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Superbonus 110%, via libera agli impianti a biomassa

L’agenzia delle entrate conferma la possibilità di usufruire della detrazione per sostituire caldaie esistenti con moderni impianti a biomasse, ma solo in abbinamento ad un intervento “trainante”

Anche l’intervento di sostituzione di vecchie caldaie con moderne caldaie a biomassa può usufruire del superbonus 110% (l’agevolazione fiscale che consente di detrarre le spese per lavori di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico) purché ciò avvenga in abbinamento ad un intervento “trainante”, ad esempio l’isolamento termico dell’edificio.

A chiudere una questione che si trascinava da tempo, su cui AIEL (Associazione italiana energie agroforestali) nei mesi scorsi aveva più volte richiamato l’attenzione, è stata la risposta dell’Agenzia delle Entrate all’interpello presentato dal rappresentante di un condominio nella zona di Cortina d’Ampezzo.

Il condominio intendeva infatti avvalersi della detrazione per effettuare la posa di isolamenti esterni sul tetto e sulle pareti dell'involucro esterno (coibentazione), tale da superare il 25% della superficie disperdente lorda, assicurando così l’esecuzione di un intervento "trainante". A questo intervento si voleva abbinare la sostituzione di una caldaia a gasolio esistente con un impianto centralizzato a pellet che rispettasse i requisiti prestazionali previsti per l’accesso al superbonus, sfruttando anche la possibilità di utilizzare un biocombustibile rinnovabile.

L’Agenzia delle Entrate ha dato risposta positiva: i generatori di calore alimentati a biomassa combustibile che rispettino le caratteristiche tecniche ai sensi del comma 2-bis dell'articolo 14 del decreto n. 63 del 2013, rientrano a tutti gli effetti tra gli interventi di efficientamento energetico che godono del bonus e possono dunque essere considerati come un intervento "trainato" (comma 2 del medesimo articolo 119).

«Affinché l’incentivo possa raggiungere gli obiettivi del legislatore di contribuire alla ripresa economica del Paese e di incrementare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio privato, era necessario fare chiarezza anche sulla possibilità di abbinare interventi di sostituzione con impianti a biomassa – commenta Valter Francescato, Direttore tecnico di AIEL –. La risposta positiva che arriva dall’Agenzia delle Entrate mette un punto fermo sul tema e conferma la bontà della soluzione offerta dal riscaldamento rinnovabile a biomasse, in abbinamento ad interventi di efficientamento dell’edificio, che si rivela ancora più interessante nelle aree interne e montane, dove gli edifici datati di caldaie centralizzate a gasolio o GPL (petrolio liquido) che andrebbero riqualificati sono molto numerosi e dove c’è la possibilità di realizzare filiere corte virtuose che valorizzano al meglio l’abbondante risorsa legnosa locale».

Complessivamente, il condominio potrà quindi sfruttare il Superbonus sia per la coibentazione dell'edificio, che per quanto riguarda l’intervento “trainato” di sostituzione della caldaia condominiale con una a pellet.