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Toscana e rinnovabili: si sviluppa la ricerca

Parte un'altra sperimentazione per biomasse e biocombustibili in Toscana, organizzata dal Consorzio di ricerca Re-Cord e dall'Università di Firenze

Toscana: arriva una nuova area sperimentale per lo studio della trasformazione delle biomasse in prodotti combustibili. L'iniziativa è stata realizzata dal Consorzio di ricerca Re-Cord, nel quale c'è l'Università di Firenze ed è stata inaugurata oggi,  martedì 23 gennaio a Scarperia in provincia di Firenze.

L'inaugurazione si è svolta à alla presenza del rettore dell'Università di Firenze, Luigi Dei, del ministro della Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, del viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, dei sindaci di Scarperia e San Piero a Sieve e di altre autorità.

Il Consorzio Re-Cord è una struttura mista pubblico-privata ed è attivo in un settore chiave come quello delle rinnovabili, partecipa a diverse reti internazionali del settore ed è partner e coordinatore in svariati progetti di ricerca, supportati sia dall'Unione Europea sia da altri soggetti.

Nello specifico Re-Cord copre l'intera filiera delle biomasse, inclusa la filiera agricola e forestale a monte e  le conseguenti tematiche sui cambiamenti climatici e gli effetti correlati sull'agricoltura.

Tematica cruciale per l'Italia nei prossimi anni visto che secondo i dati del Cnr l'Italia ha un tasso di surriscaldamento delle terre emerse maggiore, in alcune zone del 60%, rispetto alla media globale, per la quale già oggi si mette fortemente in dubbio il raggiungimento dell'obiettivo relativo al contenimento dell'aumento della temperatura di 1,5°C al 2100. E la filiera agricola italiana è, sotto a questo profilo, molto delicata.

Il Consorzio Re-Cord possiede una serie di competenze e risorse nei settori della ricerca di base e applicata nel settore della sostenibilità ambientale. Numerosi impianti sono disponibili presso le sedi del Consorzio, tra cui un gassificatore innovativo di piccola taglia, un pirolizzatore pilota, varie microturbine alimentate a combustibili liquidi di origine biologica quali olio vegetale puro, olio di pirolisi, biodiesel, e bioetanolo.

Interessante anche il settore di studio delle alghe e del loro utilizzo per la realizzazione di biocarburanti che potrebbero, visto che la materia prima non è in competizione con il settore 'agroalimentare rappresentare una vera e propria svolta in settori della mobilità dove l'elettrico ha, per ora, dei notevoli problemi di penetrazione come l'aviazione e il trasporto marittimo.

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Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

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