 all'atmosfera e sono equivalenti a due milioni di tonnellate di petrolio derivante dall’emissione di 5,8 milioni di Titoli di efficienza energetica, i cosiddetti Certificati bianchi. Numeri che rappresentano il 52 per cento dell’obiettivo 2020 previsto dal Piano d’azione nazionale.

"Strumenti come l’ecobonus, il sismabonus e la cessione del credito fiscale aprono la strada degli incentivi anche a quella fascia di popolazione economicamente vulnerabile, un cittadino su dieci, che spesso vive in condomini periferici delle grandi città tutt’altro che efficienti dal punto di vista energetico” dichiara Federico Testa, presidente di Enea. Rispetto alla riqualificazione edilizia oltre l’80% degli investimenti avviati nel corso del 2017 (2,9 miliardi di euro su oltre 3,7 complessivi) riguarda edifici risalenti agli anni ‘80. Mentre, un quarto delle risorse totali (oltre 920 milioni di euro) è stato destinato a edifici risalenti agli anni ‘60. Dal 2007 sono stati realizzati oltre 3,3 milioni di interventi. La quota principale, pari a oltre 6 miliardi di euro, ha riguardato la sostituzione di 2,6 milioni di serramenti mentre 2,1 miliardi di euro sono stati destinati a 70 mila interventi sulle pareti orizzontali e inclinate, coibentazione di solai e pareti. Per quanto riguarda la riqualificazione energetica degli edifici il Rapporto evidenzia come gli interventi realizzati abbiano portato a un risparmio medio annuale sulla bolletta dei consumatori compreso tra i 250 euro del 2014 e i 150 euro del 2017. In totale, parliamo di un risparmio medio annuo del 15% totale sulla spesa energetica delle famiglie.

Il comparto residenziale ha raggiunto l’obiettivo atteso al 2020, mentre l’industria è a metà del percorso previsto. Restano indietro trasporti, terziario e Pubblica amministrazione, nonostante i 62 milioni di euro per interventi di efficienza tramite il Conto termico.  Inoltre, rispetto alla normativa Ue sulla riqualificazione energetica del tre per cento della superficie degli immobili della Pubblica amministrazione centrale, nel periodo 2014-2017 risultano conclusi, in fase di realizzazione o programmati interventi su oltre 190 immobili.