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20 maggio Giornata Internazionale delle Api

Gli studi della Fao confermano che api e altri impollinatori contribuiscono alla sicurezza alimentare e sono fondamentali indici di biodiversità
  • Foto di PollyDot da Pixabay

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Tutti dipendiamo dalla sopravvivenza delle api e degli altri insetti impollinatori, e la vita degli impollinatori dipende dalla conservazione degli ecosistemi naturali, a partire da quell’organismo complesso di specie vegetali che sono i boschi.

È con questa consapevolezza che in occasione della Giornata Internazionale delle Api, che si tiene in tutto il mondo il 20 maggio, FSC Italia – l’organizzazione no profit che promuove la gestione responsabile delle foreste – e Conapi-Mielizia – il Consorzio Nazionale Apicoltori – condividono un messaggio comune, consapevoli del forte legame fra foreste gestite in modo sostenibile e la conservazione degli insetti che permettono l’impollinazione, e quindi anche la produzione di cibo e la preservazione della biodiversità in natura.

Gli studi della Fao (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) confermano infatti che 71 delle circa 100 specie di colture che forniscono il 90% del cibo nel mondo sono impollinate dalle api e dagli altri insetti. Si calcola inoltre che a livello mondiale tali organismi siano responsabili dell’impollinazione di più del 75% di tutte le colture e di oltre il 90% delle piante selvatiche. “Api e altri impollinatori non solo, quindi, contribuiscono direttamente alla sicurezza alimentare, ma sono fondamentali indici di biodiversità” spiega Nicoletta Maffini, direttore generale di Conapi-Mielizia, la maggiore impresa cooperativa fra apicoltori in Italia e tra le più importanti a livello europeo con le sue 315 aziende individuali o collettive, con oltre 110 mila alveari in tutta Italia, che conferiscono da duemila a tremila tonnellate di miele ogni anno.

“Gli apicoltori e gli operatori che tutelano il patrimonio forestale – spiega Diego Florian, direttore di FSC Italia, l’iniziativa nazionale della Ong che in tutto il mondo promuove la certificazione di gestione forestale responsabile e di filiera dei prodotti forestali – ognuno per la propria competenza, sono direttamente interessati a preservare gli ecosistemi naturali. Da questo nasce la necessità di sviluppare piani e azioni  comuni per la conservazione, il ripristino e la valorizzazione di queste aree”.
“Le api inoltre – aggiunge Florian - sono un’eccellente sentinella ambientale, un vero e proprio sensore viaggiante per diverse sostanze contaminanti presenti non solo nell’aria ma anche nell’acqua e nel suolo. Le buone pratiche forestali possono avere un impatto davvero importante sull’apicoltura e il benessere degli insetti, proprio grazie ai servizi naturali che i boschi offrono: come la preservazione della biodiversità, il mantenimento di condizioni ottimali per il ciclo dell’acqua e la cattura dell’anidride carbonica e degli inquinanti”.

“Le api e gli apicoltori stanno vivendo anni estremamente difficili, fra raccolti deludenti e fortemente condizionati dalla crisi climatica e da morie provocate dall’uso di sostanze tossiche. Basti pensare – aggiunge Maffini - che i nostri apicoltori nel 2021 hanno visto calare i raccolti del 50% rispetto al decennio 2000/2010. Le minacce principali sono costituite dalle attività umane che modificano gli habitat,  dall’uso sconsiderato di pesticidi, dal consumo di suolo, dall’impoverimento dei paesaggi, dall’inquinamento, dai cambiamenti climatici e dalla diffusione di parassiti e malattie veicolate dall’introduzione di nuove specie aliene invasive. Oggi più che mai i nostri soci hanno una grande necessità di aree ad alto valore naturale per i loro alveari; per questo avere sempre più boschi gestiti secondo criteri di sostenibilità è fondamentale. Proprio per aumentare la conoscenza e la sensibilizzazione su questi temi, oltre a numerose altre iniziative, abbiamo lanciato in questi giorni una box Mielizia in legno certificato FSC che si trasforma in un bee hotel per consentire alle persone di dare ospitalità alle api solitarie”.