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Approvato Red II sulle rinnovabili, Cib: "Poste le basi per lo sviluppo del biometano agricolo"

La direttiva Red II stabilisce che entro il 2030, a livello europeo, le energie rinnovabili dovranno incidere per almeno il 32% sul consumo finale lordo di energia

Nella seduta dello scorso 4 novembre il Consiglio dei ministri ha approvato in esame definitivo il decreto legislativo che recepisce la direttiva europea 2018/2001 “Red II” sulle rinnovabili, che ora dovrebbe essere firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Si tratta di ben "diciotto decreti legislativi di attuazione di norme europee già esaminati in via preliminare" e tra questi provvedimenti rientra lo schema di decreto di recepimento della Direttiva Europea sulle energie rinnovabili (RED2). Il testo contiene importanti indicazioni per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia. In particolare vengono definiti gli interventi in materia di energia elettrica da biogas e di produzione di biometano.

La direttiva stabilisce che entro il 2030, a livello europeo, le energie rinnovabili dovranno incidere per almeno il 32% sul consumo finale lordo di energia; l’Italia contribuirà all’obiettivo comunitario da una posizione di retroguardia, fermandosi ovvero al 30%. Per raggiungere il traguardo ci sarà comunque da lavorare, dato che il nostro Paese è fermo al 18% circa, a fronte del 19,7% raggiunto dall’Ue nel suo complesso nel 2019.

Il CIB-Consorzio Italiano Biogas esprime soddisfazione: 

“Questo provvedimento è un primo passo determinante per il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello europeo e nazionale e dei target previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nonché di fondamentale importanza per dare avvio agli investimenti che dovranno essere effettuati in un arco temporale molto ristretto - dichiara Piero Gattoni, Presidente del CIB-Consorzio Italiano Biogas – . Il progetto biometano rappresenta una grande opportunità per il sistema Paese, perché fornisce uno strumento per rendere più efficace e sostenibile il percorso di transizione ecologica del settore agro industriale e dei settori industriali con consumi termici di difficile elettrificazione, che rappresentano delle eccellenze del nostro “Made in Italy”.

A seguito di questa approvazione, la disciplina di attuazione del PNRR dovrà essere completata da un decreto del Ministro della Transizione Ecologica, che dovrà essere notificato a Bruxelles in tempi molto rapidi per poter rispettare le tempistiche previste dal piano stesso.

“Auspichiamo un ampio coinvolgimento di tutte le parti interessate nel processo di definizione delle disposizioni attuative - conclude Gattoni per limitare ogni eventuale ostacolo alla realizzazione degli investimenti previsti dal PNRR”.

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