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Ossana, il borgo più green d'Italia

Cielo stellato, uso di fonti energetiche rinnovabili, qualità della raccolta differenziata e molto altro tra le motivazioni del premio

Ossana, un piccolo paese di appena 844 abitanti nell’alta Val di Sole è stato premiato a Milano come “borgo più green d’Italia”. Sei i fattori considerati per il premio dalla rivista di turismo Weekend Premium: cielo stellato, uso di fonti energetiche rinnovabili, qualità della raccolta differenziata, agricoltura biologica, turismo responsabile e originalità della comunicazione. L’assessore alla Cultura del Comune di Ossana, Laura Marinelli ha dichiarato: «Scommettere sull’ambiente e sulle attività culturali che il nostro territorio è in grado di offrire può sembrare una scelta scontata ma va invece controcorrente rispetto all’idea di turismo di massa che magari produce grandi numeri ma snatura una comunità e finisce per danneggiare le attività tradizionali. Noi stiamo dimostrando che una strada diversa è possibile».

Ossana è l’unico Comune italiano ad aver ricevuto la certificazione di “Cielo più bello d’Italia” nel 2017 da parte dell’associazione Astronomitaly, che riunisce gli appassionati di osservazioni di stelle e pianeti. Inoltre, l’amministrazione comunale ha fatto un importante investimento in «tre centrali idroelettriche in modo da generare più energia di quella necessaria al consumo locale - spiega Luciano Dell’Eva, sindaco di Ossana - e vendere alla rete elettrica nazionale la restante energia. Questi introiti vengono reinvestiti nuovamente nell’efficientamento energetico e nello sviluppo locale sostenibile, attraverso il finanziamento di progetti per i giovani e le famiglie». Ossana vanta un patrimonio forestale certificato, all’interno della quale è stato realizzato un “vivaio delle esperienze” chiamato BoscoDerniga, nel quale grazie un percorso sensoriale, pannelli informativi e giochi interattivi, è possibile apprendere i segreti del bosco alpino, vivendo un’esperienza emozionante, a contatto col profumo dei fiori, il gusto delle erbe aromatiche, il suono dei diversi tipi di legno. E ancora, il 50% delle aziende agricole sono biologiche ed esiste ancora una malga di proprietà comunale (sono appena 40 in tutta la Val di Sole) che viene utilizzata dagli allevatori locali per consentire alle proprie mucche di alimentarsi nei prati.