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Sbloccato 1 miliardo ai Comuni per l'antisismica

Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, una svolta per la messa in sicurezza dell'edilizia scolastica

Arriva oggi lo sblocco di 1 miliardo di euro per l’edilizia scolastica, lo ha annunciato il ministro dell’istruzione Marco Bussetti, si avvia così l'azione definitiva che risponde alla mappatura delle esigenze fatta dalle Regioni con i Comuni negli ultimi tre mesi. «Con questo sblocco si favorisce la messa in sicurezza di edifici e l'antisismica, - dichiara Marco Bussone, presidente nazionale Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) - ma anche la sostituzione di vecchi plessi con troppi decenni di storia con nuove scuole in bioedilizia, energeticamente efficienti, e dove si impara anche grazie al benessere e alla positività dei luoghi di studio e formazione».  

«Definire l'anagrafe dell'edilizia scolastica è decisivo per i Comuni - prosegue Bussone - così come accelerare i tempi evitando peripezie burocratiche ed eterne triangolazioni tra Ministeri, Regioni, Comuni. I sindaci chiedono semplificazione, chiarezza, tempi certi. Servono procedure snelle unite alla certezza nell'individuazione di risorse, anche implementando il pacchetto già disponibile nella legge di bilancio 2019. Ringrazio i ministri Stefani e Bussetti per il loro impegno. E li invito a visitare alcune "scuole di valle" realizzate negli ultimi anni in Comuni delle Alpi e degli Appennini. Ce ne sono diverse da costruire nel nuovo Piano triennale e positive sono anche le risorse individuate per la progettazione di nuove scuole belle e sicure, da spendere bene e subito".

L’annuncio arriva all’indomani dell’accordo Stato-Regioni siglato al termine della Conferenza Unificata: «l'edilizia scolastica è una priorità di questo governo, con la sigla di questo accordo avremo più trasparenza, efficienza e un miglioramento della governance delle risorse - aveva dichiarato Bussetti - abbiamo definito un sistema semplificato che consentirà di ridurre i tempi per l’assegnazione delle risorse e renderemo le nostre scuole più sicure. Una volta per tutte, i criteri di riparto a livello regionale delle risorse, con un'attenzione particolare alle zone sismiche saranno utilizzati ogni volta che ci sono fondi da assegnare, senza dover più predisporre  decreti diversi per ciascun finanziamento: non vogliamo mai più risorse che restano ferme per troppo tempo, lasciando gli enti locali in attesa e  nell''impossibilità di mettere in sicurezza le nostre scuole».

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