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L’Italia sostenibile

È quella che si è impegnata per il Festival dello Sviluppo Sostenibile. Jeffrey Sach: “non prendete esempio dagli USA. Vogliamo generare una catastrofe per via dei combustibili fossili?”

1059 eventi in tutta Italia nei 17 giorni del Festival dello Sviluppo Sostenibile, tanti quanti gli Obiettivi dell’Agenda 2030 che 193 Paesi, Italia compresa, si sono impegnati a raggiungere. Un successo che ha battuto quello dello scorso anno, che contava circa 700 eventi.
Cresce dunque la mobilitazione nel Paese, in particolare quella a opera della società civile, delle organizzazioni, delle imprese dell’Università e suoi giovani studenti, sui temi che abbracciano da vicino non solo la componente ambientale, ma anche quella sociale ed economica. Come a sottolineare l’importanza di un cambio di paradigma e di visione che la tutta la società, a partire dalla classe politica, deve imprimere in questi (scarsi) 11 anni che ci separano dal 2030.

Si è tenuto a Roma il 6 giugno l’evento di chiusura dal titolo “Italia 2030: un Paese in via di sviluppo sostenibile” che ha visto come ospite l‘economista Jeffrey Sachs, professore della Columbia University e direttore di “Un Sustainable development solutions network”, tra le figure di maggior spicco a livello globale sui temi dello sviluppo sostenibile.
L’economista, durante il suo discorso presso l’aula dei Gruppi Parlamentari, ha ricordato come il Pianeta stia diventando “dannatamente caldo” ad opera dei cambiamenti climatici e di non fare affidamento a quanto sta succedendo negli Stati Uniti di Trump: “L’Europa non può dividersi, deve essere forte per se stessa e per il resto del mondo, dobbiamo trovare una strada comune per il futuro, gli Stati Uniti non sono un buon esempio in questo momento storico, non sono capeggiati da una persona sana di mente”, ha dichiarato Sachs. Inoltre, secondo l’economista, l’Italia ha tutte le capacità per farcela, “è un posto straordinario” in grado di mettere in piedi soluzioni sostenibili che siano da esempio per il mondo intero. Anche perché l’Italia ha bisogno di reagire alla crisi climatica “si scalda più velocemente della media del Pianeta. Vogliamo generare una catastrofe solo per favorire le industrie dei combustibili fossili?”.
Infine, Sachs ha ricordato come la cooperazione tra gli Stati sia la chiave per risolvere i problemi ambientali diffusi ormai su scala globale, “perché la divisione ci ucciderà”.

È toccato a Enrico Giovannini, Portavoce dell’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) promotrice del Festival, parlare “dell’eccezionale successo della manifestazione. Dimostra che la società civile e i cittadini hanno capito la centralità della sfida posta dall’Agenda 2030, per un cambiamento del modello di sviluppo, da attuare con misure concrete e urgenti. La politica deve occuparsi molto di più di questi temi e speriamo che il Governo e il Parlamento, a partire dalla prossima Legge di Bilancio, orientino le proprie scelte in questa direzione. Un futuro sostenibile dal punto di vista economico, sociale, ambientale e istituzionale è l’unico futuro per cui vale la pena impegnarsi, tutti insieme”.

Durante il Festival l’importanza e l’urgenza di adottare un nuovo modello di sviluppo per portare il Paese sul sentiero della sostenibilità è stato espresso in modo trasversale. Ad esempio, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è impegnato per la costruzione di una cabina di regia per coordinare politiche pubbliche a sostegno dell’Agenda 2030 dal nome “Benessere Italia”; il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha dichiarato che l’istituto si impegnerà per orientare gli investimento verso quelle attività che rispondo ai criteri ESG (Environment, Social, Governance); le associazioni imprenditoriali hanno indicato al Governo le azioni da intraprendere per accelerare la transizione alle sviluppo sostenibile e chiesto un tavolo ad hoc per disegnare le politiche in questo campo; i sindacati, le associazioni ambientaliste e del settore privato hanno definito un decalogo per una giusta ed equa transizione energetica; è stata chiesta l’istituzione presso Palazzo Chigi Palazzo Chigi di una commissione per l’empowerment femminile; le università hanno elaborato il manifesto per lo sviluppo sostenibile e sono stati coinvolte centinaia di scuole per la realizzazione di progetti votati alla sostenibilità.

Autore

Ivan Manzo

Ivan Manzo

Laureato in Economia dell'Ambiente e dello Sviluppo e giornalista per Giornalisti nell’Erba. Houston, we have a problem: #climatechange! La sfida è massimizzare il benessere collettivo attraverso la via della sostenibilità in modo da garantire pari benefici tra generazioni presenti e future. Credo che la buona informazione sia la chiave in grado di aprire la porta del cambiamento. Passioni: molte, forse troppe.

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