Comunità energetiche: Piemonte al via

È in dirittura d'arrivo la legge regionale sulle comunità energetiche del Piemonte

Il Piemonte si adegua, in anticipo, all'Europa. Mentre Bruxelles s'appresta a dare il via finale al cosiddetto "winter package" che contiene tutte le nuove direttive in materia d'energia, nelle quali c'è una corposa parte dedicata alle comunità energetiche, il Piemonte sarà, con ogni probabilità, la prima Regione italiana a dotarsi per legge delle comunità energetiche. Lo prevede la proposta di legge approvata all'unanimità dalla terza Commissione della Regione Piemonte. La nuova norma, che prevede un primo stanziamento di 50 mila euro sul biennio 2018-2019, permetterà a comunità di persone, enti e imprese di scambiare tra loro l'energia prodotta con fonti alternative. L'idea alla base è quella della cooperativa di produzione e consumo di energia, per ottenere elettricità e calore da fonti rinnovabili disponibili a livello locale e forme di efficientamento e riduzione dei consumi energetici. «Possiamo rivendicare di essere stati i primi in Italia a dotarsi di uno strumento cosi all'avanguardia. - ha detto Alfredo Monaco, di Scelta Civica per Chiamparino e primo firmatario della legge - E per ciò devo ringraziare tutti i gruppi che, in modo trasversale, hanno sottoscritto il testo. Speriamo di riuscire a dare gambe a questa legge prevedendo per il futuro risorse adeguate a sostenerla. Ora spetta alle istituzioni promuoverla in modo efficace e ai piemontesi spetterà il compito di comprenderla e metterla in atto».

È altrettanto soddisfatto il presidente della Commissione Attività produttive Raffaele Gallo del Partito Democratico che afferma: »Sono particolarmente contento perchè si tratta dell'ennesima legge che la Commissione approva all'unanimità. Una norma innovativa che porterà non solo rinnovamento in campo energetico ma mi auguro anche nuove professionalità e posti di lavoro. E'una legge efficace e di grande valore perché traccia una prospettiva su cui il Piemonte sta tentando di essere in prima linea, con l'obiettivo di sviluppare livelli di approvvigionamento energetico intelligente e ottenere vantaggi in termini di costi energetici, sostenibilità ambientale e sicurezza».

Interessante il fatto che nella definizione delle comunità energetiche, in quanto produttrici di energia, queste mantengono la loro qualifica se annualmente la quota dell'energia prodotta destinata all'autoconsumo da parte dei membri è non minore del 70% del totale. Una definizione che se da un lato consente la salvaguardia del "patrimonio" legato all'autoconsumo, dall'altro rappresenta un limite non indifferente in termini di sistema energetico. La cessione d'energia alla rete, infatti, ha dei risvolti spesso positivi e un simile limite potrebbe essere troppo elevato.

Autore

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris

Sergio Ferraris, nato a Vercelli nel 1960 è giornalista professionista e scrive di scienza, tecnologia, energia e ambiente. È direttore della rivista QualEnergia, del portale QualEnergia.it e rubrichista del mensile di Legambiente La Nuova Ecologia. Ha curato oltre cinquanta documentari, per il canale di Rai Educational Explora la Tv delle scienze. Collabora con svariate testate sia specializzate, sia generaliste. Recentemente ha riscoperto la propria passione per la motocicletta ed è divenatato felice possessore di una Moto Guzzi Le Mans III del 1983. Il sito web di Sergio Ferraris, giornalista scientifico. 

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