ambiente5-1130x300.jpg

L'imballaggio diventa bio

Per Bruxelles l'imballaggio d'origine bio non è più un rifiuto, ma un pezzo dell'economia circolare

Buone notizie sul fronte dell'economia circolare. Gli accordi provvisori che sono stati stipulati dal Consiglio europeo e dal Parlamento europeo sul pacchetto legislativo dell'Unione Europea circa i rifiuti che riconoscono i vantaggi delle bioplastiche hanno riconosciuto che le materie prime a base biologica utilizzate per gli imballaggi in plastica, oltre alle plastiche compostabili per la raccolta differenziata dei rifiuti organici, contribuiscono a una gestione più efficiente dei rifiuti e a una riduzione dell'impatto degli imballaggi in plastica sull'ambiente. Si tratta di un riconoscimento che aggiunge una marcia in più alla sostenibilità degli imballaggi delle merci che acquistiamo ogni giorno.

«Le bioplastiche sono note per la loro natura circolare. Entrambe le direttive sottolineano il potenziale degli imballaggi in plastiche compostabili meccanicamente riciclabili e a base biologica per promuovere un'economia europea circolare.  - ha detto François de Bie, Chairman di European Bioplastics (EUBP), l'associazione europea dell'industria delle bioplastiche -  La sostituzione delle materie prime a base fossile con risorse rinnovabili è una transizione essenziale supportata da questa nuova legislazione».

Nel dettaglio la Direttiva quadro sui rifiuti riveduta consente di raccogliere gli imballaggi biodegradabili e compostabili insieme ai rifiuti organici e di riciclarli attraverso il compostaggio industriale e la digestione anaerobica. Un passo essenziale visto che la raccolta separata dei rifiuti organici sarà obbligatoria in tutta Europa entro il 2023. Le plastiche biodegradabili contribuiscono alla raccolta di una maggiore quantità di rifiuti organici, e consentono di raggiungere i nuovi obiettivi di riciclaggio, come ben sanno al Comune di Milano che è all'avanguardia tra le grandi città europee nella raccolta e gestione dell'organico. Gli standard europei in materia, come lo standard armonizzato EN 13432 per gli imballaggi in plastica compostabili a livello industriale, potrebbero essere la base per standard futuri relativi al compostaggio delineati nella revisione che è stata fatta a Bruxelles.

Oltre a tutto ciò la Direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio conferma che le plastiche a base biologica contribuiscono a minimizzare l'impatto ambientale degli imballaggi in plastica e a ridurre la dipendenza dell'Europa dalle materie prime importate che sono d'origine fossile. Sia i materiali a base biologica sia quelli riciclati rappresentano una possibile soluzione per migliorare la sostenibilità gli imballaggi. D'ora in poi i consumatori avranno un'opportunità di scelta in più per difendere l'ambiente: scegliere, tra le altre cose, anche se l'imballaggio possa essere bio.

Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

Ultime pubblicazioni