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La domotica per l'efficienza energetica

I sistemi domotici possono essere utilizzati con profitto per aumentare l'efficienza degli immobili

Gestire con efficienza la propria casa. Sembra uno slogan, invece, è una prospettiva reale grazie alla ricerca tecnologica e all'abbassamento dei costi dei sistemi per la gestione dell'energia nelle abitazioni. Se nel campo industriale sono ben note le possibilità dell'Information Technology legate alla sensoristica diffusa, in campo residenziale queste tecnologie sono ancora all'inizio, nonostante le possibilità che offrono. In generale, infatti, l’applicazione dei sistemi domotici per l'efficienza energetica è ancora solo una possibilità, nonostante l'offerta da parte delle imprese sia elevata ed esaustiva. Prova ne è il ritardo con cui è partita una procedura semplice, ossia, la contabilizzazione del calore e la termoregolazione che sono diventati obbligatori solo nei giorni scorsi, a tre anni di distanza dal decreto che recepisce la direttiva europea in materia, alla quale non hanno aderito quasi il 30% degli immobili che ne sarebbero obbligati. Per questa ragione la strada è ancora lunga, anche se è tracciata.

I sistemi domotici che usano una sensoristica diffusa nell'abitazione, consentono di tenere sotto controllo e gestire al meglio la totalità degli impieghi energetici nelle nostre case e saranno tecnologie sempre più diffuse. Una ricerca di Navigant Research ha di recente pubblicato un dato molto significativo sulle applicazioni digitali diffuse, le cosiddette IoT (Internet of Things) negli edifici. Nei prossimi dieci anni, secondo lo studio, il mercato mondiale di queste apparecchiature crescerà dai 6,3 miliardi di dollari del 2017 ai 22,2 miliardi di dollari del 2026 con applicazioni che saranno sempre in crescita, grazie all'aumento della potenza di calcolo, di elaborazione dei dati e legati all'applicazione dell'intelligenza artificiale.

«Il settore civile è diventato nei principali paesi industrializzati il settore più energivoro, nella sola Unione Europea rappresenta il 40% dei consumi, e come tale è oggetto delle attenzioni del legislatore e dei tecnici. – afferma Michele Pandolfi, Product Marketing Manager Domotics di GEWISS - La gestione di un edificio deve essere al contempo efficiente ed efficace. Efficiente nel creare un involucro ottimizzato dal punto di vista dell’isolamento termico ad esempio, ma anche efficace perché gestito da sistemi di automazione in grado di coordinare, in primis, i due impianti più energivori: termico ed elettrico».

Ma vediamo cosa è possibile fare oggi: la gestione dell'energia in relazione alle esigenze di comfort degli abitanti, legata al risparmio energetico, è una delle possibilità più evidenti. Regolare la temperatura in maniera accurata bilanciando l'energia "naturale" in entrata con quella elettrica o da gas naturale, tramite l'apertura o la chiusura automatica delle tapparelle, è una soluzione che permette risparmi importanti. Inoltre, è possibile gestire l'utilizzo "differito" delle pompe di calore in maniera da sfruttare al meglio i differenziali di temperature, mentre, per quanto riguarda l'illuminotecnica, diventa possibile dosare la luce artificiale con quella naturale, utilizzando la prima in relazione alla presenza di persone all'interno di un determinato edificio.

I potenziali di risparmio sarebbero elevati, già la sola applicazione della contabilizzazione e termoregolazione manuale consentono un risparmio energetico del 19%, una percentuale che aumenta a ogni step. Nel concreto i risparmi energetici ottenibili attraverso un sistema di gestione domotica dell'energia di un immobile è di circa il 20% per il riscaldamento e del 14% per l'energia elettrica. Fino ad arrivare al 25% totale di energia elettrica e gas, una percentuale che a fronte di una spesa tra i 5 e i 10mila euro, cifra necessaria per un impianto di classe A, consente un ritorno dell'investimento nell'arco di 7/10 anni. La modularità è la caratteristica dei sistemi domotici applicati all'efficienza energetica, è possibile, per esempio, prima applicare sistemi di gestione intelligente delle temperature nei singoli locali e, successivamente, intervenire sulla ventilazione controllata con scambio di calore tra l'aria in entrata e quella in uscita, aumentando la salubrità dell'ambiente interno, senza "buttare dalla finestra" l'energia. Una logica aperta anche all'innovazione: nulla vieta, infatti, l'aggiunta di sistemi d'accumulo per l'elettricità nel momento nel quale questi possono divenire utili per delle esigenze specifiche, oppure di altri sistemi per ottenere una classe energetica più elevata in occasione della vendita del proprio immobile. Senza contare le potenzialità di una razionalizzazione dei propri comportamenti energetici. Stipulando una tariffa bioraria, infatti, e con il sistema d'automazione diventa possibile programmare diversi profili di consumo e assegnarli ai periodi giusti sul fronte della spesa. Così si possono attivare i carichi pesanti come lavatrice e lavastoviglie, nelle fasce notturne e nel week-end, quando il costo dell'elettricità è inferiore. E oltre a ciò diventa possibile realizzare un paio di scenari quello della casa chiusa e quello relativo all'abitazione quando ci si abita.

Il primo agisce in questa maniera:

  • disattiva la climatizzazione ambientale o attiva la modalità economy per ridurre i consumi energetici;
  • chiude tutte le schermature per la sicurezza dell’abitazione;
  • toglie l’alimentazione a tutti i carichi automatizzati;
  • spegne tutte le luci.

Il secondo invece riabilita tutte le funzioni disattivate prima. 

I sistemi saranno sempre più flessibili sotto al profilo dell'installazione visto che, per servire le zone più complesse sotto al profilo logistico, si stanno sviluppando dispositivi gestiti attraverso le radiofrequenze, cosa che consente la messa in opera senza dover realizzare opere murarie che hanno rappresentato fino ad alcuni anni fa una barriera per lo sviluppo dei sistemi domotici.

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Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

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