A Castrignano del Capo in provincia di Lecce, nella punta più a sud d’Italia, nasce una interessante costruzione in legno firmata Rubner Haus. Casa Spinelli è il frutto della collaborazione tra il responsabile Rubner dell’area Puglia e Basilicata Francesco D’Onghia, l’architetta leccese Simona Marchetti e i progettisti italiani ma trasferiti a Londra Giuliana Salmaso e Claudio Silvestrin. “Una residenza essenziale, luogo per pensare e rilassarsi. Questo il brief della committenza, proprietaria di un sito di grande bellezza sul quale insiste un rudere di “ncurtaturu”, – dichiara l’architetta Marchetti- la scelta progettuale è stata quella di posizionare la residenza all’interno del cosiddetto “ncurtaturu” senza però toccarlo. Abbiamo subito pensato ad una costruzione prefabbricata in legno contenuta all’interno della struttura in pietra esistente. La composizione metaforicamente rappresenta l’armonia tra passato e presente, tra durezza della pietra e morbidezza del legno, tra maschile e femminile. Inoltre i committenti hanno accolto favorevolmente l’idea di utilizzare una struttura prefabbricata in legno perché era quella che, anche a loro avviso, rispecchiava meglio le intenzioni progettuali.” Nella progettazione sono stati posti dei particolari vincoli paesaggistici, la progettista Giuliana Salmaso aggiunge: “Il sito si trova in zona con vincolo paesaggistico, ma avendo scelto di costruire all’interno del vecchio rudere, la residenza non è visibile dalla strada quindi non è stata alterato l’equilibrio tra natura e architettura.” Perché conviene costruire in legno nel sud Italia? Utilizzare questa tecnologia al sud consente di abbreviare notevolmente i tempi di realizzazione sia rispetto alle tecnologie tradizionali che alla logistica che sottende alle stesse. - rispondono entrambe- Quali sono i vantaggi offerti nell'adozione di questa tecnologia costruttiva in termini di isolamento acustico e termico e anche di efficienza energetica? Massimo comfort e risparmio. “Per Casa Spinelli è stato scelto il sistema costruttivo Casablanca” – dichiara Francesco D’Onghia- le pareti sono costituite da un pannello massiccio nello strutturale, coibente esterno in fibra di legno e parete ventilata con rivestimento finale in legno, tale da permettere un'ottima prestazione estiva oltre che invernale viste le latitudini. Stesso discorso è stato pensato nel tetto piano di copertura, che oltre ad essere praticabile per l'ottima vista mare, è costituito da un solaio lamellare pieno ed una coibentazione estradossata onde permettere un sfasamento di 19 ore. Internamente la casa si presenta moderna con finiture intonacate e pavimenti in resina.”