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PNRR, 1 mld di euro per sostenere il fotovoltaico

Il decreto sostiene “lo sviluppo in Italia dei settori produttivi connessi alle tecnologie per la generazione di energia da fonti rinnovabili, con particolare riferimento a moduli fotovoltaici

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (n. 63 del 16 marzo) il decreto del ministero dello Sviluppo economico relativo all’ “Attuazione dell'Investimento 5.1 «Rinnovabili e batterie» del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) attraverso lo strumento agevolativo dei contratti di sviluppo”. Con uno o più decreti del direttore generale per gli incentivi alle imprese saranno fissate le date di apertura e chiusura degli sportelli agevolativi. 

Il decreto mette a disposizione un miliardo di euro con l’obiettivo di facilitare e sostenere “lo sviluppo in Italia dei settori produttivi connessi alle tecnologie per la generazione di energia da fonti rinnovabili, con particolare riferimento a moduli fotovoltaici (PV – PhotoVoltaics) innovativi e aerogeneratori di nuova generazione e taglia medio-grande, e per l’accumulo elettrochimico “. Il decreto finanziato dall’Unione europea, nell’ambito del NextGenerationEU, vede il 40% dell’investimento complessivo, destinato a finanziare progetti nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. E 3 ulteriori investimenti:

  1. sub-investimento 5.1.1 «Tecnologia PV», con una dotazione di 400.000.000;
  2. sub-investimento 5.1.2 «Industria eolica», con una dotazione di 100.000.000;
  3. sub-investimento 5.1.3 «Settore batterie», con una dotazione di 500.000.000

Modalità attuative e requisiti di accesso

L'Investimento 5.1 «Rinnovabili e batterie» del PNRR è attuato tramite il ricorso allo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo. Con uno o più decreti del direttore generale per gli incentivi alle imprese saranno fissate le date di apertura e chiusura degli sportelli agevolativi dedicati alle domande di Contratto di sviluppo. Gli sportelli saranno aperti:

a) a nuove domande di Contratto di sviluppo;

b) a domande di Contratto di sviluppo già presentate al Soggetto gestore il cui iter agevolativo risulti, alla data dell’istanza precedentemente presentata, sospeso per carenza di risorse finanziarie.

Le istanze devono avere come oggetto programmi di sviluppo che non risultino avviati prima del 1° febbraio 2020 e devono contenere gli elementi necessari a consentire al Soggetto gestore l'accertamento del possesso di tutti i requisiti previsti dal decreto.