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Energia verde dagli scarti dell'industria olearia

Nuova intesa tra Distretto Nuova Energia e Associazione dei frantoiani di Puglia

Ricavare energia verde a km 0 dalle biomasse residuali della filiera olivicola-olearia. È questo l’oggetto dell’accordo di collaborazione siglato tra il Distretto Produttivo Pugliese delle Energie Rinnovabili “La Nuova Energia” e l’Associazione dei Frantoiani di Puglia (AFP), punto di riferimento regionale della filiera olivicola.

Nell’ottica dell’economia circolare, in cui tutto si recupera e torna a nuova vita, questo accordo rappresenta un’opportunità per dare nuovo valore al comparto dell’extra vergine di oliva.

«Nel settore oleario - commenta il Presidente del Distretto, Beppe Bratta – la destinazione energetica dei sottoprodotti oleari, soprattutto se accompagnata da tecnologie innovative che ottimizzano le rese di estrazione e migliorano la qualità dell’olio, può rappresentare un effettivo aumento di valore per tutta la filiera, grazie al loro utilizzo negli impianti di biogas e biometano».

L’intesa mira a potenziare le opportunità dei reciproci interessi e valorizzare nuovi e competitivi modelli di business dei sottoprodotti dell’industria di produzione dell’extra vergine e prevede inoltre, l’adesione e il coinvolgimento operativo dell’Associazione Frantoiani Puglia al Distretto Regionale.

«Questa collaborazione rappresenta per noi una grande opportunità, ha dichiarato Stefano Caroli, Presidente dell’Associazione dei Frantoiani di Puglia. Il supporto tecnologico e scientifico per il recupero e la valorizzazione degli scarti che attraverso questa intesa giungerà ai frantoi di Puglia sarà l’occasione per dare un’impronta più sostenibile alla nostra attività».  

«L’accordo tra Distretto e AFP – conclude Bratta - consente alla filiera energetica di divenire un naturale completamento della filiera agroalimentare ed offrire interessanti opportunità di sviluppo, permettendo di concretizzare quell’economia circolare e virtuosa a cui tanto aspiriamo e rendere sempre più green e sostenibile la nostra Puglia».