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Trasformare scarpe da ginnastica usate in arredi per parchi gioco

È il nuovo progetto educativo per la promozione dell’economia circolare in Emilia Romagna

I nostri armadi sono pieni di abiti usati, scarpe usurate e mille oggetti inutilizzati a cui siamo legati e che non butteremmo mai, spesso però siamo costretti a farlo. C’è però un aspetto da non sottovalutare, ossia: riciclare e far rivivere loro una seconda vita che, perché no? Rispetti l’ambiente.

In Emilia Romagna è stata avviata una nuova iniziativa dalla Regione in collaborazione con l’Agenzia della protezione ambientale locale ARPAE e la rete dei Centri di educazioni alla sostenibilità (Ceas), l’obiettivo trasformare le scarpe da ginnastica in arredi per i parchi gioco. Si chiama “Le tue scarpe al Centro!” e consiste in un progetto educativo e dimostrativo per la promozione dell’economia circolare coinvolgendo i Comuni, gestori dei servizi rifiuti e cittadini.

Due le fasi del progetto: si inizierà nell'inverno del 2018 con la realizzazione di materiali informativi per sensibilizzare i bambini nelle scuole, le società sportive, i quartieri con l’obiettivo di inculcare l’importanza di una buona gestione dei rifiuti e dell’utilità del riciclo; In primavera si svolgeranno una serie di eventi nelle città in cui verranno coinvolti ragazzi, cittadini e sportivi nei quali porteranno le loro calzature usurate. Le scarpe da ginnastica usate verranno raccolte  dai gestori che le tratteranno per produrre un granulato di morbida gomma.

Il progetto “Le tue scarpe al Centro!” prevede, tra le primissime attività che verranno svolte, la produzione di tappetini dai granulati delle scarpe che saranno donati ai Comuni del Centro Italia devastati dal sisma dello scorso anno. Il progetto vede la collaborazione di 50 Comuni e dei gestori dei rifiuti dei rispettivi territori, nasce nell'ambito del Forum permanente dell’economia circolare attivato con la legge Regionale 16/2005 e del Programma educazione alla sostenibilità 2017/19, con questa iniziativa la Regione Emilia Romagna partecipa alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, evento che quest’anno ha scelto ‘la seconda vita degli oggetti’ come tema portante. L’economia circolare per funzionare ha bisogno di un sistema integrato di azioni normative e di politiche industriali, di pianificazione e programmazione, di comunicazione e partecipazione attiva di tutti gli stakeholder, parteciperanno attivamente, inoltre, i Centri di Riuso, dove è possibile consegnare ciò che butteremmo allungando così il ciclo di vita degli oggetti, producendo vantaggi per l’economia e l’ambiente. In Emilia Romagna ne sono stati aperti 28, e altri 12 sono stati finanziati di recente attraverso il fondo incentivante previsto dalla legge regionale sulla circular economy. Nel parmense si trovano a Parma e a Colorno; nel reggiano a Campagnola Emilia, Fabbrico, Novellara, Reggio Emilia, Reggiolo, Rolo, Rubiera e due a Scandiano; nel modenese a Bastiglia, Campogalliano, Castelnuovo Rangone, due a Modena, Nonantola, Novi Pievepelago, Ravarino, San Cesario sul Panaro/Castelfranco Emilia, Soliera, Spilamberto; nel bolognese a Bologna, Ozzano dell’Emilia e Sant’Agata; nel ravennate a Faenza e uno a Forlimpopoli nella provincia Forlì-Cesena. I nuovi sorgeranno a Cento (Fe), a Piacenza, nell’Unione bassa Est parmense (Pr), a Formigine (Mo), Granarolo Emilia (Bo), Bagnolo in piano (Re), Sissa Trecasali (Pr), Loiano (Bo), Polesine Zibello (Pr), Boretto (Re), Reggiolo (Re), e Reggio Emilia.  L’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo dichiara: "Perché la nostra economia diventi sempre più circolare, e quindi si prolunghi il ciclo di vita dei beni riducendo il consumo delle materie prime, serve un sistema integrato di azioni normative e di politiche industriali, di pianificazione e programmazione, ma anche di comunicazione e partecipazione attiva di tutti i portatori di interesse e dei cittadini. Le attività candidate alla Settimana europea dei rifiuti mettono in luce il contributo che ciascuno può dare, anche attraverso semplici azioni quotidiane, per costruire un futuro più green a vantaggio delle nuove generazioni”.

Autore

Eleonora Moscara

Eleonora Moscara

Freelance leccese. Inizia a lavorare come giornalista nel 2008 nella redazione tg di un'emittente televisiva locale. Fino ad oggi ha collaborato con diverse testate: dalla carta stampata al web e uffici stampa di vario genere. Si occupa prevalentemente di ambiente e cultura. Scrive sul Nuovo Quotidiano di Puglia e sulla rivista Salento Review. Per Tekneco coordina la redazione web e si occupa della gestione del social media management.

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