Analisi sperimentale dell'efficacia di termoventilatori personali: dal risparmio negli Open Space alle implicazioni per l’ambiente domestico
INTRODUZIONE
L'evoluzione della progettazione termotecnica si è storicamente focalizzata sull'efficienza dei sistemi centralizzati e sull'ottimizzazione dell'involucro edilizio. Nonostante i progressi ottenuti, la gestione del comfort termico negli ambienti ad elevata complessità e a occupazione variabile, come gli open space contemporanei, permane una sfida aperta. Il mantenimento del set point impostato si scontra infatti con l'eterogeneità delle esigenze individuali e con la necessità di climatizzare volumi d'aria ampi e non sempre pienamente occupati.
L’uso di un termoventilatore personale ad integrazione del sistema centralizzato può rappresentare un’opportunità in tal senso, poiché consente di adattare le condizioni ambientali di prossimità alle proprie esigenze individuali. Ciò è vero solo se la progettazione del termoventilatore ha posto la persona al centro. Ci si riferisce quindi a un prodotto la cui selezione dei componenti è basata sull’effetto che essi generano in termini di campo di velocità e temperatura e, quindi, sul benessere termico indotto sulla persona.
Ne abbiamo già parlato in un precedente articolo pubblicato su Tekneco (Un nuovo approccio nella progettazione termotecnica: il termoventilatore da scrivania).
(Per leggere l'articolo completo clicca qui)

