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Treni a idrogeno in Italia, c'è l'accordo

L’accordo tra SNAM e Ferrovie dello Stato Italiane è stato firmato dagli amministratori delegati e prevede la sostituzione dell’alimentazione dei treni a combustibili fossili con quella ad idrogeno

Articolo a firma dell'ingegnere Daniele Palano

In Puglia la Legge Regionale n.34/2019 ha consentito l’inizio della rivoluzione energetica, che è già in atto in Italia, a partire dall’utilizzo del gas idrogeno per la mobilità sostenibile, in particolare per il trasporto Ferroviario grazie ad un importante accordo fatto ad Ottobre 2020 tra la società SNAM ed il Gruppo Ferrovie dello Stato.

“FS Italiane e Snam hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding per valutare la fattibilità tecnico-economica e nuovi modelli di business legati allo sviluppo e la diffusione dei trasporti ferroviari a idrogeno in Italia.

Il Memorandum è stato firmato dagli amministratori delegati del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti, e di Snam, Marco Alverà, e prevede la realizzazione di analisi e studi di fattibilità e lo sviluppo di progetti sulle linee ferroviarie italiane che risultano convertibili alla mobilità ad idrogeno.

La Rete ferroviaria italiana è al momento costituita prevalentemente da treni a gasolio ed elettro-treni: i treni a gas idrogeno potrebbero da subito sostituire tutti quelli a gasolio.

FS Italiane e Snam costituiranno un gruppo di lavoro con l'obiettivo di valutare tutti i possibili progetti che prevedano la sostituzione dell’alimentazione dei treni a combustibili fossili con quella ad idrogeno. Le due aziende sperimenteranno soluzioni tecnologiche innovative legate alla produzione, al trasporto, alla compressione, allo stoccaggio, alla fornitura ed all’utilizzo dell’idrogeno, anche partecipando insieme ad iniziative congiunte oggetto di potenziale finanziamento o gara d’appalto pubblica. L’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti ha sottolineato come l'accordo siglato con Snam confermi l'importanza, per FS Italiane, di incentivare la mobilità sostenibile, in piena coerenza con gli indirizzi europei del Green New Deal", continuando così a innovare e sviluppare soluzioni di mobilità sicure ed ecologiche che consentiranno alle nuove generazioni di vivere in un Paese più sostenibile e competitivo, secondo un modello che pone sempre di più le persone al centro.

Il trasporto ferroviario ad idrogeno rappresenta in questo senso una fondamentale innovazione in grado di rendere più ecologici i viaggi di passeggeri e merci sulle tratte ferroviarie non ancora elettrificate

L'amministratore delegato di Snam, Marco Alverà, ha sottolineato come con questo accordo si sia compiuto un passo importante nella promozione di una filiera dell’idrogeno in Italia partendo da settori cruciali per la decarbonizzazione come il trasporto di persone e merci. Grazie alla collaborazione tra FS Italiane e Snam, saranno realizzate infrastrutture per sostituire rapidamente i treni attualmente alimentati a diesel con treni a gas idrogeno. Gli eventuali sviluppi della collaborazione SNAM/FS saranno poi disciplinati con la sottoscrizione di appositi accordi tra le parti.

L’accordo tra FS Italiane ed ALSTOM - Lo sviluppo dei treni a idrogeno in Italia

SNAM ha sottoscritto nello scorso Giugno un accordo quinquennale con Alstom, un gruppo industriale francese che opera nel settore della costruzione di treni e infrastrutture ferroviarie ed azienda leader nelle soluzioni integrate per la mobilità sostenibile, con l'obiettivo di sviluppare i treni a idrogeno in Italia e realizzare, già a inizio del 2021, progetti di mobilità ferroviaria comprensivi sia dei treni alimentati a idrogeno sia dell’infrastruttura tecnologica necessaria all’approvvigionamento.

La collaborazione tra SNAM ed ALSTOM è nata dall'impegno delle due società sul tema utilizzo di idrogeno: Alstom ha avviato in Germania la produzione del treno “Coradia iLint”, il primo treno a celle a combustibile al mondo, già in servizio da un anno e mezzo su una tratta regionale tedesca; SNAM dal canto suo è stata tra le prime aziende al mondo a sperimentare l’immissione di gas idrogeno al 10% in volume nella rete nazionale di trasporto del gas.

Nell'ambito dell'accordo siglato, Alstom si occuperà della fornitura e della manutenzione dei treni ad idrogeno, di nuova realizzazione, mentre SNAM lavorerà allo sviluppo delle infrastrutture per la produzione, il trasporto ed il rifornimento di gas idrogeno.

Il Gruppo FS, già nel 2018 e attraverso RFI (Rete Ferroviaria Italiana SpA), ha iniziato degli studi sul trasporto ferroviario a idrogeno approfondendone i benefici e le funzionalità grazie alla collaborazione con l'Università la Sapienza di Roma e il CNIM (Comitato Nazionale Italiano per la Manutenzione). L'impegno per soluzioni green di trasporto pubblico si è concretizzato negli anni attraverso la produzione dei treni riciclabili e a basse emissioni di Trenitalia e con l'entrata in servizio di bus ibridi nella flotta di Busitalia.

Il treno a gas idrogeno “CORADIA iLINT”

Coradia è il nome commerciale che contraddistingue una famiglia di treni prodotti da Alstom, di cui esistono varie versioni in circolazione in diversi Paesi europei: Danimarca, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi; i treni sono disponibili con propulsione diesel (autotreno), elettrica (elettrotreno) o ibrida/bimodale ed in versione regionale (da 160 km/h) e Intercity (da 200 km/h).

Coradia iLint (alimentazione a gas idrogeno) è stato presentato nel settembre 2016 alla fiera InnoTrans di Berlino, ed i primi 2 esemplari sono operativi dal 18 settembre 2018 in bassa Sassonia sulla RB33 - RegionalBahn tra Cuxhaven e Buxtehude via Bremerhaven.

Prodotto da Alstom a Salzgitter (Germania), il Coradia iLint è il primo treno passeggeri a alimentato a idrogeno (celle a combustibile). Sviluppato partendo dal Lint 54, è lungo 54 metri, composto da due casse, ha un peso di circa 120 tonnellate distribuito su 4 carrelli a 2 assi, 150 posti a sedere, altrettanti in piedi, un'autonomia di 1000 km e può raggiungere i 140 km/h.

Su ognuna delle due casse, iLint dispone di una pila a combustibile che fornisce 200 kW (con un serbatoio composto da 12 bombole, posizionate sul tetto), e di un carrello motore. Le 12+12 bombole complessive, corrispondono a 188 kg di carburante, che equivalgono a circa 624 litri di gasolio.

Oltre a produrre energia elettrica tramite le celle a combustibile, il treno Coradia iLint utilizza delle batterie agli ioni di litio per accumulare l'energia prodotta dalle celle e non totalmente utilizzata, nonché quella prodotta dal sistema frenante rigenerativo del treno stesso: in tale modo, iLint può arrivare a disporre di ulteriori complessivi 450 kW dalle batterie da utilizzareper i consumi a bordo.