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Villa in calcestruzzo prefabbricato: efficienza e sostenibilità

Ultimato in Brianza un progetto certificato CasaClima A che sintetizza design, architettura, efficienza e sostenibilità

Nasce, nella Brianza, una villa unifamiliare interamente realizzata con il sistema in calcestruzzo prefabbricato. Rispetto ai sistemi tradizionali, questo innovativo modo di fare edilizia presenta innumerevoli vantaggi in termini di sostenibilità garantendo al contempo prestazioni elevate e di qualità. Riduzione degli scarti e possibilità di riciclo degli elementi costituenti a fine vita, sono solo i benefici più evidenti derivanti da questo sistema edilizio in linea con i principi dello sviluppo sostenibile. In termini economici, inoltre, si ha il vantaggio della certezza dei costi nonché una maggiore rapidità di costruzione e la necessità di intervenire con misure di manutenzione meno invasive. 

Il progetto – ha spiegato l’architetto Christian Negro Frer dello studio Zeropositivo– è nato per elevare il concetto di architettura a 360 gradi dove al centro c’è l’uomo. I quattro patii della casa definiscono ognuno un mondo diverso a seconda del proprio affaccio. Un caleidoscopio di atmosfere ogni volta diverse. 
Il cuore pulsante è il grande living centrale che vive in sinergia con il paesaggio e che mette in relazione i quattro ambienti privati che lo circondano, ognuno con una precisa funzione: cucina, studio, area wellness e la zona dedicata al riposo e al relax. Il colore caldo e chiaro del cemento della struttura è reso ancora più morbido dall'uso generoso del legno che ne armonizza il ritmo, rendendolo fluido e delicato”.

L’intervento degli architetti di Zeropositivo ha riguardato, in questo caso, il calcolo energetico, l’ottimizzazione dell’involucro edilizio, la progettazione impiantistica e la pratica di certificazione CasaClima. “In termini di involucro – ha continuato l’architetto - le strutture opache e in particolare le pareti prefabbricate, risultano essere molto prestazionali sia dal punto di vista termico che acustico, con isolamento in spessore e crosta esterna in cemento a vista colorato in pasta, oltre ad una controparete interna coibentata per il passaggio impiantistico. La copertura – ha aggiunto Negro Frer - è stata realizzata con strutture prefabbricate in legno con isolamento interposto, totalmente a secco, mentre i serramenti hanno un telaio in legno sughero in triplo vetro dalle incredibili prestazioni termiche ed acustiche (circa il 30% in meno delle dispersioni di un normale serramento in legno). Particolare attenzione – ha aggiunto - è stata posta nella progettazione della tenuta all’aria, piuttosto complicata a causa della conformazione della casa: nonostante ciò i valori ottenuti in fase di blower door test hanno rispettato ampiamente il limite previsto dalla certificazione CasaClima”.

In termini energetici poi, l’impianto adottato è totalmente no gas: tutta l’energia della casa è rinnovabile, una pompa di calore aria-acqua alimenta l’impianto radiante a pavimento, impiegato sia per riscaldare che per raffrescare. La ventilazione meccanica con recupero di calore ricambia l’aria all’interno degli ambienti e, attraverso una batteria installata sulla mandata del sistema aeraulico, consente un’ottimale deumidificazione estiva. La villa ha così raggiunto la classe energetica nazionale A4 ed è un reale edificio NZEB (Edificio a Energia Quasi Zero), ottenendo la certificazione CasaClima classe A, ovvero, le case con un consumo di calore inferiore ai 30 KiloWattora per metro quadro l’anno. Sono anche dette "case da 3 litri", perché richiedono solamente 3 litri di gasolio o 3 m³ di gas per metro quadro l’anno.

 

 

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Autore

Simone Valeri

Simone Valeri

Laureato presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" in Scienze Ambientali prima, e in Ecobiologia poi. Divulgare, informare e sensibilizzare per infondere consapevolezza ecologica: fermamente convinto che sia il modo migliore per intraprendere la via della sostenibilità. Per questo, e soprattutto per passione, inizia a collaborare con diverse testate giornalistiche del settore ambientale e si dedica alla realizzazione di video-report per raccontare piccole realtà virtuose dedite all'agricoltura sostenibile in Italia. 
 
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