Ogni anno riemergono puntualmente gli atavici problemi degli edifici scolastici: strutture vetuste, aule da riqualificare, necessità di interventi di adeguamento sismico… quest’anno si sono aggiunti anche i problemi legati alla sicurezza anti-Covid, ma questo è evidentemente un altro capitolo… In Toscana però, nella frazione di Fornacette, in provincia di Pisa, quando a settembre la scuola media S. Quasimodo ha aperto i battenti, gli alunni sono stati accolti in una struttura interamente rinnovata. Inaugurata a luglio in presenza del Sindaco del Comune di Calcinaia Cristiano Alderigi, del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani e dell’Assessore all’ambiente della Toscana Federica Fratoni, la scuola rappresenta infatti una piccola eccellenza e un modello di buon utilizzo dei fondi pubblici. L’intervento di riqualificazione è infatti stato possibile anche grazie ai finanziamenti che il Comune di Calcinaia ha ottenuto dalla Regione Toscana nell’ambito del POR/FESR 2014/2020 e ai fondi del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) individuato dallo stato per perseguire obbiettivi di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica. Con queste risorse è stato affrontato un intervento di riqualificazione energetica della scuola, che si è poi risolto in una ristrutturazione integrale.
Il primo step: ridurre le dispersioni
Il progetto, firmato dagli architetti Paolo Boschi, David Turini e Serena Paloschi, si è posto l’obiettivo di rendere più efficiente la struttura, per contenere i consumi e i costi eccessivi di gestione della scuola. Un’accurata analisi della situazione preesistente aveva messo in evidenza un inutile eccesso di dispersioni termiche (superiori a 180 kW) principalmente dovute alle superfici finestrate, al solaio verso la soffitta, al basamento, ai ponti termici e alle pareti esterne.
Prima ancora di procedere con la sostituzione della centrale termica, si è pertanto deciso di intervenire in facciata con l’applicazione di un sistema di isolamento termico a cappotto e facciate ventilate e con la sostituzione dei serramenti con telaio termico e vetro doppio basso emissivo selettivo con intercapedine argon. Sono stati previsti anche frangisole in alluminio orientabili sulle finestre esposte a sud e nella parte antistante sono state applicate nuove vetrate, mentre la copertura è stata isolata con pannelli sandwich.
L’intervento core: la riqualificazione dell’impianto
La centrale termica preesistente, una caldaia tradizionale con una potenza termica nominale di 200 kW, un rendimento istantaneo di 91.9% ed un rendimento medio stagionale stimato inferiore a 85%, era decisamente vetusta ed energivora. Erano inoltre in uso termosifoni in ghisa senza valvole termostatiche, privi di sistema di regolazione dei singoli ambienti. L’impianto è stato smantellato e sostituito con una caldaia a gas a condensazione ad alta efficienza Hoval UltraGas®, (125) che presenta una potenza termica nominale di (80/60 °C) di 114 kW, un rendimento istantaneo pari a 98.3% ed un rendimento medio stagionale di 107,2% (secondo DIN 4702/8). Sono stati inoltre installati un sistema di emissione con termosifoni in ghisa con valvole termostatiche e una centralina a onde radio multizona che gestisce la temperatura dei singoli ambienti mediante la regolazione delle valvole termostatiche.
Massimi livelli di efficienza con Hoval UltraGas®
“Abbiamo scelto questa soluzione Hoval – chiarisce l’architetto Paolo Boschi – per le sue caratteristiche tecniche e perché, grazie anche al grande contenuto d’acqua, garantisce performance migliori”. E’ proprio l’elevato contenuto d’acqua che funge da termo-accumulatore e consente di raggiungere i valori di portata e la temperatura di ritorno corretti. In questo modo UltraGas® offre infatti il massimo grado di potenza e di rendimento. L'elevata efficienza della nuova caldaia UltraGas® si deve anche alla tecnologia all’avanguardia del bruciatore e al design del suo scambiatore di calore. Il bruciatore modulante di gas premiscelato garantisce un’efficienza elevata e una ridotta quantità di emissioni nocive per l’intera gamma di potenza. L’unità di premiscelazione con ventilatore genera una miscela di gas e aria omogenea, che brucia quindi in modo ottimale. La quantità della miscela viene adattata continuamente al fabbisogno di calore tramite la velocità del ventilatore. Il bruciatore a maglia Ultraclean® brucia la miscela di gas e aria nel range ottimale, riducendo al minimo le emissioni nocive, in modo silenzioso e pressoché senza fiamma.
Come tutti i sistemi Hoval, anche UltraGas® è un impianto digitalizzato: il sistema di regolazione intelligente Hoval Digital TopTronic® E, monitora e gestisce i dati di potenza con la massima praticità e regola automaticamente il funzionamento dell'impianto in base alle reali necessità e all'andamento delle condizioni meteorologiche esterne. Si ottiene così una maggior semplicità degli impianti idraulici, un minore consumo di energia e un numero ridotto di accensioni e spegnimenti.
Da classe E a classe B
La prima “pagella” dell’intervento mostra risultati ottimi: i consumi si sono più che dimezzati e rispetto alla situazione preesistente la scuola non solo è più economica, ma anche più ecologica: si consumano infatti 42,58 t in meno di CO2. “L’intervento di riqualificazione di questa scuola – conclude Boschi - mostra la validità del sistema edificio-impianto: intervenendo sia sull’involucro che sulla parte impiantistica e adottando tecnologie evolute come il sistema di regolazione Hoval Digital con la possibilità di adeguamento alle condizioni meteo e il controllo da remoto, ne risulta ottimizzata l’efficienza dell’edificio. Qui si è rivelata molto utile anche l’installazione del sistema di ventilazione meccanica controllata Hoval in tutte le aule, che garantisce un maggior ricambio d’aria e quindi anche più sicurezza in tempi di Covid”.