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Raccolta differenziata: premiati i comuni virtuosi

Con il suo premio "comuni rifiuti free", Legambiente mette in mostra le zone d'Italia più attente alla gestione rifiuti

Presentato il 22 giugno a Roma, durante la giornata conclusiva del IV Ecoforum, Comuni Ricicloni 2017 mette in mostra l’Italia del riciclo: quali territori si impegnano maggiormente per la raccolta differenziata?
Arrivato alla sua quattordicesima edizione, il premio viene conferito a quei Comuni che producono meno di 75 kg di rifiuto secco indifferenziato l’anno pro capite. Per rifiuto secco indifferenziato, si intende quella parte di rifiuti solidi urbani che non possono essere avviati a riciclo e che, quindi, devono essere smaltiti in altri modi (tramite ad esempio un termovalorizzatore). Ne sono un esempio i cotton fioc, le biro, gli scontrini fiscali, la ceramica, il cotone, la carta sporca, eccetera.
Insieme al Presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni e al Direttore generale Stefano Ciafani, quest’anno hanno preso parte all’evento anche il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, e i rappresentanti della Commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci (come Presidente) e Salvatore Micillo.

Sono 486 i comuni premiati per un totale di 3 milioni e 276 mila “cittadini rifiuti free”.
Rispetto all’edizione del 2016, aumenta il numero di cittadini ma scende quello dei comuni, sostanzialemente per due motivi. Il primo dovuto ad mancata comunicazione (ad esempio la Campania ha fornito parzialmente i dati richiesti), il secondo per via della fusione tra molti piccoli comuni, fusione che ha consentito l'aumento del totale dei cittadini virtuosi (erano intorno ai 3 milioni lo scorso anno). Un segnale positivo, che dimostra che sempre più persone vengono responsabilizzate e coinvolte nelle pratiche del riciclo, motore dell’economia circolare.

“Sull’economia circolare anche le grandi città possono fare la differenza – ha dichiarato Rossella Muroni - Ce lo dimostra la città di Milano, prima metropoli italiana ad aver superato la soglia del 50% di raccolta differenziata, che ha domiciliarizzato il sistema della raccolta differenziata anche della frazione organica e che, con un milione e trecentomila abitanti serviti dal porta a porta, risulta prima a livello internazionale. Ma se il sistema di Milano fa scuola nel mondo, come dimostra l’interesse della città di New York nel replicare il modello meneghino – ha continuato Rossella Muroni -, la Città Eterna non sembra imparare. A Roma la gestione dei rifiuti rimane un problema gravissimo che può essere risolto con poche azioni concrete: estendendo il porta a porta a tutta la città; costruendo impianti anaerobici per la gestione dell’organico con produzione di biometano; costruendo centri del riuso realizzati accanto alle isole ecologiche per intercettare i rifiuti prima che divengano tali e applicando la tariffa puntuale, secondo il principio ‘chi inquina paghi’”.

Città che confermano, anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, le differenze tra Nord e Sud Italia. Sono infatti al Nord l’82% dei comuni rifiuti free (il 10% al Sud e il restante 8% al Centro). In Lombardia viene registrato il maggiore aumento di nuovi comuni liberi dai rifiuti, passa dai 76 ai 90, mentre è la regione del Veneto ad avere il maggior numero di comuni virtuosi sul totale regionale (il 29,2%, seguono Friuli con il 27,8% e Trentino con il 17,8%).
Se parliamo, invece, di città capoluogo rifiuti free, in tutto sono 4: a Pordenone, Treviso e Belluno si aggiunge la novità Trento.

Altro dato interessante che emerge dal lavoro dell'associazione ambientalista può essere sintetizzato da una classica frase: “l’unione fa la forza”.
Perché l’83% dei comuni virtuosi, infatti, o è parte di un consorzio o della stessa comunità montana. Per quanto riguarda i consorzi sopra i 100 mila abitanti è la provincia di Treviso a fare meglio grazie al Consiglio di Bacino Priula (che copre 554 mila abitanti) e al Consiglio di Bacino Sinistra Piave (che si occupa 310 mila abitanti). I due consorzi riescono rispettivamente a raggiungere l’invidiabile risultato di 50 kg e 53 kg di rifiuto indifferenziato l’anno pro capite.

Autore

Ivan Manzo

Ivan Manzo

Laureato in Economia dell'Ambiente e dello Sviluppo e giornalista per Giornalisti nell’Erba. Houston, we have a problem: #climatechange! La sfida è massimizzare il benessere collettivo attraverso la via della sostenibilità in modo da garantire pari benefici tra generazioni presenti e future. Credo che la buona informazione sia la chiave in grado di aprire la porta del cambiamento. Passioni: molte, forse troppe.

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