ambiente5-1130x300.jpg
  • Home
  • AMBIENTE
  • Sostenibilità ambientale, quanto ne sanno i giovanissimi?

Sostenibilità ambientale, quanto ne sanno i giovanissimi?

Intervista a Manuel, Nicolò e Giammarco, alunni dell'istituto Galilei - Costa - Scarambone di Lecce alle prese con la loro prima esperienza di lavoro

La curiosità rispetto alla Generazione Z da parte di noi adulti è immensa, quali sono le loro prospettive, cosa ritengono prioritario rispetto all’ambiente, come immaginano il loro futuro. In questo articolo abbiamo cercato di approfondire alcune delle caratteristiche principali che li contraddistinguono, lo abbiamo fatto grazie a tre “quasi maggiorenni” con cui abbiamo avuto il piacere di collaborare durante due settimane, attraverso il "Percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento" l'iter previsto dagli istituti scolastici per l'alternanza scuola-lavoro. Manuel, Nicolò e Giammarco si sono dimostrati globali, aperti e lucidi. Cresciuti con la tecnologia, la usano per connettersi agli altri e al mondo in modi nuovi, spesso anche solo per accompagnare visivamente le loro idee o semplicemente le loro parole. Sentono in maniera sufficiente il tema ambientale, anche se spesso si scontra con le loro passioni. I cambiamenti climatici, lo smaltimento dei rifiuti, lo spreco energetico, la qualità dell’aria e dell’acqua, il riciclo, quello del dissesto, sono tante le questioni che riguardano l’ambiente di cui abbiamo discusso con loro. Temi che affliggono il nostro tempo dei quali l’italiano medio, nel complesso, non è particolarmente preoccupato. I ragazzi invece? Vorrebbero fare la cosa giusta, i nostri tre alunni almeno, e hanno decisamente voglia di provarci. Ma per capire meglio quali sono le loro visioni abbiamo pensato di fare loro una breve intervista. Con poche domande per non sottoporli ad uno “stress” eccessivo.

Conosci il tema della sostenibilità ambientale? Se sì, di cosa si tratta secondo le tue conoscenze?

Manuel: «Con sostenibilità ambientale si intende, secondo me, il rispetto verso l’ambiente e la sua salvaguardia che sia con mezzi innovativi o semplicemente con azioni di tutti i giorni».

Nicolò: «Per me la sostenibilità ambientale è una misura di sicurezza che dobbiamo attuare noi cittadini per salvaguardare limitare i rischi del riscaldamento globale»

Giammarco: «La sostenibilità ambientale è tutto ciò che le persone fanno per la natura».

Quali sono i gesti più irrispettosi verso la natura che vedi intorno a te?

Manuel: «Buttare l’immondizia per terra come fazzoletti o mozziconi o scaricare i rifiuti nella natura».

Nicolò: «La spazzatura per terra, il non utilizzo di energie rinnovabili».

Giammarco: «L’abbandono di rifiuti nelle campagne o comunque fuori dai rispettivi recipienti».

Quali sono invece quelli più virtuosi?

Manuel: «Risparmiare l’acqua corrente in casa e il car-sharing».

Nicolò: «L’uso di macchine elettriche, le energie rinnovabili, fare la differenziata».

Giammarco: «La riforestazione secondo me è la più importante».

Fai qualcosa, nella vita di ogni giorno, per sostenere l’ambiente?

Manuel: «Molto generalmente consumo poco che sia acqua o elettricità».

Nicolò: «Cerco di non sprecare cibo, faccio la differenziata».

Giammarco: «Da un anno utilizzo le borracce in alluminio per non consumare tanta plastica».

Ti piacerebbe lavorare come green jobs? Se sì, in che settore?

Manuel: «Se dovesse esserci l’opportunità, non la rifiuterei».

Nicolò: «Il pensiero di aiutare l’ambiente creando prodotti che piacciono ad altre persone, mi intriga parecchio».

Giammarco: «Sì, nel campo agricolo che può essere una delle risorse maggiori nel Salento».

Conosci la mobilità condivisa ed elettrica? Cosa ne pensi?

Manuel: «Penso sia un’ottima pratica e anche molto sottovalutata, utilizzata da troppo poche persone».

Nicolò: «Anche se è un ottimo modo di aiutare l’ambiente non sono favorevole perché sono appassionato di altri motori».

Giammarco: «Mi fa piacere vedere ogni giorno persone che si impegnano a rispettare l’ambiente riducendo l’inquinamento tramite bici o mezzi elettrici (monopattini, scooter, citycar) ma, per la mia passione a riguardo, non sono favorevole alla rimozione dei veicoli a combustione dal mercato».

Quali sono, tra le attività proposte in ufficio, quelle che ti hanno interessato di più?

Manuel: «Mi è interessato ascoltare la storia dell’azienda e aiutare il grafico a creare una copertina del giornale e anche il lavoro di archivio».

Nicolò: «L'attività di revisione delle inserzioni e la parte delle vendite».

Giammarco: «La grafica e le vendite».

Cosa ti porterai dietro di questa prima “esperienza” nel mondo del lavoro?

Manuel: «L’abitudine di arrivare in orario, imparare a lavorare in gruppo e inserirmi bene nell’ambiente lavorativo».

Nicolò: «Il lavoro di squadra, l’organizzazione, la suddivisione dei lavori. Mi aspettavo che il lavoro in ufficio fosse più schematico e invece l'ho trovato dinamico e meno limitante».

Giammarco: «Ho scoperto qual è per me il segreto di una bella azienda: avere un buon team che lavora con armonia e rispetto».