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Nuova Sabatini, rinnovato il finanziamento per l'acquisto di beni strumentali

Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese coprirà fino all’80% dell’ammontare del finanziamento

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha varato la misura agevolativa Beni Strumentali “Nuova Sabatini” al fine di favorire l’accesso al credito finalizzato o al leasing di beni materiali e immateriali per lo sviluppo delle PMI.

Potranno beneficiarne micro, piccole e medie imprese di ogni settore produttivo, escluse le attività finanziarie e assicurative, attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

La conferma della manovra per il 2022 avviene prima ancora del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), garantendo al comparto produttivo italiano la spinta necessaria per l’innovazione degli impianti e la crescita economica.

Legge Sabatini 2022: come funziona

Il rifinanziamento avverrà in tre tranche: 240 milioni di euro all’anno per il 2022 e il 2023, poi 120 milioni di euro all’anno dal 2024 al 2026, per concludere nel 2027 con 60 milioni di euro.

La novità introdotta dal rifinanziamento della legge Sabatini consiste nel fatto che, per l’acquisto di macchinari, impianti, beni strumentali d’’impresa, attrezzature nuove di fabbrica, hardware, software e tecnologie digitali ad uso produttivo, le domande con finanziamento di importo non superiore a euro 200 mila riceveranno l’erogazione in un’unica soluzione, nei limiti delle risorse disponibili sopracitate.

Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese coprirà fino all’80% dell’ammontare del finanziamento, a patto che la sua durata non superi i 5 anni, sia di importo compreso tra 20 mila euro e 4 milioni di euro e che copra nella sua totalità gli investimenti ammissibili ai fini della normativa.

L’approvazione prescinde dall’autonomia funzionale dei beni dichiarati e la loro comprovata utilità ai fini dell’attività produttiva svolta dall’impresa.

                

Condizioni necessarie da riscontrare alla data di presentazione della domanda sono:

-       non rientrare nella categoria delle imprese in difficoltà

-       essere regolarmente iscritte nel Registro delle imprese

-       non essere sottoposti a liquidazione volontaria o procedure concorsuali ma in pieno diritto di svolgimento del proprio esercizio

-       in caso di imprese residenti all’estero, avere una sede operativa in Italia

Un esempio di domanda legge Sabatini

L’azienda interessata ad usufruire di questa agevolazione dovrà presentare all’istituto creditizio la domanda di accesso al contributo ministeriale con prova di soddisfazione dei requisiti già citati. La domanda è compilabile in formato elettronico utilizzando l’ultima versione del modulo presente nella sezione “Beni Strumentali (Nuova Sabatini) -  Presentazione domande” del sito del MISE.

Una volta presentata la documentazione necessaria alla verifica della completezza e della regolarità formale nei requisiti, sarà sempre compito della banca trasmettere la richiesta per l’accesso alle risorse ministeriali.

Ottenuta la concessione del contributo, la banca si impegna a stipulare il contratto di finanziamento e a versare l’importo richiesto - in un’unica soluzione - entro trenta giorni dalla data di consegna del bene o a quella di collaudo, se successiva.

L’erogazione del contributo avverà di fatto dal momento del completamento dell’investimento autocertificato.

Come calcolare il contributo della Nuova Sabatini

Per effettuare il calcolo del contributo previsto dalla nuova Sabatini, nella sezione del sito del MISE dedicata alla presentazione delle domande è presente un foglio di calcolo pronto da compilare.