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Verona, building automation negli edifici storici

  • Data: 01.10.19
Gli appartamenti del Lords of Verona sono stati ricavati in un palazzo storico della città Scaligera e si rivelano essere un concentrato di design e tecnologia

Nell’immaginario collettivo, Verona è la città dell’Arena, ma anche la città di Romeo e Giulietta. Questi due simboli, inseriti in un contesto storico affascinante e a pochi chilometri dal Lago di Garda, portano a Verona 2 milioni di turisti all’anno.

Proprio il sogno di creare un luogo in cui il soggiorno diventasse memorabile ha spinto Michela e il marito Icaro Olivieri, titolari della società Innovazioni Srl, a realizzare 32 appartamenti, nella centralissima Piazza dei Signori, la piazza più armoniosa, aristocratica ed elegante della città.
Un’impresa ardita, poiché gli appartamenti sono stati realizzati in un edificio storico, che comprende anche una torre medievale parzialmente realizzata con blocchi di marmo provenienti dall’anello esterno dell’Arena di Verona, crollato a causa del devastante terremoto del 1117. Il più esclusivo degli appartamenti accede direttamente alla cima della torre medioevale.

Realizzare appartamenti dotati dei più moderni comfort, all’interno di un edificio storico, impone un difficile equilibrio tra i vincoli e il rispetto dell’infrastruttura preesistente e le necessità architettoniche e abitative contemporanee. Da qui la scelta di fornitori di comprovata esperienza. In particolare, il progetto architettonico degli interni ed illuminotecnico è stato affidato a Simone Micheli, che ha creato una serie di corrispondenze simboliche e sostanziali con l’esistente, spingendo l’ospite a muoversi continuamente tra il passato imponente, il presente e un futuro possibile.

Una scelta originale, che ha dato vita ad ambienti tanto unici quanto confortevoli, dove anche l’automazione, senza mai essere invadente, assume un ruolo determinante nel permettere all’ospite di trovare il miglior comfort.

Anche per questo, sin dall’inizio della progettazione impiantistica, Francesco Zanini, responsabile progettuale dell’impiantistica meccanica, elettrica e speciale, per conto di Ingea S.r.l., ha prestato particolare attenzione all’usabilità dei comandi. All’interno della propria abitazione, infatti, ogni persona acquisisce nel tempo la dimestichezza necessaria per muoversi e gestire le singole funzionalità in modo ottimale. Al contrario, in un appartamento in affitto, dove il soggiorno può durare anche una sola notte, i comandi devono essere intuitivi e immediati. Al punto che, come spiega il direttore di Lords of Verona, Danilo Cinci, “anche nel cuore della notte, una persona deve essere in grado di individuare immediatamente il pulsante da azionare”.

A questo si aggiunge la necessità di installare soluzioni di assoluta affidabilità e facilmente reperibili sul mercato. Anche perché, come sottolinea il project manager della società Innovazioni Srl, geom. Oscar Oliva, “nel tempo qualunque apparecchio può subire un guasto e, quindi, deve poter essere facilmente e rapidamente sostituito. In caso contrario non potremmo affittare l’appartamento, con un conseguente danno economico e d’immagine per una struttura che punta su una clientela molto esigente”.

Per questo “è stato quasi naturale scegliere le soluzioni impiantistiche proposte da BTicino. Un brand già utilizzato e apprezzato dalle nostre società in altre installazioni importanti, che ha sempre soddisfatto le nostre aspettative sia dal punto di vista tecnico che umano. Il personale dell’azienda, infatti, risponde sempre in modo tempestivo alle nostre richieste e fornisce sempre il supporto di cui abbiamo bisogno”.

Progettiamo la qualità

Un supporto che, per la Committenza, ha rappresentato una caratteristica determinante in questo particolare edificio: “Lavorare in un centro storico crea una serie di problemi burocratici, ancor prima che tecnici. Per questa ragione abbiamo scelto fornitori professionali che avessero anche la capacità di operare insieme. In particolare, per l’installazione degli impianti elettrici e domotici, i lavori sono stati assegnati a Cable Impianti, un’azienda di Treviso specializzata proprio nella realizzazione di impianti all’interno di grandi edifici.

Cable Impianti ha impiegato per 14 mesi una squadra composta da cinque tecnici. Il titolare Giovanni Vanin, racconta che il lavoro è stato complesso e articolato. Ma, grazie all’attento lavoro di progettazione di Ingea Srl, non ci sono stati problemi particolari: “Ovviamente, dovendo operare rapidamente e in 32 appartamenti, è stato indispensabile coordinarci con le altre squadre di fornitori presenti. Grazie alla professionalità di tutti, non ci sono stati intoppi particolari. Ci siamo affidati alla componentistica di BTicino, che conosciamo e la cui modalità d’installazione ci sono ormai note, e in collaborazione con il progettista degli impianti elettrici, abbiamo investito molto sulla progettazione esecutiva”. Un aspetto determinante quest’ultimo, poiché in un edificio storico non è sempre agevole individuare i passaggi dei cavi, soprattutto quando alcune pareti non possono essere intaccate. Per questo, oltre a creare un cavedio per la risalita dei cavi dai locali sotterranei, i progettisti hanno previsto una serie di ribassamenti, utilizzati sia per installare l’illuminazione sia per distribuire i cavi di alimentazione e controllo.

In realtà, il numero di cavi destinati al controllo è relativamente limitato. La gestione domotica, infatti, è interamente basata sul protocollo Konnex, nato appositamente per la Building Automation, grazie al quale ogni dispositivo è in grado di dialogare con qualunque altro sistema aperto allo stesso protocollo, anche se di produttori diversi.

BTicino è da tempo membro del consorzio KNX e, come spiegano i tecnici, “l’impiego di Konnex ci ha permesso di creare soluzioni molto stabili, che devono rimanere tali nel tempo senza pregiudicare eventuali modifiche future. Il nostro obiettivo rimane quello di dotare un edificio storico della massima tecnologia, con una grande attenzione all’usabilità e alla qualità, sia percepita che effettiva”.

Sempre nell’ottica di garantire la massima continuità, inoltre, l’intero impianto è telecontrollato direttamente dagli uffici di Cable Impianti. In questo modo i tecnici possono modificare istantaneamente le impostazioni, in caso di necessità, o intervenire a fronte di problemi di software. “Inoltre – sottolinea lo stesso Vanin – riusciamo a individuare anche eventuali problematiche in atto e questo ci permette di arrivare sull’impianto, con i componenti da sostituire, ancor prima che il problema venga percepito dagli utilizzatori”.

Qualità da toccare

Proprio per garantire il massimo comfort agli ospiti, chi accede all’edificio comunica con l’interno attraverso un videocitofono classe 300 di BTicino, dotato di un ampio display da 7”, che permette di dialogare agevolmente. Oltre all’intuitività dei comandi, le cui funzioni sono solo parzialmente sfruttate in questa installazione, la facilità di riconoscimento dell’interlocutore è fondamentale per chi affitta un appartamento per un periodo temporaneo e, quindi, può avere la necessità di vedere bene la persona che si presenta e che, ad esempio, potrebbe essere l’incaricato delle consegne dei cibi a domicilio.

Qualità dell’immagine e design del videocitofono sono perfettamente coordinati con la serie civile Axolute Air, scelta nella versione Tech, i cui comandi si sono rivelati la soluzione ideale per rispondere alle esigenze estetiche e funzionali di una realtà tanto articolata. Il limitato spessore, solo 3,5 mm, ha infatti permesso di installare prese e interruttori anche sopra la  carta da parati sulla quale sono state stampate una serie di foto di Verona. Un abbinamento solo apparentemente ardito che, al contrario, ha creato un equilibrio tra la storia della città e l’elevato tasso di innovazione tecnologica che caratterizza gli appartamenti

Axolute Air non è apprezzata solo dagli utilizzatori, ma anche da chi, come Vanin e i suoi tecnici, ha lavorato alla creazione dell’intero impianto elettrico: “BTicino, anche per noi installatori, rappresenta una garanzia. Siamo assolutamente sereni sulla qualità dei prodotti e, in caso di guasti, possiamo contare sul supporto diretto del produttore e della sua rete di distribuzione. Realtà che ci hanno sempre fornito, nei tempi prestabiliti, tutti i componenti necessari. Una fornitura non banale, se pensiamo che abbiamo installato, solo tra prese e interruttori, oltre mille elementi all’interno del Lords of Verona.”.

Così come non ci sono stati particolari problemi nella programmazione dei comandi, in grado di controllare, oltre all’impianto di climatizzazione composto da cento climatizzatori, anche tende e oscuranti. L’illuminazione prevede una serie di scenari, tra cui l’”ingresso” e il pratico “chiudi tutto”. Quando l’ospite accede all’appartamento, la cui porta si apre mediante una card personalizzata, basata su tecnologia RFID, fornita dal punto di ricevimento, l’appartamento si predispone per creare l’atmosfera ideale all’accoglienza. Ma è particolarmente utile la funzionalità che, registrando l’uscita dall’appartamento stesso, provvede a disattivare le luci e le utenze, evitando inutili consumi di energia e usura dei servizi.

Tutte le funzionalità hanno il vantaggio di non essere “invadenti”: la tecnologia ha il proprio “cuore” nel quadro elettrico di ogni singolo appartamento. Il quadro elettrico, all’interno di un ambiente concepito da un designer d’interni, rappresenta spesso un elemento da nascondere. Nel Lords of Verona, invece, è stato fatto il contrario, scegliendo i quadri Flatwall BTicino ad incasso filo parete. In questo modo, sin dalla fase progettuale, il quadro elettrico ha trovato posto nella posizione più agevole, divenendo un elemento di arredo e non un componente da nascondere.

La potenza arriva dal basso

Se negli appartamenti, a cui accedono gli ospiti, il design ha un’importanza fondamentale alle spalle di ogni struttura ricettiva, ci sono una serie di ambienti tecnici, necessari per erogare i servizi, in cui sono vincenti praticità e affidabilità. Doti che, ancora una volta, professionisti e proprietà hanno trovato nell’offerta di BTicino relativa ai quadri di distribuzione. Alimentare 32 appartamenti, nei quali anche le cucine funzionano ad induzione, impone un’attenta valutazione di tutta la quadristica. Per questa ragione sono stati scelti gli armadi MAS, una gamma di soluzioni, componibili e monoblocco, caratterizzata da un’estrema compattezza. Requisito essenziale per componenti che, installati nei locali interrati, devono ospitare gli interruttori modulari Btdin e gli interruttori scatolati Megatiker in uno spazio estremamente ridotto.

Per la necessità di ridurre gli ingombri, garantendo la massima affidabilità, una parte delle condutture elettriche sono state realizzate con i condotti a barre Zucchini, che hanno permesso di trasferire potenze significative in condizioni di massima sicurezza.

Perché, per creare un’atmosfera raffinata e pura, capace di porre l’uomo ed il suo stare bene al centro, è fondamentale sfruttare al meglio le migliori soluzioni di Building Automation oggi proposte dal mercato.

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Forma e funzione non sono più antitetici

A Simone Micheli, founder della società di progettazione Simone Micheli Architectural Hero, docente universitario e uno degli architetti italiani più apprezzati, particolarmente nell’ambito dell’ospitalità, è stato affidato il delicato compito di concepire i 32 appartamenti di Lords of Verona.

Quali sono stati i principali limiti imposti dal dover operare all'intero di una torre Trecentesca?

Non limiti ma risorse: ogni progetto prende vita grazie alle specificità del territorio in cui si colloca e queste, appunto, fungono da stimolo per il pensiero creativo che necessita di confini e perni su cui far leva per svilupparsi.

Nel caso di Lords of Verona, i 32 luxury apartments sono sorti dal continuo confronto con la struttura preesistente, di enorme valore storico. L’idea di distribuire il nuovo creando corrispondenze segniche e contenutistiche con il già esistente ha animato l’interno progetto con il fine di dare vita ad un organismo che fosse unico, armonico eppur coraggioso, desideroso di osare: aprire un varco nella coltre di banalità e presentare uno spaccato di futuro, oggi. Le volute dissonanze originate hanno avuto il compito di mantenere vigile l'attenzione del visitatore permettendo alla mente di muoversi continuamente tra il passato imponente, il presente e il futuro possibile. I rimandi sono continui permettendo ai diversi stadi della temporalità di fondersi e creare uno spazio sospeso, fuori dalle tradizionali convenzioni. 

Su quali aspetti caratterizzanti hai lavorato per equilibrare il rispetto dei vincoli storici, con la ricerca di soluzioni capaci di realizzare un appartamento contemporaneo?

Ho lavorato sul connubio, sulla contaminazione, sulla fusione dei punti di vista. Sovrapponendo i differenti livelli, moltiplicando le prospettive, giocando con la luce, plasmando lo spazio, ho cercato di dare vita ad un’opera che offre un variegato spettro di punti di vista trasformando le condizioni esistenti nella particolare esecuzione di un’idea che può assumere sembianze diverse sulla base dell’occhio che sta guardano e del momento in cui lo sta facendo.

Gli specchi riflettono, le immagini, riproducono, l’antico ed il nuovo si interfacciano, in questo modo la temporalità cessa di essere quel concetto statico a cui siamo abituati, trasformandosi in un flusso senza inizio o fine, semplicemente esistente qui ed ora.

Per legare gli interni con la città ha scelto una serie di foto della città riprodotte sulle pareti degli ambienti. Però, almeno nelle stanze che ho visto io, non c'è un richiamo forte all'Arena o a Romeo e Giulietta, che nell'immaginario collettivo sono i simboli della città. Per quale ragione?

I richiami a Romeo e Giulietta ci sono, così come quelli dedicati all’Arena di Verona. Non sono però gli unici perché la storia e la bellezza che caratterizzano la città sono ben più ampie ed articolate. Il mio compito è stato tradurre la complessità di un concetto inafferrabile e cangiante come il racconto che costituisce la sintesi di una città in semplicità di esecuzione e manifestazione, in modo che i visitatori possano cogliere l’essenza di Verona con uno sguardo, seppur approfondito ed attento.

Quali vincoli pone, oggi, l'impiantistica elettrica e l’automazione ad un architetto chiamato a realizzare una struttura ricettiva che, oltre a tramettere valori, deve anche essere funzionale?

Ci sono sempre meno vincoli, in realtà. Grazie all’avanzamento tecnologico ed alla ricerca in continuo progresso oggi esistono sistemi domotici ed impianti per ogni tipologia di esigenza.

Sempre più impercettibile e sempre più smart, l’intelligenza dei sistemi, come quelli BTicino qui utilizzati, cessa di essere un’imposizione per la forma concentrandosi sull’efficacia del contenuto e fornendo quindi risposte adeguate alle esigenze cangianti dell’uomo contemporaneo.

Forma e funzione oggi non sono più elementi distinti o antitetici ma due aspetti essenziali della medesima opera che, appunto, diviene opera d’arte in quanto unica, altamente distintiva ed abile nell’offrire al fruitore un messaggio inequivocabile che si trasforma in memoria.