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Si apre il Festival dello Sviluppo Sostenibile

Dal 21 maggio al 6 giugno 1000 eventi animeranno il dibattito sulla sostenibilità nel Paese. Conte annuncia “Benessere Italia”, Giovannini: “costi terribili se non agevoliamo la transizione”.

Torna la manifestazione che punta a diffondere la cultura sostenibile in tutta Italia attraverso il coinvolgimento che racchiude la società civile, il mondo accademico, quello delle imprese e le organizzazioni sul territorio. Dal 21 maggio al 6 giugno si tiene lungo tutto lo Stivale la terza edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile che batte il record dei 700 eventi registrati lo scorso anno.
Sono infatti più di 1000 le iniziative che mirano a sensibilizzare l’opinione pubblica sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, documento firmato nel settembre del 2015 da 193 Paesi più l’Italia, che in 169 target prova a rendere il mondo un posto migliore entro il 2030. Si va dalla lotta alla fame alla riduzione delle disuguaglianze, dal contrasto al cambiamento climatico alla perdita di biodiversità, fino a toccare i temi dell’energia, dell’inclusione economica e sociale, della cooperazione e della parità di genere.

Durante l’evento di apertura del 21 maggio “Per un’Europa campionessa mondiale di sviluppo sostenibile”, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, sono diverse le considerazioni e le proposte avanzate dall’ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, promotrice del Festival.
Alla conferenza ha partecipato anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha dichiarato di voler istituire una cabina di regia presso Palazzo Chigi orientata alla tutela del benessere degli italiani. “Per il Governo, l’obiettivo prioritario è incrementare il benessere delle generazioni attuali, preservando tuttavia quanto più possibile quello delle generazioni future – ha dichiarato il Premier -. Proprio per studiare e approfondire questi fenomeni e quindi illuminare la strada dei decisori politici, ho approntato in questi giorni un decreto volto a istituire una Cabina di regia apposita, a Palazzo Chigi, presso la Presidenza del Consiglio, che ho chiamato Benessere Italia, allo scopo di coordinare le politiche di tutti i ministeri nel segno del benessere dei cittadini”.

Nel suo intervento, invece, il Portavoce dell’ASviS Enrico Giovannini, ha ricordato come l’Europa non può ancora essere definito un continente “sostenibile”. Persistono le differenza tra Stati membri e all’interno degli stessi Stati. Il tasso di disoccupazione, ad esempio, è ancora troppo alto, soprattutto nelle regioni del Sud e, sebbene in maniera più contenuta rispetto agli Stati Uniti, anche l’Unione ha visto crescere le disuguaglianze e l’accentramento del potere economico nelle mani di pochi. E poi, oltre alla componente economica e sociale, c’è quella ambientale. L’Europa non tutela ancora in maniera efficace i propri ecosistemi e, se non dovessimo mettere un serio freno alle emissioni gas serra e alla perdita di biodiversità “i costi che subiremo saranno terribili”.
Infine, ha ricordato Giovannini, “le nuove generazioni vogliono far sentire la propria voce – ne è un esempio il secondo sciopero globale studentesco per il clima dello scorso 24 maggio – ma a loro si contrappone una paura terribile verso il cambiamento: molti adulti non sono disposti a mettere in campo e pagare le politiche di adattamento”.
Vedremo se la formazione del nuovo Parlamento europeo sarà in grado di dare risposte su questi temi.

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Autore

Ivan Manzo

Ivan Manzo

Laureato in Economia dell'Ambiente e dello Sviluppo e giornalista per Giornalisti nell’Erba. Houston, we have a problem: #climatechange! La sfida è massimizzare il benessere collettivo attraverso la via della sostenibilità in modo da garantire pari benefici tra generazioni presenti e future. Credo che la buona informazione sia la chiave in grado di aprire la porta del cambiamento. Passioni: molte, forse troppe.

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