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Fridays for Future torna in piazza, nuovo sciopero per il clima

in tutto il mondo i giovani dei movimenti Fridays For Future, nati in seguito all'impegno di Greta Thunberg, si mobilitano oggi per il secondo Global Strike for Future

A distanza di circa 70 giorni dal primo "sciopero" del 15 marzo, studenti e ambientalisti del pianeta tornano nelle piazze per pretendere azioni concrete dai governi nazionali e dalle istituzioni transnazionali. Manifestazioni e cortei si svolgeranno in tutte le grandi città. A Roma un corteo prenderà il via alle 10 da piazza della Repubblica per arrivare di nuovo a Piazza Venezia, ai piedi dell'Altare della Patria. "Non c’è più tempo da perdere.” Sono le parole di António Guterres, Segretario Generale dell’ONU. Lo dicono gli scienziati, che, all’unanimità, chiedono un drastico cambio di rotta. Lo ripete l’ultimo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’ONU - il principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici -, ricordandoci che abbiamo meno di 11 anni prima di superare il punto di non ritorno. Lo gridano gli attivisti di FridaysForFuture, invocando il diritto a un futuro. 

«Eravamo in piazza il 15 marzo in più di 2 milioni. Abbiamo fatto tremare cinque continenti, e dato speranza al mondo intero. - si legge nel comunicato di Fridays For Future Italia- “Ci avete rotto i polmoni!” Gridavamo con forza. A fianco a noi hanno camminato insegnanti, genitori, bambini, lavoratori, nonni. Perché il pianeta appartiene a tutti, e tutti apparteniamo a questo pianeta. Siccità e alluvioni, carestie e acqua inquinata, microplastiche, malattie, estinzioni di massa, carenza di cibo: ricordiamo, una volta per tutte, che i disastri ambientali sono disastri umanitari. Serve un cambiamento radicale, e deve essere fatto secondo criteri di equità, facendo pagare a chi ha inquinato il prezzo della riconversione, e non scaricandolo sulle classi sociali più deboli. “Giustizia climatica”è per noi non solo uno slogan, ma un punto fermo delle nostre richieste, coscienti che salvare il pianeta può e deve essere occasione di innovazione, sviluppo, lavoro e opportunità».