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L’edilizia sostenibile cresce in laboratorio

Al via ZebLab, laboratorio universitario per costruire case ad alta efficienza energetica, ed E-Lab, proposta di architetti e ambientalisti per la riqualificazione
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Costruire bene e riqualificare meglio. Il futuro dell’edilizia sostenibile passa da qui. E vede in prima fila l’attività della ricerca e dei professionisti che intendono portare avanti questi concetti.

ZebLab, studenti e docenti insieme per case ad alta efficienza energetica

Proprio in questi giorni è stato presentato ufficialmente ZebLab (Zero Energy Building Laboratory) il primo laboratorio di edilizia sostenibile degli studenti e dottorandi dell’Università di Padova. Questa iniziativa universitaria intende progettare e realizzare un edificio a energia zero, in grado di rispondere a precisi parametri di sostenibilità e innovazione, seguendo le linee guida della competizione internazionale Solar Decathlon. Portato avanti in particolare da Michele De Carli e Arturo Lorenzoni, docenti presso il dipartimento di Ingegneria industriale, Zeblab intende essere un laboratorio per lo sviluppo e il test di nuove tecnologie. «Ma il sogno nel cassetto è proprio la partecipazione alla prossima edizione di Solar Decathlon Europe – è spiegato nel sito web dedicato – Per questo motivo uno dei nostri obiettivi è la realizzazione di un prototipo di abitazione sostenibile, che serva sia come sede per test di qualità di prodotti per l’energia sostenibile, in stretta collaborazione con le aziende, sia come esperienza per poter partecipare al meglio alla prossima edizione di Solar Decathlon». Già oggi è stato messo a punto dagli studenti un progetto preliminare di una abitazione da 70 mq e nel 2017 sarà posata la prima pietra. ZebLab vuole inoltre proporsi come una realtà di riferimento nello sviluppo e nel test di energie sostenibili. «Per questo a breve inizieremo a collaborare con aziende del settore che intendono verificare la bontà di idee e prototipi da loro sviluppati». Creatività, competizione, innovazione sono concetti che entrano in gioco in questo laboratorio, dove si impara a pensare che le case ad alta efficienza energetica possano coniugare benissimo sostenibilità ambientale ed economica.

E-lab, la riqualificazione è green

Riqualificare è un imperativo per il nostro Paese ed è una sfida importante per il rilancio dell’edilizia in Italia. Architetti e ambientalisti ci credono e puntano sui temi energetici, ambientali, di sicurezza statica come sull’innovazione. Da questo desiderio e obiettivo di raccontare e stimolare il dibattito sul tema è nato E-lab, laboratorio di idee e di proposte, nonché stimolo nei confronti della politica, per semplificare gli interventi e spingere l'innovazione in edilizia, promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e da Legambiente. E-lab si focalizzerà soprattutto su efficienza energetica, innovazione e semplificazione. Più nel dettaglio, l'efficienza energetica quale volano per la riqualificazione del patrimonio edilizio legata alle direttive e agli strumenti europei; l'innovazione negli interventi edili in direzione della sostenibilità e come strumento «che sta modificando profondamente il modo di progettare e costruire» spiegano i professionisti; infine la semplificazione degli interventi di efficientamento energetico e di messa in sicurezza del patrimonio edilizio. Tutto questo verrà spiegato attraverso studi, elaborazioni e notizie, appuntamenti pubblici ed un sito internet (e-lab.green). Nei progetti c’è anche l'istituzione di due Osservatori, uno sul quadro normativo e uno sull' innovazione in corso nei regolamenti edilizi comunali con l'individuazione di eccellenze e di buone pratiche. Riqualificare permette di creare nuovi posti di lavoro e opportunità oltre a evitare di cementificare ulteriormente il Paese. Proprio per questi motivi ambientalisti e architetti evidenziano la loro preoccupazione? riguardo la Legge sul consumo di suolo che nei prossimi giorni arriverà in aula della Camera. «Abbiamo bisogno di una Legge che spinga e semplifichi la rigenerazione degli edifici esistenti e delle città come alternativa al consumo di suolo che deve essere finalmente salvaguardato e monitorato», hanno affermato Leopoldo Freyrie e Edoardo Zanchini, rispettivamente presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti e vicepresidente di Legambiente. «Siamo preoccupati che alcune questioni ancora aperte sul testo non siano state davvero affrontate. Un’approvazione in aula di un testo non condiviso dagli stakeholders, dalle Regioni e dagli Enti locali rischia di arenarsi al Senato, togliendo ogni possibilità di avere finalmente una legge in Italia capace di rilanciare l'edilizia di qualità e di salvaguardare i territori agricoli».

Autore

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi

Andrea Ballocchi, giornalista e redattore free lance. Collabora con diversi siti dedicati a energie rinnovabili e tradizionali e all'ambiente. Lavora inoltre come copywriter e si occupa di redazione nel settore librario. Vive in provincia di Milano.

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