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Appello al ministro Cingolani per lo sviluppo dell'economia circolare

La lettera aperta è a firma di Margherita Bologna, giornalista scientifica che afferma la necessità di sviluppare il mercato del riciclo delle plastiche miste di scarto

«Le tecnologie per riciclare le plastiche miste di scarto, checché ne dicano i negazionisti fautori dell’incenerimento, ci sono. Va solo sviluppato il mercato. Per far decollare il settore creando un mercato diffuso gli operatori del settore» ne è certa la dottoressa Margherita Bologna, ex giornalista scientifica e autrice della proposta "Riciclo Totale" che ha scritto di suo pugno una lettera aperta al ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, nella quale espone una proposta per evitare la definitiva formulazione da parte del MITE di un Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti che, nella bozza pubblicata, destina il trattamento dei rifiuti indifferenziati agli inceneritori, per ridurre al 10% entro il 2035 i rifiuti inviati in discarica, come richiesto dall'Europa.  

Al contrario la proposta formulata dalla dottoressa Bologna, si avvale di "tecnologie disponibili al fine di attuare il passaggio da un'economia lineare a circolare perché trasformerebbe gli scarti dei rifiuti urbani in nuovi prodotti. Inoltre consentirebbe di evitare la costruzione di impianti come gli inceneritori e di ridurre drasticamente le discariche, perché il processo di trasformazione degli scarti si realizzerebbe in distretti del riciclo operativi all'interno del bacino di ciascuna regione. Di conseguenza si eviterebbero costosi e inquinanti trasporti dei rifiuti da un capo all'altro dell'Italia".

Di seguito il testo della lettera: 

Al Ministro Della Tranzione Ecologica Roberto Cingolani, Al Capo Segreteria Tecnica Roberto Tomellini,

in data odierna, nel corso del Convegno promosso dal CEN a Roma, ho ascoltato in diretta streaming il Capo Dipartimento DiSS ing. Laura D'Aprile affermare che non sono state trovate soluzioni per i rifiuti indifferenziati inviati negli impianti di trattamento meccnico -biologico (tmb) esistenti e che pertanto  tali materiali vanno all'incenerimento. Rispondendo all'avviso di consultazione del MITE, nel termine stabilito (martedì 30 novembre 2021 21:38) ho inviato  il mio contributo con la relativa documentazione che allego anche alla presente, ottenendo un riscontro di ricevimento dopo averlo richiesto. Successivamente il 15 marzo scorso ho inviato la stessa documentazione al nuovo Direttore EC_DiSS,Silvia Grandi, alla quale ho richiesto un appuntamento  via web considerato il fatto che, al momento, posso muovermi solo con le stampelle. Nel merito: 1) Al giorno d'oggi per i rifiuti indifferenziati inviati negli impianti tmb esistono vari tipi di separatori che dividono efficacemente le plastiche dall'organico. Al dott. Sergio Cristofanelli con cui dialogavo  riguardo alla mia bozza di proposta di legge"RICICLO TOTALE" ho rimarcato il fatto che molta parte di codesto Ministero potrebbe non conoscere tali tecnologie ma sicuramente una buona parte degli operatori del settore le conosce e le utilizza. Le più efficienti di queste macchine separatrici che operano una selezione secco-umido al 98%, sono mostrate nella presentazione in Power Point allegata alla presente. E' sufficiente aggiungere nel Piano Nazionale di Gestione dei Rifiuti l'obbligo di addizionare una di queste macchine ai tmb esistenti che la soluzione è presto data. Ecco come: 2) innanzitutto la ricerca condotta sul campo dalla sottoscritta interrogando le aziende in merito alle tecnologie per riciclare le plastiche miste di scarto (plasmix) provenienti dai tmb o rimanenti dalla selezione delle plastiche raccolte in modo differenziato, dimostra che le plastiche poliaccoppiate e quelle miste di scarto sono riciclabili in nuovi prodotti. Vedi allegato tecnico spedito il 12 aprile 2019 al ministro dell'Ambiente Sergio Costa, al sottosegretario Ambiente Vannia Gava, al Direttore Generale Ambiente Mariano Grillo, al Presidente Corepla Sergio Ciotti e al presidente Conai Giorgio Quagliolo. Degli ultimi tre destinatari conservo la ricevuta di ritorno. 3) Ad ulteriore garanzia della totale riciclabilità dei rifiuti indifferenziati trattati nei tmb ho allegato  un altro documento illustrativo di un'ulteriore tecnologia che attraverso un processo di pirolisi basato sulle microonde trasforma materiali vari tra i quali l'organico  e le plastiche miste di scarto (plasmix) in un bioolio da addizionare ai carburanti in sostituzione dell'olio di palma. Nella presentazione in Power Point e nelle slide allegate alla bozza di proposta di legge "Riciclo Totale" inviate con la presente, è spiegato il processo che mostra come i rifiuti inviati in discarica si approssimano allo zero. Ciò potrebbe realizzarsi in breve tempo (due-tre anni) e non nel 2035! Ma la soluzione che propongo, se si vuole rispettare la gerarchia che regola la gestione dei rifiuti, elimina i CSS per dare priorità al recupero di materia e rende superflui gli inceneritori oltre a ridurre drasticamente il contenuto delle discariche. Però, le tecnologie proposte (che non hanno bisogno di incentivi perché si autosostengono) permettono di sviluppare l'economia circolare di cui tanto si parla! Vogliamo poi confrontare la CO2 emessa dagli inceneritori con quella non prodotta dall'impianto di pirolisi basato sulle microonde che non produce emissioni ? Ora La scelta spetta a Lei signor Ministro. Resto in attesa di essere convocata e ricevuta di persona per dare, se necessario, ulteriori informazioni e riferimenti in merito.

Premesso che - l’aggiornamento della “Strategia nazionale per l’economia circolare” è stato inserito tra le riforme a supporto degli investimenti della Missione 2, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;  - che a pag 30 del documento "Strategia nazionale per l’economia circolare”  si afferma che " secondo una analisi condotta da ISPRA, in collaborazione con Plastic Europe e Corepla una consistente parte dei rifiuti in plastica si disperde nella frazione mista dei rifiuti urbani. Tale quota è stata stimata da ISPRA sulla base delle analisi merceologiche effettuate sul rifiuto urbano indifferenziato in ingresso agli impianti di trattamento meccanico biologico (TMB), di discarica e di incenerimento. In particolare, tali analisi hanno evidenziato mediamente la presenza di circa il 15% di frazioni plastiche nel rifiuto urbano indifferenziato e che “per questi rifiuti occorre creare un nuovo circuito di valorizzazione che possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio fissati per i rifiuti urbani dal pacchetto economia circolare.  Si rende quindi necessario sviluppare, all’interno della strategia nazionale sull’economia circolare, un focus specifico sulle plastiche che consenta di: - fornire un inquadramento del contesto europeo e nazionale (in termini di produzione, utilizzo, gestione dei rifiuti, filiere produttive, quadro normativo di riferimento); - definire obiettivi strategici (innovazione di processo ed ecodesign, strumenti di prevenzione della produzione dei rifiuti, sviluppo della raccolta, calcolo degli obiettivi di riciclo); - approfondire le tecnologie di riciclo delle plastiche (riciclo meccanico, riciclo chimico, compostaggio/bioplastiche)" - Con la presente invio il mio CONTRIBUTO PER IL RICICLO DELLE PLASTICHE MISTE DI SCARTO E DEI RIFIUTI INDIFFERENZIATI TRATTATI NEGLI IMPIANTI TMB , mediante tecnologie innovative ricercate e assemblate nella mia proposta denominata RICICLO TOTALE